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Da ufficio stampa Cronaca Comune

 

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 15 febbraio alle 12 nella sala di Giunta della residenza municipale

Le nuove normative e le modalità operative relative al Registro comunale delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT)

14-02-2018

Giovedì 15 febbraio alle 12, nella sala di Giunta della residenza municipale, avrà luogo una conferenza stampa per illustrare – alla luce delle nuove normative sul testamento biologico – le modalità operative relative all’istituzione del Registro comunale delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT).

All’incontro interverranno il sindaco Tiziano Tagliani e la dirigente comunale del Settore Affari Generali Luciana Ferrari.

 

BIBLIOTECA ARIOSTEA – ‘Anatomie della mente’: conferenza giovedì 15 febbraio alle 16,30

‘Vita e opere di Mary Poppins’ raccontati da Stefano Caracciolo

14-02-2018

Sarà dedicato al personaggio di Mary Poppins e alla sua inventrice Pamela Lyndon Travers il nuovo appuntamento, giovedì 15 febbraio 2018 alle 16,30 alla biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara), con il ciclo di incontri ‘Anatomie della mente’. Stefano Caracciolo, docente di Psicologia Clinica all’Università di Ferrara, approfondirà ‘come i racconti di fate possono nascere da un trauma infantile’.
Il ciclo di conferenze, al suo undicesimo anno, è organizzato in collaborazione con la Sezione di Neurologia, Psichiatria e Psicologia Clinica della Facoltà di Medicina, Farmacia e Prevenzione dell’Università di Ferrara.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
La lettura psicobiografica della vita e dell’opera di P.L.Travers ci aiutano a suggerire un tema fondamentale: cosa avviene nelle nostre vite dopo un trauma? Quali meccanismi ci aiutano a rimarginare le ferite e a guarire, a volte senza neppure lasciare cicatrici, e quali invece lasciano un segno, una ferita che non si rimargina?
La storia di Helen Goff/P.L. Travers in questa ottica è davvero esemplare. Autrice degli otto libri aventi come protagonista la celeberrima Mary Poppins, resa famosa dal film di Walt Disney del 1964, la sua infanzia è stata gravemente funestata dalla morte del padre, alcoolista, e dalla disperazione della madre, che rimasta sola ha tentato il suicidio. In soccorso di Lyndon e delle due sorelle minori arriva allora a stare con loro la zia della madre (Aunt Ellie), zitella, sicura di sé, autoritaria, davvero prodigiosa, con una borsa piena di cose e un ombrello con il manico a testa di pappagallo… Vi ricorda qualcosa? Anzi qualcuno?

Il prossimo incontro, giovedì 15 marzo alle 16,30, ‘Per una psicologia dell’Esplorazione’ sarà dedicato a Cristoforo Colombo.

Il calendario completo degli eventi e delle attività culturali in programma nelle biblioteche e archivi del Comune di Ferrara su: http://archibiblio.comune.fe.it

 

TEATRO VERDI – Prima consultazione con candidature. Ora si procederà con il bando pubblico

“Laboratorio Aperto” all’interno del Teatro Verdi: avviata la fase per la gestione

14-02-2018

Il progetto per la realizzazione di un “Laboratorio Aperto” all’interno dell’ex Teatro Verdi di Ferrara nell’ambito del Programma Operativo Regionale dell’Emilia-Romagna POR FESR 2014 2020, dopo l’avvio dei lavori di ripristino dello scorso giugno, ora procede con l’attuazione della fase di gestione del laboratorio stesso.

Si è da pochi giorni concluso un avviso pubblico di consultazione preliminare di mercato, (ai sensi dell’art. 66 del d.lgs 50/2016), propedeutico all’avvio della procedura di affidamento per la gestione del “Laboratorio Aperto”. Questa consultazione ha visto la partecipazione, attraverso la candidatura di tre manifestazioni di interesse, di ETT s.p.a di Genova, Fondazione Giacomo Brodolini di Roma e un gruppo di lavoro informale composto da Kilowatt Soc. Coop di Bologna, Dynamo Soc Coop di Bologna, Avanzi srl di Milano e Antonio Puglisi di Bologna.

