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Internazionalizzazione, attrazione di investimenti e alta formazione in partnership con le grandi università Usa, la missione istituzionale a New York del presidente Bonaccini: il governatore Andrew Cuomo invitato a Bologna per allargare la rete internazionale dell’Emilia-Romagna

Incontri con l’Agenzia per lo sviluppo dello Stato di New York, con cui si punta a un rapporto strutturale, guardando anche all’Emilia-Romagna piattaforma europea del digitale e dei big data; la New York University e Cornell Tech per arrivare a partnership con il sistema della formazione regionale e Muner; con l’Ice per il sostegno a 25 imprese emiliano-romagnole che puntano al mercato americano. E in Silicon Valley in corso di definizione l’accordo quadro con il Bay Area Chapter, ricercatori e professori italiani attivi nelle università della California, da Stanford a Berkeley

Bologna – Internazionalizzazione delle imprese e attrazione degli investimenti, per un’Emilia-Romagna sempre più capace di innovare puntando su ricerca e sviluppo e alta formazione universitaria e di confermarsi piattaforma nazionale ed europea del digitale e dei big data. Una Regione che punta il prossimo anno a rafforzare la rete di governi locali che ha costruito attorno alle aree più avanzate – Assia (Germania), Guandong (Cina), Gauteng (Sudafrica), California (Stati Uniti) – e impegnata su un modello di crescita sostenibile. Rete alla quale si potrebbe aggiungere lo Stato di New York, con il Governatore Andrew Cuomo ufficialmente invitato a partecipare al meeting che nell’ottobre 2018 la Regione organizzerà a Bologna e al quale chiamerà i suoi partner internazionali a confrontarsi sulla rinascita della manifattura fra globalizzazione, crescita regionale e industria 4.0.
Questi i temi al centro della missione istituzionale a New York che ha visto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, portare a termine in quattro giorni (30 ottobre-2 novembre) una serie di incontri che hanno aperto la strada a future partnership e accordi sul fronte degli investimenti, delle opportunità per le imprese, della ricerca scientifica e tecnologica. Con la possibilità per il sistema regionale della formazione, e quindi per i giovani che scelgono di studiare in Emilia-Romagna, di entrare in un’ottica sempre più globale grazie alla collaborazione che potrebbe nascere con realtà come la New York University o Cornell Tech.
Il punto sulla missione è stato fatto questa mattina in Regione, nel corso di una conferenza stampa, dal presidente Bonaccini e dall’assessore Patrizio Bianchi.
“L’Emilia-Romagna continua a essere insieme alle aree più avanzate- ha detto il presidente-. Anche a New York abbiamo avuto la conferma di poter competere con i sistemi territoriali maggiormente competitivi, con la novità di essere attrattivi, di attirare investimenti da parte di grandi Gruppi esteri. La missione a New York è stata poi importante per le relazioni aperte sull’alta formazione, l’università e la ricerca, dove si prospettano partnership importanti con la New York University e Cornell Tech. E vogliamo tenere un filo diretto con lo Stato di New York anche per sostenere le nostre imprese nelle esportazioni, gli Stati Uniti sono infatti il secondo mercato per quantità di export per le produzioni dell’Emilia-Romagna”.
“La Regione ha da tempo avviato un intenso lavoro per riposizionare l’Emilia-Romagna a livello internazionale, creando un rapporto con le grandi città d’America, con le grandi aree della Cina- ha ricordato l’assessore Patrizio Bianchi-. In tutto il mondo ci viene riconosciuta la capacità di congiungere le università e il mondo della ricerca con le imprese, oltre al grande investimento sulle nuove tecnologie, sulla ricerca e sui big data per affrontare i fondamentali temi del futuro. Crediamo nei rapporti internazionali, non perche vogliamo essere un piccolo stato, ma perchè crediamo che la nostra funzione sia quella di essere di traino per l’intero Paese”.
E se da New York si passa alla Silicon Valley, dove il presidio della Regione a sostegno delle start up e delle piccole e medie imprese sta diventando un modello unico a livello europeo, ecco che la collaborazione si allarga a università californiane come Stanford e Berkeley, grazie a un accordo quadro che presto verrò firmato fra la Regione e il Bay Area Chapter dell’ISSNAF, che raggruppa ricercatori e professori italiani attivi in Nord America, in questo caso provenienti dalle università dell’area di San Francisco e della Silicon Valley.
Con il presidente Bonaccini, presenti nella metropoli Usa anche l’Università di Modena e Reggio Emilia, soprattutto per la Motorvehicle University of Emilia-Romagna (MUNER), Lamborghini e Ducati.

