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da: organizzatori

Dal 14 al 22 novembre, in occasione di FuturPera, la prima fiera dedicata alla pericoltura, il centro storico di Ferrara ospiterà un ricco calendario di appuntamenti enogastronomici che avranno come protagonista la pera

Insalatina con Pera Abate, Ravioli ripieni di Decana del Comizio conditi con Squaqquerone DOP e una torta di Pera Passa Crassana con cioccolato e vaniglia. Sono solo alcune delle deliziose proposte culinarie che si potranno gustare dal 14 al 22 novembre nell’ambito di FuturPera – Salone Internazionale della Pera, che si terrà dal 19 al 21 novembre a Ferrara Fiere.
Ferrara, dove la pera è un’eccellenza produttiva sarà, per oltre una settimana, non solo la Città della pera ma anche “La Città del Gusto” e proporrà al pubblico una ricca serie di appuntamenti enogastronomici che avranno ovviamente come protagonista la pera, una vera e propria Regina della tavola. L’obiettivo di FuturPera, una fiera che rappresenta tutta la filiera produttiva fino al consumatore è, infatti, quello di uscire dai padiglioni stessi della Fiera e far scoprire questo prodotto sotto ogni punto di vista.
Non solo promuovere il consumo di un frutto genuino, prodotto in maniera sostenibile e che fa bene alla salute, ma il gusto straordinario di un ingrediente che può riuscire a rendere deliziosi piatti semplici, magari quelli della tradizione agricola, o dare un tocco di originalità e innovazione a ricette “stellate”.
I ristoranti, i caffè ed i negozi del centro storico di Ferrara proporranno aperitivi, interi menu, e degustazioni tutte rigorosamente a base di pera mentre le vetrine ospiteranno questo frutto delizioso e colorato in accattivanti allestimenti tematici.
E per chi vorrà vedere e scoprire la pera davvero da vicino in Piazza Trento Trieste ci sarà la Pera gigante di FuturPera una grande installazione che diventerà, per qualche giorno il simbolo della città.
La pera in cucina, o meglio nel piatto, un connubio antico e perfetto, vi aspetta dunque in questi giorni a Ferrara dove, tra una degustazione e l’altra, vi aspetta anche la mostra “Da de Chirico a Cartier-Bresson a Palazzo dei Diamanti”. Appuntamenti che fanno parte di un’idea di cultura promossa dalla città, una cultura che non è solo ed unicamente bene artistico, ma promozione dell’eccellenza e della qualità in ogni settore.
L’elenco delle iniziative de La Città del Gusto è on line sul sito www.futurpera.com
FuturPera è promosso da Ferrara Fiere e Oi Pera in collaborazione con Regione Emilia – Romagna e Fondazione Navarra e con il contributo di Comune e Provincia di Ferrara, Cia, Coldiretti e Confagricoltura e tre main sponsor: Cassa di Risparmio di Cento, Camera di Commercio di Ferrara e A&A.
Info per la stampa: comunicazione@futurpera.com

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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