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Da CNA Emilia Romagna

Nell’atmosfera unica e inconfondibile del Buskers Festival non manca, come ogni anno, l’esposizione dell’artigianato artistico organizzata dalla Cna di Ferrara. L’esposizione ospita quest’anno venticinque aziende di Ferrara e del Nord e Centro Italia ed è collocata lungo Largo Castello, sullo sfondo del monumento simbolo della città.

Gli artigiani partecipanti, in occasione del Buskers Festival, hanno dato libero sfogo alla propria creatività, e così ferraresi e turisti possono trovare davvero di tutto: cappelli fatti a mano di rara eleganza, gioielli di ogni foggia, creazioni in legno da appendere al muro o usare come soprammobili, lampade che sembrano fiori dai petali quasi impalpabili, composizioni di piante grasse, perfino bolle di sapone. E l’interesse del pubblico non manca: anche i musicisti, nei momenti di pausa, ne approfittano per curiosare tra i banchi.

Tra un allestimento l’altro si intrecciano le storie degli imprenditori presenti, per i quali la scelta dell’artigianato è stata anche una scelta di vita. Lo è stata, ad esempio, per il ferrarese Mattia Menegatti, presente con le proprie creazioni “Altrosguardo”: “Fino a qualche anno fa – siega – lavoravo nella formazione professionale. Lavoro interessante, ma non mi soddisfaceva completamente. Così cominciai a valorizzare il mio hobby: fabbricare creazioni di artigianato usando il legno. Ho frequentato un corso di liuteria , poi mi sono reso conto che il mio hobby poteva diventare il mio lavoro. E ho cominciato”.

Da Firenze arriva invece Letizia Berti, che si firma GleamLety e produce gioielleria artigianale: “Sono una new entry del festival Buskers di Ferrara, una bellissima manifestazione in una splendida città che finalmente ho potuto visitare, rigorosamente in bicicletta. Il nostro è un lavoro creativo molto particolare, che nessun può insegnarti, e che richiede conoscenza dei materiali, manualità, ma anche un po’ di sana improvvisazione: io l’ho scelto cinque anni fa e ne sono felice”.

Soddisfatto dei risultati ottenuti è Alfio Baù, vicentino specializzato nella lavorazione dei metalli : “Ho scelto di avviare l’attività che vedete otto anni fa, valorizzando le mie competenze di orafo. Oggi produco gioielli lavorando alluminio, ottone, rame e in generale effettuando lavorazioni orafe su metalli non preziosi. Le soddisfazioni non mancano: la gente comincia ad apprezzare ciò che è fatto a mano e non per forza in serie. E se ti vede lavorare sul posto, durante il mercato… ancora meglio”

Ecco le aziende espositrici: AltroSguardo di Menegatti Mattia, complementi d’arredo e accessori; De Paoli Elena, accessori e capi d’abbigliamento; Gallina Stefania, illustrazioni; Epan di Angeli Alessandro, bolle di sapone; La botteghilla di Bencivenni Ilaria, accessori in pasta; Longhi Filippo, maglie e felpe; Black milk di Cardia Giancarlo, borse in stoffa; Orlandini Alessia, borse e accessori; Fanti Barbara, ceramica artistica; Baù Alfio, bigiotteria in alluminio e rame; Mare di rame di Barbato Marco, artigianato in rame e cristallo; Dasca Design di Angeli Davide lampade in carta di seta; Berti Letizia, gioielli da posate e su abiti; Fantaceramica di Romeo Tiziana, ceramica artistica; Caccia Aggeo, lavorazione pelle; Cavalleri Giovanni, lavorazione pelle; Marino Claudia, ceramica artistica; Filippone Stefania, borse con materiale riciclato; Lucchi Roberto, cappelli fatti a mano; Favaro Giulia, bijoux con fiori; Schiavi Rita, borse di pelle; Amendola Giulia, accessori in stoffa (fasce, papillon); Cariani Marica, accessori con vari materiali; Micheli Virginia, accessori; Manuelli Giuditta accessori piante.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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