Skip to main content

da: organizzatori

Mellifero #1:
un’indagine sulla vita delle api condotta attraverso labili tracce sensoriali
al centro dell’opera realizzata da Dacia Manto per la 6a edizione di Smell Festival nel Foyer del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna

Pollini, resine, mieli e altre sostanze odorose danno vita all’opera installativa e performativa realizzata da Dacia Manto in occasione della 6a edizione di Smell – Festival dell’Olfatto in programma a Bologna dal 20 al 24 maggio, organizzata dalla MLB home gallery di Ferrara al MAMBo di Bologna.
La rassegna dedicata alla cultura dell’olfatto e del profumo, ideata e diretta da Francesca Faruolo, compie con questa iniziativa un’ulteriore tappa nell’esplorazione delle potenzialità creative del linguaggio degli odori, elemento di originalità del Festival fin dagli esordi.

Invitata a interpretare il tema “Performing Scents”, scelto per questa nuova edizione, Dacia Manto, reduce da una mostra al Museo di Storia Naturale di Ferrara, approfondisce un’indagine poetica sui processi costruttivi, attrattivi e odorosi che stanno alla base della vita delle api e degli insetti impollinatori.

Nasce così Mellifero #1, progetto espositivo curato da Maria Livia Brunelli e pensato dall’artista appositamente per lo spazio del Foyer del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.

L’opera sarà inaugurata mercoledì 20 maggio alle ore 16.00 con una performance dell’artista e sarà successivamente visitabile fino al 28 maggio 2015 negli orari di apertura del Museo.

Fanno parte dell’installazione una struttura odorosa sospesa che rimanda alla costruzione complessa di un alveare, tavoli/archivio che raccolgono tracce sensoriali e olfattive insieme a reperti di materiali organici, disegni, quaderni e altri elementi provenienti dallo studio della botanica e dell’entomologia.
Durante l’inaugurazione, la performance di Dacia Manto trasformerà la scultura/alveare in un micro-laboratorio dove gli odori delle cere, delle resine e dei mieli che si mescolano, daranno vita all’articolato codice espressivo sotteso a Mellifero #1.
Una mappatura olfattiva, una costellazione di segni, un universo di significati da cogliere e decifrare attraverso frammenti, indizi e suggestioni sempre parziali, in sintonia con l’indirizzo di ricerca seguito dall’artista.

Dacia Manto porta avanti da diversi anni attraverso video, installazioni, disegni e performance, una personale ricerca e mappatura dello spazio e del paesaggio che interessa territori fluviali e palustri, residui di boschi planiziari, periferie marginali e semi-selvatiche.

Osservatori strutturali e poetici sulla natura, i suoi lavori costruiscono immagini e architetture aperte, fragili, precarie, che divengono testimoni dell’inafferrabilità dell’ambiente, della difficoltà di restituire la realtà della visione.

Le sue opere sono state esposte in numerose mostre personali e collettive presso spazi privati e realtà museali, dal Mart di Rovereto al Pecci di Prato, dalla Strozzina di Firenze al PAC di Milano fino al Musée d’Art Moderne di Saint-Etienne.

Dal 20 al 28 maggio 2015
Foyer del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, via Don Minzoni 14
MELLIFERO #1
Progetto installativo e performativo di Dacia Manto
A cura di Maria Livia Brunelli – MLB Home Gallery

Orari di apertura:
merc. ven. 12:00 – 18:00 / giov. sab. dom. 12:00 – 20:00 – Ingresso libero e gratuito

Inaugurazione e performance:
20 maggio ore 16.00 – ingresso libero e gratuito

Visite guidate:
sabato 23 maggio ore 17:30 con l’artista e la curatrice; domenica 24 maggio ore 17:30 con la curatrice. Ingresso libero e gratuito, gradita la prenotazione.

SMELL – FESTIVAL DELL’OLFATTO / Bologna, 20 – 24 maggio 2015
Programma completo disponibile su: www.smellfestival.it

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it