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Io non ci passo sopra

La campagna di sensibilizzazione e informazione del Centro Antiviolenza HARA diventa virale e in 17 Comuni dell’area Rho e Garbagnate compaiono scritte sui marciapiedi per sensibilizzare i giovani e la cittadinanza a non farsi da parte contro la violenza di genere.
Da gennaio accolte 145 donne, per 10 con figli minori aperte le porte delle case protette

23 novembre 2021 – Oltre 3.000 locandine affisse nei luoghi più frequentati di 17 comuni, come centri commerciali, uffici pubblici, sale d’attesa, biblioteche. 1.200 vetrofanie esposte nelle vetrine di altrettanti esercizi commerciali e farmacie. Una pagina web dedicata centroantiviolenzahara.it che ad oggi ha contato più di 1.000 visualizzazioni. Sono questi i numeri della campagna di sensibilizzazione e informazione Mai più solaFermiamo insieme la violenza contro le donne promossa, a partire dal mese di marzo 2021, dal CAV – Centro Antiviolenza HARA ricomincio da me, punto di riferimento per le donne vittime di maltrattamento nell’area territoriale Rhodense e Garbagnatese.

In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, HARA punta a coinvolgere le nuove generazioni e la campagna si fa virale. È così che decine di scritte Io non ci passo sopra, realizzate con la tecnica dello stencil dai giovani del Servizio Civile mobilitati grazie alla collaborazione con CSBNO – Culture Socialità Biblioteche Network Operativo, invadono, marciapiedi e fermate degli autobus per dare visibilità al centro antiviolenza e promuovere i suoi servizi. Sotto il messaggio, mutuato dal lavoro svolto in classe dagli studenti del Liceo Artistico Fontana di Arese sul tema della violenza di genere, campeggiano infatti anche il sito e il numero di telefono 335 1820629 a cui è possibile rivolgersi per aiutare in modo concreto una donna vittima di violenza.
La campagna di sensibilizzazione Mai più sola, che ha come capofila il Comune di Rho, fin dal suo esordio ha avuto come obiettivo quello di rendere più capillare la visibilità sul territorio del Centro Antiviolenza e di coinvolgere tutta la cittadinanza dei comuni interessati dalla rete interistituzionale HARA, facendola sentire parte attiva nel contrasto alla violenza di genere.
In questo ultimo anno si sono rivolte al Centro Antiviolenza HARA 145 donne* (12% in più rispetto al 2020), di cui 10, insieme a 8 figli minorenni, sono state messe in protezione in case rifugio (erano 6 con 10 minori lo scorso anno).
I dati confermano che ad accedere al Centro Antiviolenza sono soprattutto donne di nazionalità italiana (62%), nella maggior parte dei casi con figli minorenni (66%).
La fascia di età maggiormente toccata dal problema si conferma quella tra 36 e i 45 anni (con un incremento al 29% rispetto al 27% del 2020) mentre scendono le donne tra i 26 e 35 anni (18% contro il 23% nel 2020) e quelle tra i 46 e i 55 anni (17% contro 20%).
Nella maggioranza dei casi la violenza avviene in ambito domestico dove l’autore è il marito (32%) o il convivente (24%), seguiti da altri famigliari (padre, figlio, partner del genitore 22%).

Il tipo di violenza subita è per lo più psicologica (97,40%) e fisica (88,31%), ma anche sessuale (27,27%) ed economica (29,87%).

La richiesta di aiuto al CAV è stata spontanea per la maggior parte delle donne (40%) ma è anche avvenuta dietro segnalazione delle Forze dell’ordine (12%), dell’Ospedale o del Pronto Soccorso (10%), dei Servizi sociali del Comune (10%).
Il Centro Antiviolenza HARA ha due sedi, a Rho e Bollate, ed è gestito da Fondazione SomaschiOnlus esperta nell’assistenza delle vittime di maltrattamento. Ogni giorno, grazie a un’équipe specializzata composta da operatrici, psicologhe e avvocatesse, garantisce diversi servizi a titolo completamente gratuito: ascolto e sostegno psicologicoconsulenza e assistenza legale, orientamento e supporto nella ricerca di lavoro, accompagnamento all’autonomia abitativa. Nei casi più critici è prevista anche l’accoglienza nelle case rifugio.

“La ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ci dona lo spunto per ritornare a parlare nella nostra comunità di questo problema ed anche del lavoro fantastico che la rete dei nostri servizi sta facendo – dichiara l’Assessore di Rho a Politiche sociali, Integrazione e Pace Paolo Bianchi -. La professionalità, lo stile delicato ed attento, ma altrettanto incisivo e concreto sono una prima risposta all’emergenza. Ma è la comunità tutta a doversene prendere cura. Per questo abbiamo cercato di coinvolgere nell’evento in pochi giorni anche i ragazzi dello spazio Mast e della scuola Ipsia e Olivetti, le biblioteche, i ragazzi del servizio civile, le associazioni del territorio. Sono sicuro che i vari momenti proposti in questa settimana saranno una ricchezza per la nostra comunità!”

“E’ una violazione dei diritti umani, è meglio non dimenticarlo mai, quando si parla di violenza contro le donne”, esordisce Maria Antonia Triulzi, presidente di CSBNO, Culture Socialità Biblioteche Network Operativo. “CSBNO è particolarmente fiero di potersi rendere utile nell’ambito di questa campagna di sensibilizzazione “Mai più solaFermiamo insieme la violenza contro le donne”, promossa dal Centro Antiviolenza HARA, Ricomincio da me”. Da un lato attraverso la partecipazione di giovani volontari che hanno prodotto i messaggi di comunicazione alle nostre comunità, dall’altro le biblioteche del nostro circuito che sui temi della giornata del 25 novembre hanno già avviato iniziative specifiche come presentazioni di libri, spettacoli musicali, incontri. Senza dimenticare le inaugurazioni simboliche come quella della ‘panchina rossa, posto occupato da una donna che non c’è più’. Ci piace credere e non illuderci che il lavoro delle biblioteche per la cultura migliori le persone e contribuisca a sostenere, soprattutto nelle donne, quell’autonomia, quella autostima e quella forza che permette di esigere sempre rispetto”, conclude Triulzi. “E a tutti noi la capacità di fare la nostra parte senza voltare lo sguardo quando qualcuna accanto a noi è in difficoltà.”

INDIRIZZI, ORARI E CONTATTI – Il Centro Antiviolenza HARA ha una sede a Bollate (in via Piave 20, presso POT – Presidio ospedaliero territoriale dell’ASST Rhodense), aperta lunedì dalle 14.00 alle 18.00; martedì dalle 17.00 alle 20.00; venerdì dalle 10.00 alle 13.00, e un’altra a Rho (in via Meda 20), aperta lunedì dalle 9.00 alle 13.00; martedì dalle 13.00 alle 17.00; mercoledì dalle 9.00 alle 13.00; giovedì dalle 15.00 alle 19.00; sabato dalle 14.30 alle 17.30.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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