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da: Stefania Agarossi, Gruppo consiliare Valore e Rispetto. Comune di Sant’Agostino (Fe)

Valore e Rispetto sul Bilancio di previsione 2014 e indennità degli amministratori locali

“ Serietà, impegno e rispetto per i propri cittadini. Assolvere nel miglior modo possibile al compito che si è scelto volontariamente di svolgere candidandosi a consigliere comunale. Coscienti dello spirito di servizio e di sacrificio che spesso comporta. Come ha detto ieri (17 luglio 2014) Alan Fabbri, neo rieletto sindaco di Bondeno sul Resto del Carlino Ferrara. È una scelta, non un obbligo. Una scelta personale di cui si deve rendere conto, sempre e comunque, a fronte dei voti e fiducia dimostrata dai propri elettori.
Nel caso di un consigliere all’opposizione tutto ciò significa informarsi, vigilare, informare, i cittadini. Nella consapevolezza che esistono leggi che danno diverse facoltà, ma anche priorità e scelte da cui un buon amministratore non può esimersi.
Fare i complimenti quando la Giunta lavora bene, stimolarla quando serve. O esercitare il diritto-dovere di critica − non polemica − di fronte a scelte non condivise. E ritenute non positive per la propria comunità. Per Valore e Rispetto non è ad esempio positivo, a oltre due mesi dall’insediamento, la mancanza sul sito del comune di un orario di ricevimento o dell’email di assessori a cui scrivere se il cittadino necessita di aiuto. O non presentarsi a eventi o Consigli Comunali senza spiegazione. Nessun giudizio. Solo la constatazione di ciò che sta accadendo.
E in questo periodo economicamente così difficile non riteniamo esempio positivo da “Buon padre di famiglia” l’aumentarsi lo stipendio senza avvertire prima i consiglieri, quando si sa già che la pressione fiscale nel 2015 e 2016 ”se non interverranno nuove agevolazioni o modifiche normative, dovrà invece spingersi ai massimi livelli locali consentiti dalla legge nei prossimi esercizi finanziari per consentire la copertura delle spese correnti”. In sintesi: tutte le tasse al massimo consentito. Non invento, sto solo citando dalla Relazione tecnica introduttiva al Bilancio di Previsione 2014 che la Giunta chiede ora agli altri 8 consiglieri del Consiglio Comunale di approvare a fine luglio. E nella spesa corrente di un Comune, parliamoci chiaro, sono inclusi pure gli stipendi di Sindaco, vicesindaco e assessori. E se la maggioranza sarà compatta il Bilancio e l’aumento sarà approvato, a prescindere da ogni nostra proposta di emendamento soppressivo di questo aumento. Perché è la matematica che vince, sempre.
Non è polemica: per noi il non avvallare questa scelta è una questione di principio, o di coscienza civica o di rispetto nei confronti di tutti quei cittadini che non arrivano a fine mese. Quando ci siamo candidati tutti eravamo a conoscenza dello stipendio degli amministratori in carica. Coscienti che la legge imponeva un assessore in meno e che avremo dovuto lavorare di più. E che non sarebbe stato etico aumentarsi in alcun modo lo stipendio. E senza questo aumento si poteva con sicurezza abbassare la pressione fiscale di circa 20.000 euro per tutto il 2015 e altri 20.000 euro nel 2016. Poca cosa in un bilancio di milioni di euro, ne conveniamo. Ma sempre un risparmio è. E con 20 .000 euro in una famiglia di cose se ne fanno. Ognuno di noi coi propri soldi è libero di fare ciò che vuole, e giustamente non deve renderne conto a nessuno. Ma un pubblico amministratore deve rendere conto a tutti i suoi concittadini di quanto e come spende i soldi che la comunità gli ha dato da gestire come un “buon padre di famiglia”, dicendo anche dei severi no quando non è possibile fare, e non facendo solo e sempre promesse per abbuonirsi le persone.
Da ultimo non riteniamo positivo che non ci siano stati dati a tutt’oggi gli strumenti di valutazione per approvare il Bilancio di previsione 2014. Perché il sindaco in due mesi non ha ancora trovato il tempo per nominare la Commissione Bilancio e nell’unica settimana che ci spetta (per obbligo di legge) per presentare proposte di modifica (lunedi 21 luglio scadono i termini), casualmente manca la professionalità del personale tecnico comunale competente in materia per avere delucidazioni puntuali obiettive e particolareggiate sul bilancio che la Giunta ci chiede di approvare. Poiché quando interpellato, è risultato in ferie. Nessuna critica al personale che gode di tutta la nostra stima e si merita di potersi godere le proprie vacanze. Ma i fatti mostrano come il sindaco abbia mal organizzato il personale. O a pensare male verrebbe da dire che è stato fatto per non far lavorare bene l’Opposizione.
Per fortuna di tutti i cittadini in questi casi esistono organi di controllo e vigilanza superiori super partes e apolitici a cui ci si trova proprio malgrado obbligati a rivolgersi per ottenere un parere o riscontro in caso di necessità.
A ognuno il proprio compito. Alla Giunta il compito di organizzare e fare quello che ritiene il meglio per i cittadini, al consigliere il compito di informare e di partecipare alla cittadinanza la propria opinione, agli organi super partes quello di giudicare. E ai cittadini quello di farsi due conti in tasca e trarre, prima e dopo aver pagato le tasse, le proprie conclusioni”.

Gruppo Consiliare Valore e Rispetto

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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