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da: Ufficio stampa Primavera Slow

Successo per il Festival aperto agli appassionati ed esperti di fotografia naturalistica provenienti da tutto il mondo. E ad aggiudicarsi il primo premio del prestigioso Fotofestival Asferico lo svedese Jan Pedersen con l’immagine incredibile di un uccello “Azteco”

Un meraviglioso uccello azzurro e verde che vola libero nella natura incontaminata di una foresta in Costa Rica. E’ questa l’immagine simbolo del Festival Internazionale della Fotografia Naturalistica di Comacchio che continuerà fino a domani, 3 maggio, nei luoghi più suggestivi del Parco del Delta. Si tratta della fotografia – dal titolo evocativo Bird of the Aztec Gods (L’uccello degli Dei Aztechi) – scattata dal fotografo svedese Jan Pedersen che si è aggiudicato il premio assoluto del 9° Concorso Internazionale ASFERICO 2015.
Il concorso ha visto la partecipazione di fotografi provenienti da tutto il mondo che hanno immortalato uccelli, animali, paesaggi, forme e piante che vivono nei luoghi più sconosciuti e remoti del globo. Vincitori anche delle diverse categorie di concorso: le dune all’alba del tedesco Stephan Fürnrohr per la categoria “Paesaggio”; il leone marino che fa le bolle con l’acqua del norvegese Audun Rikardsen per la categoria “Mondo Sommerso”; la volpe nella neve di un altro norvegese, Erlend Haarberg, per la categoria “Mammiferi”; la formica solitaria del francese Bastien Riu nella categoria “Altri Animali”; l’herb paris in controluce del tedesco Klaus Tamm per la categoria “Piante e Funghi”; l’incredibile forma che si mimetizza nella sabbia dello spagnolo Marc Casanovas Felix per la categoria “Composizioni e forme” e la suggestiva e terribile bufera di neve del norvegese Hermansen Pål. Una serie di magistrali omaggi alla natura in un luogo, il Parco del Delta, dove la natura è altrettanto unica e dove si è registrato davvero il tutto esaurito nei primi giorni di questo festival completamente dedicato alla fotografia.
Grande partecipazione, dunque, da parte di appassionati ed esperti di fotografia e del pubblico a escursioni, workshop fotografici con i migliori fotografi naturalisti e alle proiezioni di video e immagini di ambienti naturali semplicemente straordinari.
Appuntamenti che continuano anche domani, 3 maggio, con escursioni per scoprire i segreti della fotografia sul campo in barca nelle Valli di Comacchio e nella Penisola di Boscoforte e poi in bicicletta e a piedi nella Vecchia Salina di Comacchio, per le vie del centro storico della cittadina e le sue vie d’acqua e a Valle Campo.
Ultima occasione anche per visitare le mostre fotografiche: “Dietro un click”, uno speciale con le opere realizzate dai fotografi DELTAINFOCUS all’Antica Pescheria; “Scatta il tuo Delta” con le 16 opere premiate del Concorso omonimo alla Manifattura dei Marinati e poi partendo da Palazzo Patringnani, un percorso itinerante nelle vie del centro storico della cittadina per ammirare le 120 opere fotografiche premiate del Concorso internazionale di fotografia naturalistica “Deltainfocus”, promosso dalla Fiera Internazionale del Birdwatching e del turismo naturalistico nel corso delle edizioni 2004-2012. Sarà, invece, allestita fino al 17 maggio la mostra “OASIS PHOTOCONTEST 2014” alla Manifattura dei Marinati.

Spazio anche per i più piccoli che potranno partecipare ai laboratori didattici allestiti nel Cortile di Palazzo Bellini e per i buongustai che potranno partecipare a degustazioni e laboratori enogastronomici che abbineranno il riso alle altre, deliziose, produzioni tipiche del territorio.

Il Festival Internazionale di Fotografia naturalistica fa parte del programma di appuntamenti di Primavera Slow, voluti e organizzati da Delta 2000 in collaborazione con il Parco del Delta del Po Emilia-Romagna.

Il programma completo del Festival è consultabile sul sito internet www.primaveraslow.it

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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