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Il New Italian Cinema Events, riparte con la promozione del cinema italiano emergente e apre il 2014 con la 17° edizione del festival diretto da Viviana del Bianco e Grazia Santini, che quest’anno si tiene in Russia. Mosca parta italiano, dunque, dal 9 al 15 aprile (Cinema Illusione), e anche San Pietroburgo, dal 12 al 18 aprile (Centro cinematografico Rodina).
N.i.c.e. debutta in entrambe le città con una serata dedicata a Paolo Sorrentino con La Grande Bellezza (2013) e L’uomo in più (2001), opera prima del regista. Confermate le presenze dei registi Edoardo Leo (Buongiorno papà) e Francesco Amato (Cosimo e Nicole) oltre che del produttore di Neve, Domenico Formisano, che incontreranno il pubblico dopo le proiezioni.
Oltre a Buongiorno papà (2013), commedia brillante di Edoardo Leo con Raul Bova e Marco Giallini, verranno proposti, in anteprima, anche al pubblico russo, Cosimo e Nicole di Francesco Amato (2012), Un giorno devi andare di Giorgio Diritti (2013), Alì ha gli occhi azzurri di Claudio Giovannesi (2012) e due commedie: Viaggio sola di Maria Sole Tognazzi e il film di esordio di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, La mafia uccide solo d’estate. Per la sezione eventi speciali, sarà presentata una rassegna di film di registi napoletani: oltre ai due di Sorrentino, ci saranno quelli di Stefano Incerti (Neve e Gorbaciof) e il film collettivo Napoli 24.
Anche quest’anno, a Mosca, una giuria formata da critici cinematografici russi e da Naum Kleiman, direttore del Museo Kino, sceglierà, tra gli studenti del Vgik – Istituto statale pan-russo di cinematografia, il vincitore dell’Alexander Gimelfarb Award, una borsa di studio intitolata allo scienziato di San Pietroburgo, sostenitore del grande schermo. La stessa giuria assegnerà il Premio bozzetto d’oro Savio Firmino al miglior scenografo o arredatore di scena che avrà saputo riportare sullo schermo le caratteristiche di armonia, intensità e gusto della tradizione scenografica italiana.
N.i.c.e. è uno degli eventi di primaria importanza nell’ambito del Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione generale per il cinema, del Ministero affari esteri (Ambasciata di Mosca, Consolati e Istituti italiani di cultura di Mosca e San Pietroburgo), Assessorato alla cultura – Comune di Firenze, Regione Toscana, Fondazione sistema Toscana-Mediateca regionale-Toscana film commission.
A Novembre prossimo, N.i.c.e. U.S.A. 2014 presenterà la nuova selezione a New York, al Tribeca Cinema, dal 5 al 10 novembre, e a San Francisco, dal 9 al 17 novembre, al Clay Cinema, in collaborazione con San Francisco film society.

La Grande bellezza, di Paolo Sorrentino, Italia-Francia, 2013, 142 mn

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La grande belleza, locandina

Cast: Toni Servillo, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso, Iaia Forte, Pamela Villoresi, Galatea Ranzi, Anna Della Rosa, Giovanna Vignola, Roberto Herlitzka, Massimo De Francovich, Giusi Merli, Giorgio Pasotti, Massimo Popolizio, Isabella Ferrari, Franco Graziosi, Sonia Gessner, Luca Marinelli, Dario Cantarelli, Ivan Franek, Anita Kravos, Luciano Virgilio, Vernon Dobtcheff, Serena Grandi, Pasquale Petrolo, Giorgia Ferrero, Aldo Ralli, Ludovico Caldarera, Maria Laura Rondanini, Anna Luisa Capasa

Jep Gambardella, re della mondanità capitolina, è ridotto a fare il giornalista, famoso per il suo primo e unico romanzo, scritto a 20 anni, perché poi «Roma ti deconcentra ». Poi più nulla. Ogni tanto porta a letto una bella donna ricca «ma a 65 anni non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare»; la notte balla sulle terrazze romane o negli attici all’ultima moda, si affloscia sui divani dei salotti romani «a parlare di vacuità, perché non vogliamo misurarci con la nostra meschinità». Toni Servillo è geniale, come sempre, capace di giudicare e giudicarsi, perché «siamo tutti sull’orlo della disperazione, non abbiamo altro rimedio che farci compagnia, prenderci un po’ in giro». Dolce inflessione napoletana, giacche coloratissime sui pantaloni bianchi, il cappello bianco, la sigaretta tra le dita, il sorriso compiacente di chi è sempre al centro della festa, ma non della sua vita, con la speranza che forse, un giorno, riuscirà a tornare a scrivere. Il film inizia con una visione meravigliosa dal Gianicolo, talmente stupefacente che il cuore di un turista giapponese non regge. E c’è sempre la bellezza di Roma, ovunque, e intorno a essa personaggi dalle vite naufragate: da Carlo Verdone, poeta fallito e innamorato respinto che torna al paese, a Sabrina Ferilli, la spogliarellista avanti negli anni. Il film, definito da molti felliniano, è toccante e profondo. [vedi il trailer]

