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Da Azione Futurista Ferrara

*Davide Grandi “Gli ultimi Soldati” (cover di A. Crescenti, libri ebook Asino Rosso-Street Lib). E’ on line l’ultimo libro dello scrittore futuribile di Ferrara, Davide Grandi, già autore di Dio e D’Io per Este Edition. Trattasi di fantascienza sociologica, di particolare ascendenza psicologica per uno scrittore al suo primo romanzo di fantascienza, ma letteratura d’anticipazione personale già ampiamente collaudata anche nei lavori precedenti. Scrittore postmoderno è infatti Grandi ispirato da certo simbolismo e immaginario di ampia matrice scientifica: attinge anche in chiave narrante soprattutto dalle implicazioni sociali e interumane post fisica quantica.

Ambientata nel futuro appena prossimo, la trama del libro riflette metaforicamente certa terza guerra mondiale virtuale (fino ad un certo punto) a partire dalla guerra del Golfo e la stessa crisi economica contemporanea.

Emerge una paradossale ecologia militare, la guerra vista nel suo archetipo ambivalente:

soldati che l’autore significativamente auspica “ultimi”.

Altrettanto significativamente l’ebook è già segnalato (anteprime) nei libri Google (Books Google) per un autore da tempo tra i più rilevanti sul piano nazionale, criticamente parlando, del panorama di Ferrara città d’arte. Molto bella, non ultimo, la cover di A.Crescenti.

(Sinossi)

Anno 2018, città di Anthinora, Sala della Federazione Mondiale; tutte le nazioni del mondo sono riunite in un summit della massima importanza, per definire gli ultimi dettagli di una decisione presa mesi prima, che darà inizio a un conflitto armato di proporzioni planetarie, ma che verrà combattuto in un modo totalmente diverso dai canoni bellici a cui il mondo è già ampiamente a conoscenza a causa di decenni di guerre sparse in vari punti del pianeta di cui sono stati spettatori. I motivi che hanno portato a questa terribile decisione sono dovuti ad anni di incomprensioni politiche tra le Nazioni più potenti, che ha portato a una crisi economica mondiale senza precedenti. Ecco quindi aprirsi uno scenario completamente nuovo nell’affrontare i contrasti che continuano dalla notte dei tempi a segnare, non solo la vita degli esseri umani, ma anche quella di tutti gli altri organismi viventi di questo Pianeta. E a farlo sarà l”idea di un uomo, la quale aprirà nuovi scenari bellici e rivoluzionerà tutto il sistema sociale che ha accompagnato gli esseri umani nelle ultime centinaia di anni, ma senza, purtroppo, riuscire a impedire lo scoppio della terza guerra mondiale. Questo è l’ultimo racconto di guerra … non ve ne saranno altri.

INFO
http://www.omniabuk.com/scheda-ebook/davide-grandi/gli-ultimi-soldati-9788826029801-410417.html

BOOK GOOGLE ANTEPRIME…

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Roby Guerra


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

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04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
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