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Da: Ufficio Stampa Tper

Deliberato ieri l’acquisto di 7 MAN Lyon’s Intercity R60 da 12 metri mentre 17 nuovi Iveco Urbanway snodati da 18 metri stanno entrando in queste settimane in linea nel servizio metropolitano bolognese

Prosegue senza sosta il piano di continuo ammodernamento della flotta Tper: il Consiglio di amministrazione dell’azienda ha deliberato ieri l’acquisto di 7 nuovi bus MAN Lyon’s Intercity R60 da 12 metri Euro 6 il cui ingresso in servizio è previsto entro la fine dell’anno.

Da alcuni giorni intanto sono entrati in linea i primi Iveco Urbanway, parte di una fornitura di 17 complessivi, che sarà completamente operativa entro la metà del mese, destinata in modo prevalente al servizio suburbano bolognese.

Con i nuovi ingressi ed i nuovi acquisti sale a 197 il totale dei mezzi nuovi acquistati negli ultimi 18 mesi e entrati in servizio nel biennio 2018 e 2019.

I Man Lyon’s Intercity R60 sono autobus climatizzati dalle caratteristiche costruttive molto evolute, particolarmente silenziosi e comodi per l’utenza, sia per gli spazi interni che per le dotazioni.

Si tratta di autobus lunghi 12 metri , due porte, capaci di trasportare 53 passeggeri seduti, destinati al servizio interurbano, sia su Bologna che su Ferrara, quasi esclusivamente in area extraurbana.

I mezzi avranno consegna pressoché immediata in modo da essere operativi entro la fine dell’anno.

Gli Iveco Urbanway sono veicoli climatizzati di 18 metri , con configurazione a tre porte, possono trasportare 153 passeggeri, di cui 45 seduti, sono equipaggiati di pianale ribassato per facilitare l’accesso delle persone, di pedana d’accesso e posto per persone in carrozzina e di posto per passeggino, sono provvisti di display a LED anteriori, laterali e posteriori, e dotati di un motore Euro 6 con l’esclusiva tecnologia Hi-eSCR per l’abbattimento delle emissioni di ossidi di azoto.

Questo acquisto è stato effettuato all’interno della gara bandita a livello nazionale dalla Consip, la centrale acquisti ministeriale. L’investimento complessivo per i 17 mezzi ammonta a 6,3 milioni di Euro, per il 50% coperto in autofinanziamento da Tper e per il 50% con fondi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

I nuovi bus andranno a sostituire altrettanti mezzi diesel Euro 2, con un netto beneficio ambientale. Con questo inserimento, infatti – dopo l’eliminazione di Euro 0 ed Euro 1 – anche i mezzi Euro 2 del bacino bolognese continuano a ridursi in modo significativo.

I nuovi mezzi, quanto a Bologna, saranno destinati al servizio in una area prevalentemente metropolitana.

In particolare, le prime linee ad essere interessate direttamente da questi nuovi arrivi saranno le linee 671 (Bologna-Vignola), 94 (Bazzano-Bologna-Castel San Pietro Terme) e 101 (Bologna-Imola). Questi nuovi arrivi saranno comunque preziosi per completare l’ammodernamento complessivo del segmento a 18 metri e compiere così un salto significativo oltre che sul versante ambientale anche sul quello della silenziosità, dato il basso livello di rumorosità e le vibrazioni ridotte che garantiscono.

L’inserimento di questi veicoli, sia degli Iveco che dei Man, fa parte del progetto complessivo di rinnovo attraverso un’articolazione della flotta capace di rispondere ad un’ottica integrata di sistema: uno schema che colloca la modalità di trasporto più adeguata – per capacità di carico, autonomia e sostenibilità economica ed ambientale – per ogni rispettivo contesto del servizio nel rispetto dell’utilizzo di tecnologie affidabili e massimamente ecocompatibili. In funzione della destinazione e delle caratteristiche di utilizzo vengono scelte motorizzazione e caratteristiche tecniche.

Oltre agli effetti positivi sul fronte dell’ambiente, questi investimenti garantiscono un maggiore livello di confort per gli utilizzatori del trasporto pubblico metropolitano, con una attenzione particolare a linee frequentate da un numero significativo di pendolari.

Con questi nuovi mezzi e con gli impegni del piano investimenti già deciso e avviato, è sempre più vicino il raggiungimento, in termini di quota veicolare ecologica coerente agli obiettivi europei, dell’obiettivo previsto per le flotte pubbliche per il 2025, quindi con cinque anni di anticipo rispetto alle direttive sui veicoli puliti e a basso consumo energetico.

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TPER


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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