L’uomo in più, di Paolo Sorrentino, Italia-Francia, 2001, 100 mn

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L’uomo in più, locandina

Cast: Toni Servillo, Andrea Renzi, Nello Mascia, Ninni Bruschetta, Italo Celoro

Nella Napoli degli anni ‘80 si svolgono parallele le storie di Tony Pisapia (Servillo), cantante attempato di musica leggera e Antonio Pisapia (Renzi), capitano del Napoli. Mentre il primo si esibisce in un grande concerto, il secondo segna un gol in mezza rovesciata. I due hanno tutto da perdere e così sarà. All’apice della carriera segue la disfatta inesorabile: Tony, cocainomane donnaiolo, è sorpreso a letto con una minorenne, dalla moglie e dalla madre; Antonio si rompe i legamenti durante un allenamento. Passano quattro anni: Tony è assolto, Antonio prende il patentino di allenatore, ma nessuno è interessato a lui. Tony, conscio che il successo non tornerà, rileva la gestione del ristorante di un amico – il suo tentativo di cambiamento, il suo “uomo in più”- ma arriva tardi. L’epilogo è l’incrocio delle due storie, corse fino a quel momento parallele. Abbandonato dalla moglie, solo e incapace di reagire e resistere, Antonio esce sconfitto dalla vita, Tony decide di vendicarlo. Sorrentino affonda oltre l’apparenza delle persone e ne traccia le multiformi personalità, in una fase della vita comune a ogni essere umano, quella del declino. [vedi il trailer]

Viaggio sola, di Maria Sole Tognazzi, Italia, 2001, 85 mn

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Io viaggio sola, locandina

Cast: Margherita Buy, Stefano Accorsi, Fabrizia Sacchi, Gianmarco Tognazzi, Alessia Barela, Lesley Manville, Carolina Signore, Diletta Gradia.

Viaggio sola racconta il mutamento dei rapporti, degli affetti, dei ruoli: una quarantenne single non pentita (Irene, che lavora come ispettrice alberghiera, in continuo viaggio da un albergo di lusso all’altro e se ne vedono tanti…), un antico amore diventato amorevole e tenera amicizia, la coppia sposata che non ha più rapporti fisici ma si ama lo stesso, la solidarietà femminile, la donna che decide di tenersi il figlio frutto dell’incontro casuale, l’uomo che scopre la meraviglia della paternità che non contempla l’obbligo della coppia, l’antropologa che studia questa rivoluzione dei generi, delle convenzioni e dei sentimenti, il rapporto solido con sorella e nipotine. Irene è soddisfatta del suo modo di vivere, da lei ritenuto indipendente e privilegiato. Quando però l’ex fidanzato le confida che una donna con cui ha avuto una storia è rimasta incinta e vuole tenere il bambino, Irene entra in crisi. A farla riflettere ulteriormente sul suo modo di vivere ci penserà Kate Sherman, un’antropologa inglese incontrata a Berlino durante un viaggio di lavoro. La vita che ha scelto è libertà o solitudine? Autobiografia sincera e reale della generazione attuale di molti quarantenni. [vedi il trailer]

Cosimo e Nicole, di Francesco Amato, Italia, 2012, 101 mn

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Cosimo e Nicole, locandina

Cast: Riccardo Scamarcio, Clara Ponsot, Paolo Sassanelli, Souleymane Sow, Giorgia Salari, Andrea Bruschi, Jo Prestia, Thierno Thiam, Angela Baraldi.

L’italiano Cosimo, la francese Nicole, la Genova del G8 nel 2001, le manifestazioni, l’amore a prima vista, travolgente, libero e passionale, gli infortuni sul lavoro, gli immigrati senza volto e senza nome, la precarietà, la libertà all’eccesso, sono gli ingredienti di questo film che vuole descrivere due ragazzi che lottano per restare spontanei, appassionati, erotici, danzanti, liberi, senza vincoli o freni, incapaci di progetti a lungo termine, fuori dagli schemi. Conosciutisi e innamoratisi a Genova durante il G8, Cosimo e Nicole iniziano una relazione conturbante e, dopo un periodo di vita in Francia, tornano nel capoluogo ligure. Vivono alla giornata, senza paura ma solo con passione e complicità, nel vuoto di opportunità che li circonda, fino a quando un incidente (durante il montaggio di un’impalcatura, l’extracomunitario Aliounè precipita da un’altezza di sette metri) li costringe a rivelare le proprie coscienze e l’autentica natura di una relazione egoistica, costruita sull’esclusione degli altri. I due giovani finiscono, allora, per interrogarsi su ideali e progetti di vita, fino ad arrivare a scegliere strade differenti che portano all’inevitabile incrinarsi della relazione. [vedi il trailer]