Una Commissione giudicatrice interna all’Amministrazione Comunale si è riunita per esaminare i tre contributi pervenuti e ora si sta predisponendo l’istruttoria per la procedura ad evidenza pubblica secondo uno degli istituti previsti dal Codice degli Appalti (D.Lgs. 50/2016).

Le attività del Laboratorio Aperto si svilupperanno attorno ad un nucleo di servizi minimi che il Soggetto Gestore sarà chiamato a garantire, e ad un ulteriore gamma di servizi che il Soggetto Gestore potrà realizzare all’interno del Laboratorio Aperto e nell’ex Teatro Verdi che dovranno contribuire alla sostenibilità del progetto.

 

[Comunicazione a cura dell’Ufficio Relazioni Internazionali, Progettazione Europea – Piazza del Municipio, 21 FE – Tel. 0532-419316]

 

 

MUSEO DELL’EBRAISMO ITALIANO E DELLA SHOAH – Domenica 18 febbraio alle 11.30 (via Piangipane 81). Evento promosso con ISCO e associazione Oltre|Confine

Incontro con la giornalista culturale e scrittrice ebrea Vera Vigevani Jarach

14-02-2018

Comunicazione a cura Ufficio Stampa Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah) 

 

Domenica 18 febbraio, a partire dalle 11.30, il MEIS (via Piangipane 81, a Ferrara) ospita una figura straordinaria: Vera Vigevani Jarach, la giornalista culturale e scrittrice che ha vissuto sulla propria pelle due immani tragedie del Novecento.

Ebrea milanese, nel 1939 è costretta a scappare con la famiglia in Argentina, per sfuggire alle leggi razziali e ai campi di concentramento (ai quali non si sottrae, invece, il nonno Ettore, ucciso ad Auschwitz).

Nel 1976, quando il colpo di stato ordito da Jorge Rafael Videla fa cadere il governo Perón e instaura la dittaura, tra le vittime del regime c’è anche Franca Jarach, la figlia diciottenne di Vera e del marito Giorgio. La sua unica colpa è quella di essere una studentessa brillante e determinata a combattere per gli ideali di libertà nei quali crede. Questo le costa il sequestro e, dopo una detenzione di alcune settimane, il “volo della morte”, la pratica di sterminio con cui i militari si sbarazzano di migliaia di dissidenti politici. Da quel momento, Vera Vigevani diventa una delle madri più battagliere del movimento di Plaza de Mayo, decisa a lottare per conoscere la verità sulla sorte toccata alla propria figlia e agli altri desaparecidos.

A raccogliere la sua testimonianza e a dialogare con lei al MEIS, Anna Maria Quarzi, Presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara – ISCO, e Simonetta Della Seta, Direttore del Museo.

L’evento è promosso da ISCOMEIS, in collaborazione con l’associazione per la difesa dei diritti umani Oltre|Confine.

 

Per info: MEIS Tel. 0532 769137 – 333 2537218

MUSEO STORIA NATURALE – Escursione naturalistica sabato 17 febbraio con ritrovo alle 9.30 al ponte di via Rocchetta

