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Da Organizzatori

Dal 29 settembre al 15 ottobre 2017, per 3 weekend la regina della laguna e del Parco del Delta del Po è protagonista di 48 ricette, degustazioni ed escursioni. Da vivere con il Consorzio Visit Ferrara.

Alla brace o marinata, ci sono 48 modi diversi di cucinare l’anguilla, la regina delle Valli di Comacchio (FE) e del Parco del Delta del Po. Dal 29 settembre al 15 ottobre 2017, il simbolo della cultura gastronomica della città di Comacchio e del suo territorio sospeso tra terra e acqua, viene celebrato con la 19esima edizione della Sagra dell’Anguilla. Un programma ricco di degustazioni, escursioni tra i canali e la natura rigogliosa di specchi d’acqua ed uccelli rari del Delta del Po, attività dimostrative di pesca dell’anguilla e tante gustose ricette attendono i buongustai per 3 weekend d’autunno. Un mondo affascinante da scoprire, un’immersione tra riti marinari autentici, frutto della connivenza millenaria tra l’anguilla, il suo habitat naturale e l’originaria lavorazione artigianale. Per farlo, ci sono le esperienze e le proposte del consorzio Visit Ferrara, che unisce circa 90 operatori turistici di tutta la provincia ferrarese. Tante sono infatti le iniziative per scoprire il territorio, il percorso museale all’aperto tra gli antichi casoni delle valli, e la Manifattura dei Marinati di Comacchio dove la lavorazione dell’anguilla avviene ancora secondo un regolamento che risale al 1818. Oggi l’anguilla marinata è anche Presidio Slow Food. Con l’offerta di Visit Ferrara una notte e 2 giorni – da 105 euro a persona – si vive la Sagra dell’Anguilla, visitando anche le città di Comacchio e Ferrara. È inclusa 1 notte in hotel con prima colazione, 1 pranzo tipico a Ferrara o Ravenna, 1 aperitivo di degustazione di vini e prodotti tipici in azienda agrituristica, 1 buono sconto del 10% per la sagra, 1 pacchetto Comacchio Museum, per entrare nei musei comacchiesi gratuitamente e partecipare ad un’escursione in motonave con guida all’Ecomuseo delle Valli. Il programma “Speciale Sagra dell’Anguilla 2017” di 3 giorni – a partire da 114 euro a persona – nei sabati e domeniche della manifestazione comprende 2 notti in hotel, il Comacchio Museo Pass per navigare nelle Valli di Comacchio e visitare il Museo del Delta Antico, la Manifattura dei Marinati e il Museo di arte contemporanea Remo Brindisi, e lo sconto del 10% sul menu dello stand gastronomico. Un altro programma di 3 giorni, sempre a cura del consorzio Visit Ferrara – a partire da 160 euro a persona – prevede 2 notti in hotel, 1 pranzo tipico a Ferrara o Ravenna, 1 aperitivo degustazione vini e prodotti tipici in azienda agrituristica, 1 escursione in motonave con guida sul Delta del Po, 1 pacchetto Comacchio Museum e 1 buono sconto del 10% per pranzare o cenare in Sagra.
I pacchetti si possono prenotare direttamente sul sito web www.visitferrara.eu, così come alcune speciali escursioni. Si può, per esempio, navigare per 2 ore e mezza tra gli scenari di Valle Campo, uno dei bacini più suggestivi della laguna di Comacchio, in compagnia di un pescatore. Oppure godersi una Giornata nel Delta del Po (da 48 euro a persona) tra un’escursione in motonave con pranzo di pesce di 5 portate e ricca degustazione di Vini delle Sabbie (IGP) e prodotti tipici in azienda agrituristica. O conoscere meglio Comacchio, partecipando al programma di una giornata (da 55 euro a testa) tra i canali che attraversano il suo caratteristico centro storico, i musei, la navigazione nell’Ecomuseo delle Valli e un pranzo a base di pesce in ristorante.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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