Un giorno devi andare, di Giorgio Diritti, Italia, Francia, 2013, 110 mn

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Un giorno devi andare, locandina

Cast: Jasmine Trinca, Anne Alvaro, Pia Engleberth, Amanda Fonseca Galvao, Sonia Gessner, Federica Fracassi, Paulo De Souza, Nilson Trindade Miquiles, Manuela Mendonça Marinho

La dolorosa perdita del figlio spinge Augusta, una giovane donna italiana, a mettere in discussione le certezze della sua esistenza, lasciando madre, nonna e Trentino alto adige per seguire in Amazzonia un’amica missionaria, suor Franca. Su una piccola barca, e nell’immensità della natura amazzonica, inizia il suo viaggio, accompagnando la suora nella sua missione di evangelizzazione presso i villaggi indios. Lasciata Franca, Augusta si cala nella realtà delle favelas di Manaus, accolta nella casa di nonna Arizete: qui, nell’incontro con la gente semplice, torna a percepire la forza dell’istinto di vita, di un sorriso ricambiato anche dove non richiesto, intraprendendo il suo viaggio personale, fino a isolarsi nella foresta, accogliendo il dolore e riscoprendo l’amore. In una dimensione in cui la natura e la sua energia assumono un senso quasi profetico, scandiscono nuovi tempi e stabiliscono priorità essenziali, Augusta affronta la ricerca di se stessa, incarnando la questione del senso dell’esistenza umana, immersa nei valori della comunità e della solidarietà. [vedi il trailer]

Gorbaciof, di Stefano Incerti, Italia, Italia, 2010, 87 mn

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La locandina del film

Cast: Toni Servillo, Yang Mi, Geppy Geijeses, Gaetano Bruno, Haruhiko Yamanouchi.

La storia del cassiere corrotto di Poggioreale, dalla vistosa voglia sulla fronte, già commentato su questo giornale [leggi]

 

 

 

 

La mafia uccide solo d’estate, di Pierfrancesco Filiberto (“Pif”), Italia, 2013, 90 mn

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La mafia uccide solo d’estate, locandina

Cast: Pif, Cristiana Capotondi, Ninni Bruschetta, Claudio Gioè

« – Ma la mafia ucciderà anche noi? – Tranquillo. Ora siamo d’inverno. La mafia uccide solo d’estate. » (Il padre al piccolo Arturo, prima di andare a dormire).

Il film racconta la vicenda di Arturo, giovane palermitano che condivide un segreto romantico con Rocco Chinnici, giudice e vicino di Flora, la bambina di cui si è perdutamente innamorato. Concepito il giorno in cui Totò Riina, Bernardo Provenzano, Calogero Bagarella e altri due uomini della famiglia Badalamenti uccisero Michele Cavataio, da quel momento la sua giovane vita è allacciata alla mafia. Cresciuto in una famiglia passiva e in una città “muta”, il ragazzino prova da solo a produrre un profilo e un senso a quegli uomini contro e gentili che gli offrono un iris alla ricotta (il commissario Boris Giuliano) o gli concedono un’intervista (il Generale Dalla Chiesa). L’unico che non riesce a incontrare è il premier Giulio Andreotti. Gli anni passano, la mafia cresce e i paladini della giustizia sono eliminati uno a uno. La morte di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino lo risveglierà da un sonno quasi atavico e dentro una città finalmente cosciente. Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, debutta al cinema con una storia di rimozione, quasi un romanzo di formazione, una storia scomoda, perché chiama in causa molte responsabilità collettive che costringono a interrogarsi sull’identità culturale del Paese, sul suo passato e sul suo futuro. [vedi il trailer]

Napoli 24, di Giovanni Cioni, Bruno Oliviero, Gianluca Iodice, Diego Liguori, Roberta Serretiello, Luca Martusciello, Nicolangelo Gelormini, Guido Lombardi, Mariano Lamberti, Stefano Martone, Andrej Longo, Mario Martone, Mario Spada, Fabio Mollo, Pietro Marcello, Andrea Canova, Lorenzo Cioffi, Corrado Costetti, Massimiliano Pacifico, Marcello Sannino, Federico Mazzi, Vincenzo Cavallo, Gianluca Loffredo, Daria D’Antonio, Ugo Capolupo, Paolo Sorrentino, Italia, 2012, 75 mn