‘BioBlitz’ con la macchina fotografica alla scoperta del Po di Primaro

14-02-2018

Avrà come teatro un tratto golenale del Po di Primaro il ‘BioBlitz’ (esplorazione ​intensiva) organizzato per la mattinata di sabato 17 febbraio 2018 dal Museo civico di Storia Naturale di Ferrara, alla ricerca fotografica di chiocciole terrestri ed altri ​animali e piante.
L’iniziativa è aperta gratuitamente alla partecipazione di tutti gli interessati: sarà un’occasione per arricchire le conoscenze sull’antico fiume che fu all’origine della città di Ferrara e vedere come operano sul campo i ricercatori del Museo. Il BioBlitz, organizzato per celebrare la Giornata Mondiale delle Zone umide, si inserisce nel programma di attività di citizen science coordinato dal Museo e contribuirà ad arricchire la banca dati fotografica del progetto “Biodiversità del Delta del Po​”.
Il ritrovo è previsto alle 9.30 presso il ponte di via Rocchetta sul Primaro, alla confluenza fra via Rocchetta e via Rocca (lo spazio per il parcheggio delle auto è limitato, si invita quindi alla condivisione dei mezzi). ​E’ necessario l’uso dello smartphone con l’app iNaturalist, scaricabile gratuitamente online, o della macchina fotografica digitale. ​Si consiglia di indossare scarponcini da escursione o stivali in gomma e guanti da lavoro o giardinaggio. In caso di maltempo, l’evento sarà rinviato a sabato 24 febbraio.
L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’Associazione Terre del Po di Primaro, l’Associazione Naturalisti Ferraresi e l’Associazione Didò.
​Per maggiori dettagli consultare la pagina web http://storianaturale.comune.fe.it/index.php?id=898

Immagine dal sito www.terredelpodiprimaro.org

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo FI in Consiglio comunale

Richiesta in merito ai pannelli informativi del museo Meis

14-02-2018

Questa l’interpellanza pervenuta agli uffici comunali:

– la consigliera Peruffo (gruppo Forza Italia in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore a Cultura e Turismo Massimo Maisto in merito ai pannelli informativi del Meis, il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah.

>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara)

ASSESSORATO ALL’URBANISTICA – Via libera della Giunta al testo del documento che verrà prossimamente sottoscritto

‘Corti di Medoro’: pronta la convenzione con la Società Investire per gli interventi di edilizia residenziale sociale

14-02-2018

Prosegue con un nuovo passo in avanti, anche sul piano amministrativo e gestionale, il processo di creazione delle ‘Corti di Medoro’ nell’ormai ex Palazzo degli Specchi di via Beethoven a Ferrara. La Giunta ha infatti dato il proprio via libera al testo della convenzione che a breve sarà sottoscritta dal Comune di Ferrara e dalla Società Investire spa, in qualità di gestore del Fondo di Investimento Immobiliare Riservato denominato ‘Ferrara Social Housing’, per la disciplina e l’attuazione degli interventi di edilizia residenziale sociale (ERS) in locazione, vendita convenzionata e patto di futura vendita, da eseguire sugli immobili di via Beethoven, in attuazione del ‘Piano di Recupero di iniziativa pubblica Ex Direzionale pubblico di via Beethoven’.

In base alla convenzione, la Società si impegna a realizzare edifici destinati ad edilizia residenziale convenzionata per un massimo di 18.131 mq., costruiti nel pieno rispetto della vigente normativa in materia edilizia e creando unità immobiliari destinate a ridurre il disagio abitativo di giovani coppie, singole persone e nuclei familiari svantaggiati, che non sono in grado di accedere alla locazione di alloggi nel libero mercato. Si tratta di 233 unità immobiliari, di cui: 45 riservate a studenti in un unico edificio, e 188 residenze suddivise nei 4 edifici che formano la corte e che al piano terra avranno superfici destinate a commercio e servizi.

La ripartizione delle tipologie di alloggi prevede che almeno il 50% di essi sia da destinare alla locazione a canone convenzionato e non più del 50% sia invece da destinare a edilizia convenzionata in vendita o con patto di futura vendita (con prezzi e canoni da calcolare secondo i criteri indicati sempre nella convenzione).

Qualora, tuttavia, dopo sei mesi dalla data di fine lavori, in base alla richiesta del mercato, risultasse una mancata assegnazione totale o parziale degli alloggi, la Società potrà, previa comunicazione al Comune, modificare la ripartizione delle tipologie, sia aumentando la quota di alloggi in locazione a canone convenzionato, sia aumentando la quota di alloggi in locazione a studenti.

