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a cura dell’associazione

Korakoinè è una nuova associazione socio-culturale nata a Ferrara nel corso del 2014. La sua principale finalità è lavorare a sostegno della cultura del territorio, condividendo l’idea che il territorio sia un fondamentale e imprescindibile bene comune, il quale – oggi come non mai – necessita di essere riconosciuto, tutelato, e valorizzato.

Cultura del territorio significa saper ricondurre entro una visione olistica e di lungo raggio l’insieme di azioni, proposte, iniziative e progetti capaci di favorire lo sviluppo locale; significa, altresì, mettere al centro di tali interventi l’indispensabilità di una più attenta e robusta consapevolezza dei luoghi, quale fattore principale di identità collettiva.

Essere consapevoli dei luoghi significa, innanzitutto, divenire coscienti dell’unicità degli ambienti in cui viviamo, ambienti che le popolazioni locali hanno modellato nel corso dei secoli, attraverso processi di adattamento e di operosa trasformazione di quelli che in origine erano territori naturali e selvaggi, divenuti oggi la forma visiva e materiale di una precisa e stratificata cultura umana; un intreccio inestricabile di natura e attività umana che ha impresso alla morfologia del territorio sembianze in continua evoluzione, dando vita a habitat urbani e rurali, diventati tesori di storia, di saperi, di tradizioni, di economie, di arte e cultura che fanno dei “paesaggi” in cui siamo immersi l’humus in cui coltivare il futuro delle nuove generazioni.

Il risultato di questo processo millenario, è la caratteristica principale della penisola italica, ricoperta da un tessuto continuo di paesaggi peculiari e originali, di una rete fittissima di opere storiche e artistiche che rendono unico il nostro Paese: un patrimonio diffuso, straordinario e fragile che la Costituzione Italiana, all’art.9, ci chiede solennemente di tutelare e di promuovere affinché esso sia motore e sviluppo per la cultura della Nazione.

Il perno di questo sistema complesso e stratificato è proprio il “territorio”, quale sintesi materiale della storia e dei destini delle comunità locali. E’ dal territorio, e nel territorio, che deve generarsi dunque la spinta a difendere lo straordinario e inestimabile patrimonio culturale e paesaggistico di cui siamo i custodi, attraverso la capacità di conoscerlo, proteggerlo, di sentirlo profondamente parte della vita reale di ogni giorno, e di saperlo metterlo in valore, rendendolo occasione di slancio e sviluppo nel rispetto che si deve a un bene prezioso che appartiene a tutti.

Korakoinè, il cui nome evoca il legame primario con la terra, intende guardare ai luoghi e alle sue culture al di fuori di logiche settoriali o di separazione disciplinare, in un’ottica per l’appunto “territorialista”, che cerca nella connessione tra vita quotidiana e arte, radici storiche e innovazione, educazione e economia, paesaggio e turismo, il segno di una nuova cultura del vivere i luoghi.

In quest’ottica, l’Associazione si prefigge di lavorare per:
– stimolare e favorire l’appropriazione della coscienza del luogo come condizione per costruire identità, territorialità, auto- sostenibilità e cura del proprio ambiente di vita;
– proporre percorsi didattici che abbiano al centro il tema del paesaggio come educazione alla responsabilità, alla cura di un patrimonio di cui condividere la conservazione, la valorizzazione, la trasformazione e come presupposto imprescindibile a garanzia della qualità di vita delle popolazioni;
– elaborare progetti di valorizzazione che facciano emergere la complessa trama culturale che unisce fra loro gli elementi tipici di un certo territorio (ambientali, paesaggistici, architettonici, storici, economici, linguistici, enologici o gastronomici), sia per consolidare l’identità di un luogo, sia come premessa per qualsiasi azione di sviluppo che voglia trarre beneficio dal patrimonio storico culturale e ambientale locale;
– sostenere lo sviluppo culturale e turistico, facendo opera di informazione, divulgazione e supporto nei confronti di soggetti impegnati nella progettazione e realizzazione di attività ed iniziative volte alla crescita della comunità locale, con particolare attenzione a quella giovanile e di genere.

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Sara Cambioli

È tecnico d’editoria. Laureata in Storia contemporanea all’Università di Bologna, dal 2002 al 2010 ha lavorato presso i Servizi educativi del Comune di Ferrara come documentalista e supporto editoriale, ha ideato e implementato siti di varia natura, redige manuali tecnici.

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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