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Napoli 24, locandina

Ventiquattro registi, con tre minuti a disposizione ciascuno, raccontano Napoli, punto di partenza di quest’opera collettiva. È la conferma della volontà da parte dei creativi napoletani di voler dire qualcosa sulla propria città, magari abbandonata da anni ma difficilmente dimenticata. Napoli è raccontata attraverso tempi, luoghi, modi e sguardi diversi per cercare di coglierne la complessità. Una raccolta d’istantanee che prova a fermare un momento: quello di una giornata passata al mare o alla finestra; il tempo dispari di un pianista jazz e quello ordinato di una canzone malavitosa; vicoli e periferie, mare e musei. Spiccano, fra i racconti, quello del centesimo compleanno di un arzillo ex calzolaio e l’accenno di rapporto madre-figlio, nel finale che Sorrentino dedica alla principessa Luisa de Gregorio di Sant’Elia Cattaneo. I tempi sono diversi l’uno dall’altro, ma emerge una città sempre in movimento, una città bella e complessa colti in lampi fulminei. [vedi il trailer]

Neve, di Stefano Incerti, Italia, 2013,90 mn.

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Neve, una scena del film

Cast: Roberto De Francesco, Esther Elisha, Massimiliano Gallo, Antonella Attili, Angela Pagano
Un uomo viaggia a bordo di una station wagon verde, con sci sul portapacchi, alla ricerca di qualcosa, forse la refurtiva di una rapina dimenticata. Un incontro fra destini che s’incrociano improvvisamente. Una donna dalla pelle scura, Norah, scaricata in fretta e furia da un’automobile lussuosa e poi inseguita da un gangster, cui forse ha sottratto qualcosa d’importante, forse del danaro. Perché Donato decide di soccorrere la ragazza, e portarla con sé lungo un tratto del suo misterioso percorso? Perché Norah non si allontana da lui e gli sta addosso fino alla fine, fino a scoprire le ragioni della sua ricerca? L’incontro casuale di due vite “con le spalle al muro”. Sullo sfondo, la provincia italiana, un paesaggio senza luoghi, sempre imbiancato dalla neve. [vedi il trailer]

Alì ha gli occhi azzurri, di Claudio Giovannesi, Italia, 2012, 100 mn.

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locandina del film

Cast: Nader Sarhan, Stefano Rabatti, Brigitte Apruzzesi, Marian Valenti Adrian

Ispirato alla poetica di Pier Paolo Pasolini (basti ricordare i suoi scritti Alì dagli occhi azzurri, raccolti in unico volume, tra il 1950 e il 1965), il film racconta la dura vita di due adolescenti. Nader ha sedici anni e una fidanzata italiana malvista dai genitori e dalla legge islamica. Ma a lui non importa niente delle tradizioni, delle proibizioni, delle preghiere in moschea, quello che desidera lo prende subito, rapinando una drogheria, accoltellando un coetaneo, comprando una fedina e giurando eterno amore sulle note di Gigi d’Alessio. Condivide tutto con il compagno di scuola Stefano. Rientrato ancora una volta a notte avanzata, Nader viene lasciato fuori di casa e invitato dalla madre a riflettere sulla sua condotta. Una notte che diventa giorni passati tra periferia e città, dentro la metropolitana, sulla spiaggia, sfuggendo rumeni arrabbiati, “chiedendo asilo” a un’innamorata che non sorride più. Nader ha gli occhi neri ma li nasconde dietro lenti azzurre che alterano lo sguardo in bilico tra due età e due culture, quella egiziana e quella italiana. Sette giorni per cercare un’identità e una tregua, una risoluzione al conflitto tra la cultura islamica e occidentale, sette giorni per crescere provando ad assumerle entrambe, trasformando la duplicità in ricchezza. [vedi il trailer]

Buongiorno papà, di Edoardo Leo, Italia, 2013, 109 mn.

 

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locandina del film

Cast: Raoul Bova, Marco Giallini, Edoardo Leo, Nicole Grimaudo, Rosabell Laurenti Sellers, Paola Tiziana Cruciani, Mattia Sbragia, Ninni Bruschetta

Andrea è un trentottenne, bello e sicuro di sé, single, “sciupafemmine’” superficiale, con un’avviata carriera in un’importante agenzia. Lavora nel mondo del cinema, fa il product placement, è molto apprezzato nel suo lavoro ed è anche ricco: ha una bella Porsche e vive in un elegante loft nella capitale. Nella sua vita sembra andare tutto a gonfie vele: nessuna responsabilità, solo lavoro e tanto divertimento. Finché un giorno, al suo ritorno a casa, dove vive con Paolo, un amico disoccupato, trova Layla. La ragazzina, carina e stravagante, ha diciassette anni e dice di essere sua figlia. E non è sola… Con lei c’è suo nonno Enzo, un ex rockettaro e padre della sua prima fugace e dimenticata conquista… E sono venuti per restare! [vedi trailer]

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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