Skip to main content

Da: Camera di Commercio di Ferrara

Seconde classificate – categoria Licei – le classi 3^A e 4^A – indirizzo Economico Sociale – del LiceoCarducci

E’ andato alla Classe 3^N (indirizzo Meccanica , Meccatronica e Energia) dell’IIS Copernico Carpeggiani, nella categoria Istituti tecnici e professionali, ed alle Classi V4^ Y – 5^ Q e O – indirizzo Economico Sociale e Linguistico – dell’Ariosto, nella categoria Licei, il primo Premio della Camera di commercio per il miglior progetto di alternanza scuola lavoro ( seconda sessione anno 2018) ideato, elaborato e realizzato dagli studenti e dai tutor degli Istituti scolastici ferraresi di secondo grado. Così ha deciso la Commissione di valutazione formata, tra gli altri, da docenti universitari, che ha collocato sul gradino più alto del podio il video multimediale dell’ Istituto Copernico Carpeggiani “ Scuola e Industria 4.0 – con confidenza e competenza verso industria 4.0 ” e del Liceo Ariosto “Da Torino a Ferrara e Ritorno – lavorare con i libri”.
600 euro per ogni scuola: questo l’assegno consegnato ieri mattina (22 novembre), in una affollata conferenza stampa, dal presidente della Camera di commercio di Ferrara, Paolo Govoni, nell’ambito di un nutrito programma di iniziative – ricordiamo il “Job Learn Week” di ottobre, la formazione “sul campo” di imprenditori e insegnanti, attraverso il modello ”Impresa in azione” e “Camera Orienta” in programma a gennaio 2019 – dell’Ente di Largo Castello per promuovere l’alternanza scuola-lavoro e favorire la costituzione e l’animazione di network territoriali con gli istituti scolastici, il mondo delle imprese, gli enti pubblici e quelli del no profit.
Gli studenti del Copernico Carpeggiani, coordinati dal professor Giovagnoli Emanuele, docente di Sistemi e Automazione, hanno partecipato alla manifestazione fieristica “ FARETE 2018”, con le imprese EFM IMPIANTI SRLS e OBERTI SRL, guidati dai tutor aziendali Balanzoni Luigi e Bonora Roberto, per presentare al pubblico della fiera nuove schede che, connesse ai sistemi meccanici, sfruttano la tecnologia pneumatica per l’automazione al fine di progettare e realizzare un apparato meccanico controllato a distanza per la gestione di dati, informazioni e conservazione degli stessi.
Le alunne del Liceo Ariosto, seguiti dalle professoresse Stefania Borini e Roberta Mori, hanno lavorato in due contesti successivi – il Salone del Libro di Torino (Torino, 10-14 maggio) e il Festival di Internazionale (Ferrara, 5-7 ottobre) – come blogger per scrivere testi di cronaca/commento in forma di post corredati da immagini e video. Le studentesse sono state seguite dal tutor aziendale Augusta Giovannoli.
Secondo classificato – categoria Licei – il progetto “Laboratorio di educazione ai linguaggi audiovisivi: “Il ghetto di Ferrara” – Il filo della Memoria”, delle classi 3^A e 4^A – indirizzo Economico Sociale – del Liceo Carducci, al quale è andato un assegno di 400 euro, realizzato in collaborazione con AIDEL Sentieri Multimediali e la tutor aziendale Rita Bertoncini, con la realizzazione delle riprese della zona storica del Ghetto di Ferrara e dell’intervista al sarto, testimone della storia del quartiere, nella sua bottega.
Tutor scolastico del Progetto è la Professoressa M. Cristina Marchioli.
Giunto alla terza edizione, il Premio “Storie di Alternanza” è un progetto, molto sentito dalla Camera di commercio, alla quale la legge di riforma affida una serie di nuove funzioni in materia proprio di orientamento scolastico e alternanza scuola-lavoro. Tra queste, anche la gestione del Registro nazionale per l’alternanza scuola-lavoro, punto d’incontro (virtuale) tra le scuole e le strutture che sono disponibili ad ospitare studenti in esperienze di alternanza e apprendistato per offrire loro un periodo di apprendimento on the job.
Al Premio della Camera di commercio, i cui battenti riapriranno nel 2019, possono partecipare gli studenti, singoli o in gruppo, che:
• facciano parte di una o più classi di uno stesso o più istituti di istruzione secondaria superiore;
• abbiano svolto e concluso, a partire dall’entrata in vigore della legge n. 107/2015, un percorso di alternanza scuola-lavoro (presso imprese, Enti, professionisti, impresa simulata, etc.);
• abbiano realizzato un racconto multimediale (video) che presenti l’esperienza di alternanza realizzata, le competenze acquisite e il ruolo dei tutor (scolastici ed esterni).
Per INFO Ufficio Relazioni con il Pubblico tel 0532-783802/903 urp@fe.camcom.it

tag:

CAMERA DI COMMERCIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it