Skip to main content

Da: Massimiliano Venturi

LA BEFANA CON I BURATTINI, IN DIRETTA TRA COMACCHIO E RAVENNA
Ultimo appuntamento con la rassegna I Colori del Natale

Giunge al termine l’ottava edizione de I Colori del Natale, la rassegna comacchiese di eventi diretta da Massimiliano Venturi. La programmazione è partita infatti domenica 13 dicembre, ed ha annoverato un totale di 10 appuntamenti, animati da 7 compagnie provenienti da tutta Italia.
A fronte dello stop alle attività dello spettacolo dal vivo con pubblico in presenza, gli spettatori hanno accolto con entusiasmo l’invito ad assistere agli eventi sul web nelle differenti modalità proposte, facendo sempre riscontrare un alto numero di connessioni e visualizzazioni, gremendo così una platea virtuale che ha varcato i confini locali.

In questo solco si inserisce l’appuntamento conclusivo della rassegna, che per il pomeriggio della Befana proporrà un evento in rete tra Comacchio e Ravenna. Si partirà come da programma alle ore 16:30 in diretta streaming dalla Sala Polivalente di Palazzo Bellini a Comacchio, dove i Burattini di Massimiliano Venturi presenteranno lo spettacolo Arriva la Befana. Una carellata di farse e situazioni divertenti animate da Sganapino e dagli altri eroi del teatrino, che saranno protagonisti di un lavoro recitato all’improvviso, alla vera maniera della Commedia dell’Arte, ricco di duelli, inseguimenti e baruffe da risolvere rigorosamente a suon di bastonate.

Alle 17:30 la diretta proseguirà dalle Artificerie Almagià di Ravenna, dove Mauro e Andrea Monticelli dell’omonima famiglia d’arte e tra i principali animatori del Teatro del Drago presenteranno dal vivo La mirabolante istoria di Fagiolino: uno spettacolo ispirato ai testi classici del repertorio tradizionale emiliano romagnolo, con azioni veloci ed un linguaggio caratterizzato da una comicità che sarà in grado di trasportare gli spettatori di tutte le età in una storia senza tempo. Non mancherà il lieto fine, con Fagiolino che riuscirà ad aver la meglio sui cattivi di turno, grazie anche all’aiuto di un ospite speciale: la Befana in carne, ossa e calze rotte.

Un appuntamento speciale dedicato al pubblico di tutte le età e una ghiotta occasione per gli amanti dei burattini, che potranno celebrare il termine delle festività con un ricco pomeriggio in compagnia degli eroi dalla testa di legno.

Gli spettacoli sono adatti a tutti a partire dai 3 anni di età e la visione è gratuita tramite il sito www.comacchioateatro.it. Infoline: +39 349 0807587.

I Colori del Natale è un progetto di Massimiliano Venturi, realizzato per il Comune di Comacchio con il sostegno della Regione Emilia Romagna. L’evento della Befana è realizzato in collaborazione con Teatro del Drago e le Arti della Marionetta; la diretta streaming sarà sul canale Italiafestival.tv.
Per anteprime ed aggiornamenti in tempo reale sulle prossime attività è possibile iscriversi alla newsletter sul sito www.comacchioateatro.it e seguire le pagine facebook ‘Comacchio a Teatro’ e ‘I Burattini di Massimiliano Venturi’.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it