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Da: Ufficio Stampa di Cidas

Il giovane Pietro ha realizzato il suo sogno: incontrare il playmaker Alessandro Panni del Kleb Basket Ferrara e rivolgergli le domande che ha sempre voluto fargli. Un momento emozionante per tutti, reso possibile grazie al progetto educativo Cantieri Comuni che CIDAS gestisce a Ferrara con la Fondazione Con i Bambini.

Pietro frequenta la 5^ della scuola primaria “Giacomo Matteotti”, una delle scuole ferraresi dell’Istituto Comprensivo De Pisis coinvolte nel progetto Canteri Comuni, dove si sta realizzando un laboratorio di giornalismo grazie al quale gli alunni partecipano alla stesura del giornalino della scuola, che presto vedrà la luce con gli articoli scritti dai giornalisti in erba.

Dopo una fase preparatoria nella quale gli studenti hanno imparato ad orientarsi nella lettura dei quotidiani cartacei ed on line ed a comprenderne la struttura, guidati dagli educatori di CIDAS assieme al giornalista Alessandro Orlandin, i giovani giornalisti si sono calati nei panni di una redazione, dividendosi compiti e temi da approfondire. Un importante esercizio di elaborazione e produzione, oltre che di lavoro di gruppo.
In fase di proposta degli argomenti, è emersa la passione di Pietro: “Alessandro Panni è uno dei miei giocatori preferiti del Kleb Basket Ferrara, la squadra della quale sono tifoso. Ogni domenica, quando giocano in casa, vado a vedere le loro partite al Palasport”. Così gli educatori del progetto hanno colto l’occasione per stimolare la curiosità del piccolo tifoso e motivarlo ad impegnarsi nel progetto. Grazie alla disponibilità della società sportiva di pallacanestro, è stato raggiunto il giocatore, che si è prontamente reso disponibile cogliendo il valore educativo e sociale dell’iniziativa.
L’incontro si è svolto sotto gli occhi attenti dei compagni di Pietro e degli educatori del progetto, con grande emozione e partecipazione di tutti.
Pietro ha così potuto chiedere ad Alessandro cosa lo ha spinto ad avvicinarsi a questo sport, chi è il suo giocatore preferito e quale quello più difficile da marcare. E ancora qual è il suo compagno di squadra preferito, che rapporto ha con l’allenatore, quali sono i suoi obiettivi professionali e tanto altro che presto si potrà leggere sul giornalino della Matteotti.
Alla fine il giovane intervistatore ha fatto anche un piccolo strappo alla regola della giusta distanza, chiedendo un autografo al suo giocatore preferito. Una foto ricordo ha poi suggellato l’incontro tra i due. Un momento speciale anche per Panni, che ha chiesto a Pietro di poter ricevere una copia del giornalino quando uscirà.

Come ha sottolineato l’Assessore alla Pubblica Istruzione e Formazione, Pari Opportunità Dorota Kusiak: “Cantieri Comuni è un progetto di grande rilevanza perché è capace di mettere in rete diversi soggetti del territorio coinvolgendovi anche le scuole. Un progetto che, come la storia di Pietro dimostra, ha un significato non solo educativo e didattico, ma riesce a coinvolgere i ragazzi sul piano emotivo, permettendogli di “realizzare i sogni”. Il Comune è lieto di collaborare nella realizzazione degli obiettivi dei Cantieri Comuni impegnandosi a valorizzare e a promuovere il legame tra le istituzioni, le scuole ed il territorio.”

Cantieri Comuni, di cui il laboratorio di giornalismo fa parte, è un progetto gestito da CIDAS in partenariato con altre realtà del Terzo Settore, selezionato attraverso il bando “Nuove Generazioni” promosso e finanziato da Con i Bambini, una fondazione impegnata nell’attuazione dei programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Nel territorio ferrarese Cantieri Comuni ha l’obiettivo di supportare gli istituti scolastici comprensivi De Pisis e Cosmè Tura, proponendo attività educative che vanno ad integrarsi con il percorso curricolare, al fine di contrastare il fenomeno della povertà educativa minorile in Italia.
Nell’arco di tre anni del progetto Cantieri Comuni, CIDAS sarà impegnata nella valorizzazione del legame tra scuole e territorio, coinvolgendo i servizi educativi e realizzando laboratori ed attività nelle scuole, collaborando con gli insegnanti per il benessere ed il successo formativo degli studenti. Il supporto nella crescita di ragazze e ragazzi è infatti uno dei principali ambiti di intervento della cooperativa, da sempre impegnata nella cura, tutela ed educazione dei minori.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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