Nuova alleanza con lo Stato di New York: meeting internazionale a Bologna nell’ottobre 2018
Un rapporto strutturale con lo Stato di New York, per il sostegno alle imprese emiliano-romagnole che puntano a crescere oltre oceano, l’attrazione di investimenti in Emilia-Romagna e l’impegno comune per un modello di crescita sostenibile. Nel corso della sua missione, il presidente Bonaccini ha incontrato i vertici della Empire State Development, l’Agenzia per lo sviluppo dello Stato di New York: il Director Global NY, Lennox W. Ruiz; il regional director NY City Regional Office, Joseph Tazewell, e la Director of external affairs for global NY, Linda Sun. Sono state messe sul tavolo le opportunità possibili ed è stato deciso che già nelle prossime settimane partiranno contatti bilaterali relativi ai singoli settori nei quali sviluppare una attività continuativa e di scambio, in particolare fra la motor valley e i comparti della meccanica e della meccatronica e quello della fotonica, che nello Stato di New York conta centinaia di aziende ottiche, di fotonica e imaging.
Importante anche il fronte più istituzionale. L’incontro, nel quale sono stati coinvolti anche membri dello staff del Governatore Andrew Cuomo, è stata l’occasione per consegnare la lettera di invito del presidente Bonaccini allo stesso Governatore Cuomo al meeting internazionale che la Regione Emilia-Romagna organizzerà nell’ottobre 2018 a Bologna su “Rinascimento industriale e Industria 4.0”. Un appuntamento dedicato alla necessità di sviluppare strategie condivise partendo dalla forza e dalla capacità dei territori di crescere facendo perno sulla coesione sociale e l’innovazione, in un contesto di economia aperta, di saperi ed esperienze che non conoscono più confini, per una facilità di scambi che deve essere vista come una opportunità. Un grande appuntamento internazionale a cui saranno chiamate anche le regioni con cui in questi due anni l’Emilia-Romagna ha costruito alleanze e sottoscritto accordi: Assia, Guandong, Gauteng e California, tutti territori dagli alti tassi di crescita e fortemente innovativi.

La sfida dei saperi: verso una partnership con New York University e Cornell Tech
Costruire partnership con il sistema della ricerca e dell’alta formazione dell’Emilia-Romagna, dove la sola rete Rete Alta Tecnologia raggruppa 82 laboratori di ricerca e 14 centri per l’innovazione e nel settore Ricerca e Sviluppo trovano occupazione 52mila persone. Con in più due asset ormai strategici: da un lato MUNER, la Motorvehicle University of Emilia-Romagna, l’accademia regionale dei motori che con due lauree ingegneristiche internazionali esclusivamente in inglese punta ad attrarre i migliori studenti italiani e del mondo, che su impulso della Regione ha messo insieme per la prima volta i quattro atenei regionali – Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma, Ferrara – e i grandi marchi della motor valley emiliano-romagnola: Automobili Lamborghini, Dallara, Ducati, Ferrari, Haas, Magneti Marelli, Maserati e Toro Rosso. Dall’altro l’Emilia-Romagna quale piattaforma europea dei big data e del digitale (qui si concentra il 70% della capacità di calcolo italiana), con in particolare la nascita del Tecnopolo di Bologna, già scelto quale sede del Data Centre del Centro meteo europeo e dell’Agenzia nazionale per la meteorologia e la climatologia, ma anche gli investimenti previsti dal Piano Industriale 4.0 nel settore della meccanica specializzata e della robotica e l’estensione universale dell’accesso alla banda larga per cittadini, imprese e pubblica amministrazione.

