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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Un territorio che è “caratterizzato da una crescita dal punto di vista turistico – così ha sintetizzato l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini – che si inserisce in una stagione positiva a livello regionale; ora dobbiamo lavorare per consolidare sia le presenze interne che esterne. Il turismo è un asse portante della nostra economia e abbiamo l’obiettivo strategico di aumentare le presenze straniere”, ed ha aggiunto sulle aree vaste “credo che dal punto di vista turistico il territorio di Ferrara debba dialogare strutturalmente con le province della Romagna, il parco del Delta è il fulcro di questa cerniera dove maggiori sono le continuità e le collaborazioni” ha sottolineato Corsini.

Un’area vasta tra Ferrara Ravenna e Rovigo che coincide con il Parco del Delta come primo punto di un lavoro di sinergie per valorizzare il turismo gastronomico in questo territorio, come sottolineato dal convegno “Turismo enogastronomico e turismo slow: due facce di un unico Delta” che si è svolto oggi (13 ottobre) presso presso il residence Oasi Bianca a Pomposa, che ha inaugurato grazie al coraggio dell’imprenditore locale Succi.
L ‘evento all’interno dell'”Expo per il Delta del Po” – promosso ed organizzato da Ascom Confcommercio Ferrara in con il supporto della regione Emilia Romagna – ha condotto una decina di buyers internazionali (Usa, Russia, Slovacchia, Olanda…) e 34 operatori locali tra Emilia-Romagna e Veneto a visitare le ricchezze del Parco recentemente riconosciuto all’interno del progetto Mab – Unesco
“Si tratta di un area vasta tra Ferrara, Ravenna e Rovigo che ha opportunità e flessibilità tutte da valorizzare e da sfruttare appieno facendo sistema, alleanze strategiche di qua ed al di la del Po perché questo territorio tra l’altro possiede comunque im fascino davvero esclusivo dove gli elementi chiave sono sinergia e marketing” come ha spiegato nel suo intervento di apertura dei lavori il presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara Giulio Felloni di fronte ad un platea che vedeva la presenza del primo cittadino di Codigoro Rita Cinti Luciani che ha ringraziato di cuore “Ascom Confcommercio perchè sceglie il territorio di Codigoro per le sue belle iniziative”, del sindaco di Voghiera Chiara Cavicchi, del sindaco di Mesola Gianni Padovani, degli assessori Finotti e Zanardi di Goro, del presidente di Ascom Codigoro Massimo Biolcatti e di Argenta Tonino Natali, del presidente del GAL Delta 2000 Lorenzo Marchesini
Un parterre di relatori pronti ad affrontare tutti gli aspetti della promozione. Sulle potenzialità turistiche di questa area vasta ad un’ora dalla vicina Venezia è intervenuto inoltre Gianfranco Vitali presidente del consorzio provinciale turistico Visit Ferrara che ha ricordato che “abbiamo un’occasione storica perché siamo al centro di un Parco e su questo dobbiamo lavorare. L’Ente Parco sarà lo strumento per allungare la stagione turistica. Chiediamo alla politica infrastrutture come ad esempio una ciclabile che colleghi Comacchio a Chioggia” auspicando un marketing interregionale. Sulle potenzialità legate al lato Veneto è intervenuta Elena Grandi delle Rovigo Convention Bureau e presidente di Ascom Rovigo: “Oggi siamo di fronte ad un vera e propria situazione di start up dobbiamo; lavorare assolutamente in sinergia con un marketing interprovinciale”, mentre sulle caratteristiche uniche del Parco (lato emiliano romagnolo) è intervenuto il presidente Massimo Medri: “Il riconoscimento Mab Unesco ha certamente dato l’avvio importante a questa tipologia di lavoro nuova con Pubblico e Privato e dove quest’ultimo crede nelle potenzialità del Parco, una realtà da salvare, proteggere e valorizzare”.
Andrea Babbi segretario generale dell’Unione Confcommercio ER: “Da quindici anni insisto su questo progetto interprovinciale ed interregionale; finalmente ora vediamo i primi frutti: la Borsa del Turismo è il risultato di questa strategia, il Parco unico del Delta da Cervia a Gorino è già una realtà; ora bisogna arrivare al Parco nazionale lavorando perché il Terziario (commercio, servizi, turismo) sia alla pari degli settori produttivi”.
“Un territorio dalle notevoli caratteristiche ricettive nelle quali mettere pienamente a frutto le sinergie e le collaborazioni tra Pubblico e Privato tra tre province insomma facendo rete e poi considerando a livello generale – lavorando qui come in tutta Italia per sfruttare correttamente le potenzialità del web e combattendo ogni forma di abusivismo ” come evidenziato da Alessandro Nucara direttore generale di Federalberghi nazionale che ha colto l’occasione per ricordare il grande impegno bipartisan del Parlamento e del Ministro Franceschini per approvare l’emendamento che prevede l’eliminazione del parity rate: in pratica i singoli operatori potranno inserire, una volta che la legge sarà approvata, sul loro sito un prezzo più basso rispetto a quello dei grandi portali di intermediazioni cosa prima impedita appunto dalla clausola della parity rate già abolita in altri paesi europei.
Soddisfatto Davide Urban direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara: “L’Expo per il Delta del Po è un appuntamento concreto riservato agli operatori iniziato con i tour alla scoperta del territorio e delle strutture ricettive, e proseguito con tre workshop per stringere accordi one to one a favore di sviluppo ed occupazione in questa area”.
L’ intervento finale è stato dell’assessore regionale al turismo Andrea Corsini che ha sottolineato nella sua chiusura un concetto chiaro: “L’Expo internazionale è stato un lavoro importante perché ci ha permesso di seminare per il futuro, sia per l’agroalimentare, ma anche per valorizzare complessivamente il sistema Emilia Romagna (dal manifatturiero all’enogastronomico) ospitando oltre un centinaio di delegazioni straniere e tutto il territorio è stato coinvolto da Piacenza a Ferrara.”

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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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