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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Fino al 16 settembre è possibile iscriversi al concorso regionale per musicisti e band dell’Emilia-Romagna. 64 le canzoni in gara finora.

Bologna – Per tutta l’estate, fino al 16 settembre, rimangono aperte le iscrizioni al concorso “La musica libera. Libera la musica” per musicisti e band dell’Emilia-Romagna, organizzato dalla Regione (Assessorato Cultura, e i portali web Magazzini Sonori (www.magazzini-sonori.it) e RadioEmiliaRomagna (www.radioemiliaromagna.it) assieme a numerosi partner del territorio, con l’obiettivo di promuovere i giovani musicisti e offrire loro l’opportunità di esibirsi nei più importanti palchi della regione.
Il concorso, giunto quest’anno alla sua sesta edizione, ha preso il via il 9 maggio scorso. Attualmente sono 64 le canzoni in gara, distribuite nelle 6 sezioni di genere, in cui appare per la prima vola la sezione hip hop. Novità principale del concorso è la sezione Musica Libera , dedicata alla legalità e contraddistinta dal logo “Free Music! No mafia!”, che conta già 23 brani iscritti.
Il concorso espande così i suoi confini: abbracciando un tema di grande attualità, ampliando la rosa dei partner aderenti (da 9 della passata edizione a 12), aumentando le sezioni musicali e quindi i premi (da 5 a 7). Altra novità di quest’anno la sezione dedicata all’Hip Hop. Ci saranno inoltre 9 palchi per le esibizioni dei vincitori e menzionati dalla giuria, messi a disposizione dai vari partner appartenenti a festival e realtà musicali tra i più interessanti della regione. Momento “clou” di questa edizione sarà la realizzazione di una serata sul tema della legalità in cui si alterneranno sul palco gruppi musicali ed ospiti del mondo della cultura e dello spettacolo e verrà premiato il vincitore della sezione Musica libera- Free Music! No mafia! E’ previsto anche un concerto dedicato ai premiati delle passate edizioni del concorso, in apertura della manifestazione del Mei a ottobre 2015.
Il concorso è promosso dall’Assessorato regionale alla Cultura, Politiche giovanili e Politiche per la legalità e dall’Agenzia Comunicazione e Informazione della Giunta regionale, in collaborazione con MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti, Porretta Soul Festival , Scuola di musica popolare di Forlimpopoli, Festival La musica nelle aie (Castel Raniero), Centro Musica di Modena, Rocker Festival, Jazz Network, Radio Bruno e Arci regionale (nuovo Partner). Per la sezione legalità i partner sono: Politicamente scorretto, Libera regionale.

Come iscriversi al concorso:
Il contest è aperto ai gruppi e ai singoli musicisti legati all’Emilia-Romagna per nascita, residenza o domicilio. Per partecipare occorre iscriversi alla FreeZone di Magazzini Sonori (all’indirizzo www.magazzini-sonori.it) e caricare i propri brani originali entro una settimana dalla data di iscrizione. Ogni gruppo o singolo può partecipare con due brani, uno per le sezioni di genere e l’altro per Musica libera ( per la legalità).
I vincitori saranno stabiliti dall’incrocio tra il voto della Giuria e delle votazioni on-line aperte a tutti (che si terranno dal 24 settembre al 4 ottobre). La giuria è formata da direttori dei festival partner, critici musicali e produttori.
Il concorso offre premi in denaro per i primi classificati di ogni sezione. Vengono inoltre realizzati: il cd La musica libera. Libera la musica – VI edizione, con le canzoni vincitrici e menzionate dalla giuria e un calendario di concerti, legati ai festival dei partner aderenti, in cui si esibiranno i vincitori. I vincitori verranno intervistati da RadioEmiliaRomagna (www.radioemiliaromagna.it ), la radio web della Regione, e dai media partner. Le esibizioni dei vincitori verranno riprese da Lepida Tv e riproposte sulla tv digitale terrestre (canale 118).
info. Cleoni@regione.emilia-romagna.it tel.051-5275692

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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