Sono due, in particolare, le possibili partnership che si prospettano.
New York University – Nel campus al centro di Manhattan, il presidente Bonaccini ha incontrato Eitan Zemel, vice rettore della Stern School of business della New York University con delega alle Global Initiative. NYU punta a una preparazione a 360 gradi degli studenti, dagli aspetti ingegneristici al modello di business finale, e Zemel si è detto fortemente interessato sia al progetto di MUNER sia al tema della gestione dei big data applicata ai servizi per la città, ovvero ai modelli efficaci per il governo dei centri urbani. Già nelle prossime settimane Regione e New York University metteranno a punto le condizioni per lo scambio di studenti che coinvolga MUNER, primo passo per una collaborazione strutturata con il sistema dell’alta formazione della ricerca regionale.
Cornell Tech – Spazi architettonicamente bellissimi e funzionali, per un complesso a impatto ambientale zero che guarda al futuro. E’ Cornell Tech, sull’isola di Roosevelt, il campus delle scienze applicate, a partire da quelle digitali, informatiche e dei big data, collegate alla tecnologia e all’imprenditoria, nato dalla collaborazione fra Cornell – una delle otto prestigiose università americane della Ivy League statunitense – e Technion Politecnico di Haifa, il cosiddetto Mit israeliano, che sei anni fa, insieme, vinsero la gara di idee lanciata dall’allora sindaco Bloomberg per dare vita alla più grande struttura di formazione, ricerca e impresa della metropoli americana, in grado di diventare punto di riferimento internazionale. Bonaccini ha incontrato il prorettore di Cornell Tech, Dough Stayman, avviando il percorso di una possibile collaborazione che verrà completato dalla visita che l’assessore Patrizio Bianchi farà al Technion di Haifa, in Israele, la prossima primavera.

Export, al fianco delle imprese
Saranno 25 le aziende dell’Emilia-Romagna che nel 2018 potranno puntare al mercato americano con il sostegno della Regione. Grazie al nuovo programma “Upgrading Export Lab 2018” in collaborazione con l’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, definito in un incontro nella sede di New York dell’Agenzia. Si tratta di un percorso mirato a sviluppare conoscenze e competenze tecnico-manageriali e ad accrescere la competitività sul mercato americano che coinvolgerà le imprese su tre fasi: formazione in aula, affiancamento per la redazione del piano export e, ultima, incubazione direttamente nel comparto interessato con il supporto della rete Usa degli uffici Ice.

Da New York alla Silicon Valley: accordo Regione-ricercatori e professori italiani, via alla collaborazione con le università della California, da Stanford a Berkeley
Da New York alla Silicon Valley, in California, dove la Regione rappresenta ormai un punto di riferimento per le startup e i giovani dell’Emilia-Romagna con idee da sviluppare, un supporto che attraverso il proprio presidio la Regione sta ora estendendo anche alle piccole e medie imprese, rafforzando un modello unico nel suo genere a livello nazionale ed europeo. In queste settimane è infatti in via di definizione l’accordo quadro tra la Regione e il Bay Area Chapter dell’ISSNAF, nato due mesi fa raggruppando ricercatori e professori provenienti dalle Università dell’area di San Francisco e della Silicon Valley come Stanford, Berkeley, Santa Clara, UCSF.
L’ISSNAF (Italian Scientists and Scholars in North America Foundation) è un’organizzazione no profit il cui scopo è promuovere la collaborazione scientifica, accademica e tecnologica tra ricercatori e professori italiani attivi in Nord America. L’accordo con la Regione avvierà quindi in maniera permanente la collaborazione tra le università della Silicon Valley e il sistema regionale emiliano-romagnolo della ricerca e delle imprese.

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