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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Cultura – “La Musica Libera. Libera la Musica”: quinta edizione del concorso. I vincitori e i selezionati dalla giuria per ciascuna delle cinque categorie musicali. Il calendario delle esibizioni in una rete di festival. La presentazione e la premiazione

Bologna – Sei vincitori per cinque categorie musicali e 9 brani menzionati. È l’esito del concorso “La Musica Libera. Libera la Musica”, organizzato dall’Assessorato alla Cultura e dall’Agenzia Informazione e Comunicazione della Giunta della Regione Emilia-Romagna (con i portali web Magazzini Sonori e RadioEmiliaRomagna), in collaborazione col Meeting delle etichette indipendenti (Mei), il Porretta Soul Festival, Musica nelle Aie-Castel Raniero Folk Festival, la Scuola di Musica popolare di Forlimpopoli, il Centro Musica di Modena, Radio Bruno e i nuovi partners rispetto alle scorse edizioni: Crossroads: jazz e altro in Emilia-Romagna ed Estragon, con la partecipazione speciale dell’associazione Toscana Musiche.

Una rete di festival e realtà largamente rappresentati nella conferenza stampa con premiazione svoltasi oggi nella sede della Regione, a Bologna. “L’Emilia-Romagna è una regione crocevia – ha commentato il presidente della giuria e direttore dell’Agenzia di Informazione e Comunicazione, Roberto Franchini – e queste esperienze sonore rappresentano tutta la sua vitalità, in un impasto di tradizione e innovazione”, un ambito “qui composto da un concorso ma anche da un cd, una serie di esibizioni, una radio che è un palco web”.
“Sono stato colpito dal livello qualitativo delle proposte”, ha detto Lele Roveri dell’Estragon Club, valutazione condivisa da Graziano Uliani del Porretta Soul Festival, secondo cui “è necessario investire ancora di più per aiutare a crescere questa generazione di giovani musicisti”, tema approfondito anche da Giordano Sangiorgi del Mei e da Sandra Costantini di Europe Jazz Network, per cui “questa operazione è un’esperienza che fa crescere tutte le parti in causa”.

I vincitori
La giuria di qualità, tenendo conto anche del voto on line, ha stabilito i vincitori: per la sezione Musica Libera, a pari merito; I Musicanti di Grema (Parma) con il brano Senza Gravità e The Talking Bugs (Bologna) con Consequences of your sound; per la sezione Rock Altre di B con Sherpa (anche loro bolognesi); per la sezione Soul e R&B i Groove City con No Need No Money (Bologna); per la sezione Jazz Valentina Preda (spostata dalla giuria su questa sezione) con Lonesome Rider, anche lei bolognese; per la sezione Folk, da Forlimpopoli, i Marcabrù con la loro Onda Tonda.
I gruppi menzionati dalla giuria, che andranno a comporre assieme ai vincitori il cd “La Musica Libera. Libera la Musica – volume V” sono: i Thee Mutandas con Asganaway (Ferrara); i Feel in the Void con Aprirò le danze e Raffaele Balsamo con Dissociale (entrambi pugliesi, ma domiciliati a Bologna); Valeria Burzi con Dovrò fare senza te (Bologna); Tiziano “Tizio” Bononcini con Il mio collega economista (Bologna); i Bevano Est con Knall (Cesena); Spacca il Silenzio! con Leggendo di Lou Reed (campani, da anni adottati da Bologna); Sara Loreni con Per non fare rumore (Parma); Karbonio 14 con Ti verrò a cercare (Reggio Emilia).

Il concorso
Il concorso ha avuto circa 271 iscritti e rispetto alla passata edizione è cresciuto il numero di voti on line con 5.309 voti rispetto ai 3.312 della passata edizione. Il numero di brani per sezione è stato di 115 per Musica libera; 118 Rock; 11 Jazz, 10 Soul and R&B e 17 Folk.
I brani iscritti alla V edizione del concorso sono prevalentemente di genere pop , cantautorale, rock, in lingua italiana, ma crescono rispetto agli anni scorsi i brani in lingua Inglese e i brani strumentali. Gli artisti iscritti provengono da tutta la regione ma in particolar modo dalla provincia di Bologna con 95 iscritti (35%), seguono Modena con 52 (19%), Parma con 27 (10%).La presenza delle donne è circa del 10%.
I vincitori verranno chiamati ad esibirsi nei 9 palchi che fanno riferimento ai Festival o alle iniziative dei Partner del Concorso (date in allegato). Il concorso era partito il 20 settembre scorso. Alla chiusura delle iscrizioni c’è stato poi il voto on line e a fine febbraio la riunione della giuria qualificata.

Il cd
“La musica libera.Libera la musica”, a cura dell’etichetta Materiali Musicali raccoglie i 15 migliori brani selezionati dalla giuria e dal pubblico, offrendo uno spaccato della scena musicale del nostro territorio. Verrà distribuito gratuitamente nel corso delle serate in cui si esibiranno i vincitori e in fiere ed eventi legati al mondo della musica. Inoltre verrà riproposto in varie occasioni su RadioEmiliaRomagna , la radio web della Regione, nata nel 2006, che da oggi è on line rinnovata nel look e nei contenuti, con un logo che la collega direttamente ai siti regionali , con 4 canali rss :News, Musica , Cultura &Gusto, Economia & Società.

La giuria
Roberto Franchini (presidente) direttore dell’ Agenzia Comunicazione e Informazione della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna; Giordano Sangiorgi, ideatore e organizzatore del Mei; Graziano Uliani, ideatore e direttore artistico del Porretta Soul Festival; Aldo Foschini, organizzatore e direttore artistico di La musica nelle Aie: Castel Raniero Folk Festival; Marco Bartolini, presidente della Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli; Andrea Tinti, giornalista, critico musicale; Gianni Prandi, presidente Radio Bruno; Lele Roveri, general manager e art director dell’Estragon Club; Sandra Costantini vice presidente dell’associazione culturale internazionale Europe Jazz Network e direttore artistico di varie rassegne tra cui Crossroads: Jazz e altro in Emilia-Romagna.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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