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da: ufficio stampa Cna Ferrara

Una nota del Ministero dell’Economia le dichiara intassabili ai fini dello smaltimento dei rifiuti, poiché generalmente queste producono, in via prevalente, rifiuti speciali che già le aziende conferiscono a proprie spese

Una battaglia giusta che, finalmente, ha raggiunto un primo importante risultato. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fornito, in questi giorni, alcuni decisivi chiarimenti sull’applicazione della Tari (tassa sui rifiuti solidi urbani) a carico delle imprese, affermando che questa “non deve essere applicata sulle superfici specificamente destinate alle attività produttive, con la sola esclusione di quella parte di esse occupate dai macchinari”.
In sostanza, come da tempo chiede Cna, il Ministero definisce intassabili le aree dove si svolgono le lavorazioni industriali o artigianali occupate dai macchinari, poiché generalmente queste producono, in via prevalente, rifiuti speciali che già le aziende conferiscono a proprie spese.
Per altro, la nota del Ministero dell’Economia sottolinea che le superfici adibite a magazzini e le aree scoperte devono essere considerate anch’esse intassabili, “a prescindere dell’intervento regolamentare del Comune”, qualora siano produttive di rifiuti speciali. Nello specifico si delinea un divieto di assimilazione ai rifiuti, che si producono sulle superfici adibite a magazzini funzionalmente collegati all’esercizio delle attività produttive.
Principi, questi, che Cna sta sostenendo da tempo, per contrastare una prassi che ha portato a un’ingiustificata duplicazione dei costi a carico delle aziende.
“Con questo pronunciamento – ha commentato il direttore della Cna di Ferrara, Corradino Merli – le imprese, a seconda del settore e delle loro caratteristiche produttive, potrebbero risparmiare fino a diverse migliaia di euro, attraverso una significativa riduzione dell’importo della Tari. Chiediamo, quindi, che, alla luce di questo chiarimento, tutti i Comuni del nostro territorio provvedano ad aggiornare e adeguare rapidamente i regolamenti comunali, recependo i contenuti della nuova normativa. Potrebbe essere, questa, l’occasione per portare a omogeneità i contenuti dei diversi regolamenti, garantendo quindi l’applicazione uniforme, su tutto il territorio provinciale, dei principi e dei criteri che sovrintendono l’applicazione dell’imposta legata al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti”.

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CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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