Skip to main content

Da: Organizzatori

Il 42% richiede cibi meno grassi, il 53% disposto a spendere di più per alimenti sani

Attraverso il cibo si ricerca sempre più il benessere e anche il modo di cucinare può fare la differenza. Da AMC Italia sistemi di cottura evoluti e tecnologici, che permettono di cucinare, anche in automatico, con meno condimenti, grassi e sale, preservando le proprietà nutritive dei cibi.

Il rapporto fra gli italiani e il cibo è sempre più orientato alla ricerca di salute e benessere, ma senza mai rinunciare al gusto e alla ricchezza della nostra tradizione culinaria. Il Rapporto Coop 2016 ci dice per esempio che gli italiani sono i più magri d’Europa, attenti alle etichette, ai prodotti light e ai cibi “senza” (senza sale, senza grassi), mentre le ultime ricerche di Nielsen Italia rivelano che il 42% dei nostri connazionali chiede alla GDO un maggiore assortimento di cibi meno grassi. E per tutto questo gli italiani sono disposti a spendere di più: il 53% si dichiara pronto a pagare un prezzo più alto per cibi ritenuti salutari.

«D’altra parte gli italiani lo sanno da sempre: mangiare meglio significa vivere meglio» afferma Joerg Samulowitz, Direttore generale di AMC Italia, azienda leader dei sistemi di cottura, parte di un gruppo internazionale, che distribuisce i propri prodotti con il metodo della vendita diretta tramite dimostrazioni nelle case. «La tendenza a un’alimentazione più sana ed equilibrata è sempre più marcata e oltre alla grande attenzione da riservare alla scelta degli ingredienti, anche il modo in cui si cucina può davvero fare la differenza per quanto riguarda la qualità del cibo che mangiamo» continua Samulowitz.
Il sistema di cottura AMC, progettato e realizzato interamente in Europa e in particolare in Italia, Germania, Svizzera e Spagna, conta numerosi brevetti e utilizza tecnologie di ultima generazione. Il Sistema consente di cuocere gli alimenti con la loro umidità naturale. La cottura conserva così le proprietà nutritive degli alimenti, che non perdono peso e volume, salvaguarda il gusto e vitamine e sali minerali non si disperdono come avviene con la cottura con acqua. Gli alimenti non si attaccano al fondo della pentola e non è necessario usare grassi o soffritti, cosa che garantisce un’alimentazione più sana –spiega Snezana Kiki Stojanovic, Responsabile marketing dell’azienda– Il gusto è garantito, anzi, viene esaltato; il cibo mantiene le sue caratteristiche nutrizionali e il suo sapore». Secondo gli studi condotti dall’Università di Vienna, Università di Sion e l’Istituto AMC di Rotkreuz (Svizzera), rispetto alla verdura cotta in acqua, la verdura cotta con unità AMC conserva il 50% in più di vitamine e 4 volte in più di minerali. Un filetto di manzo cotto con oli e grassi equivale a 290 kilocalorie, mentre con AMC a 150, ossia la metà.

«Tutte caratteristiche –sostiene Snezana Kiki Stojanovic– che corrispondono a quella che da oltre cinquant’anni è la filosofia di AMC: “mangiare meglio. vivere meglio”» AMC (Alfa Metalcraft Corporation) è nata in Germania nel 1963 ed è presente in Italia dal 1970. AMC International è presente in 30 paesi del Mondo con una rete vendita di oltre 10.000 collaboratori e 15 milioni di clienti. La sede italiana è a Milano, dove svolge l’attività da oltre 40 anni. AMC propone un rivoluzionario metodo di cottura a circolazione chiusa che permette di cucinare senza aggiunta di acqua e di arrostire senza oli e grassi, con tempi ridotti. Fin dalla sua fondazione contribuisce a sostenere da protagonista la filosofia del “Mangiare meglio. Vivere meglio”. www.amc.info

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it