I requisiti per l’accesso, così come previsto dalle normative nazionali e regionali in materia di edilizia sociale, prevedono:

– cittadinanza italiana o di uno stato aderente all’Unione Europea o di altro Stato, qualora il diritto di assegnazione sia riconosciuto in condizioni di reciprocità a trattati internazionali, ovvero lo straniero sia titolare di carta di soggiorno o in possesso di permesso di soggiorno di durata almeno biennale,

– residenza o svolgimento di attività lavorativa nell’ambito territoriale della Regione Emilia Romagna da almeno cinque anni per il periodo immediatamente precedente alla data di presentazione della domanda;

– reddito ISE compreso tra 8.000 e 98.000 euro, e incidenza del canone sul valore ISE non superiore al 30%; l’attestazione ISE potrà essere rilasciata da un centro di assistenza fiscale (CAAF) o dall’INPS;

– non essere titolare il dichiarante, o il coniuge non legalmente separato e/o convivente o il convivente in caso di unioni civili, del diritto di proprietà o di altri diritti reali di godimento su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare ai sensi delle vigenti normative statali e regionali in materia di alloggio sociale sul territorio del Comune di Ferrara e dei comuni confinanti con esso (è fatto salvo il caso in cui la vendita dell’alloggio posseduto sia perfezionata prima della sottoscrizione del contratto di locazione); tale condizione non è richiesta per gli alloggi destinati a studenti;

– assenza di precedente assegnazione in proprietà in regime di edilizia convenzionata realizzato con contributo pubblico o finanziamento agevolato in qualunque forma concesso dallo Stato, Regione o altro ente pubblico ad un componente del nucleo familiare, di alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare;

– non essere stato sfrattato per morosità negli ultimi 5 (cinque) anni;

– non aver occupato senza titolo o abusivamente alloggi ERP negli ultimi 10 (dieci) anni.

La convenzione prevede inoltre le modalità per il calcolo del canone annuo di locazione massimo per gli alloggi, e il canone massimo mensile per la locazione a studenti (200€ il posto letto in camera doppia e 300€ in camera singola, con contratti minimo 12 e massimo 36 mesi).

E’ regolamentata inoltre la modalità per la vendita e la locazione con patto di futura vendita, e si individua il massimo prezzo di cessione dell’alloggio 1.550€ al mq di superficie vendibile calcolata secondo i parametri della convenzione.

Si ricorda che all’interno del Fondo Ferrara Social Housing, l’operatore per la gestione degli alloggi e la loro commercializzazione è Acer Ferrara.

 

(A cura dell’assessorato all’Urbanistica del Comune di Ferrara)

CULTURA E TURISMO – Entro domenica 4 marzo le proposte di nuovi spazi verdi per la manifestazione del 12 e 13 maggio

“Interno Verde” cerca nuovi giardini da aprire alla città

14-02-2018

COMUNICATO a cura dell’associazione Ilturco
Interno Verde cerca nuovi giardini da aprire alla città, per la terza edizione della manifestazione dedicata al verde urbano ferrarese, che si terrà sabato 12 e domenica 13 maggio 2018. Dopo il successo delle prime due edizioni l’associazione Ilturco – che ha ideato e cura l’evento – invita le famiglie a partecipare e trasformare per un weekend lo spazio privato del giardino in un meraviglioso luogo di incontro e di scambio, contribuendo con un gesto apparentemente piccolo, ma per nulla scontato, all’atmosfera di grande spontaneità e condivisione che da sempre caratterizza il festival.
Nel 2016 e nel 2017 Ilturco ha reso possibile visitare rispettivamente 37 e 50 splendidi giardini raccolti entro le mura del capoluogo estense, aperti grazie al sostegno delle istituzioni e alla generosa disponibilità dei privati coinvolti, che hanno permesso alla comunità di vivere e scoprire un patrimonio di grande bellezza, fondamentale per comprendere l’identità del territorio.
Per la terza edizione Ilturco intende aumentare il numero degli spazi accessibili, per offrire al pubblico la possibilità di costruire itinerari ancora più variegati e interessanti, capaci di rendere conto della diverse anime che nel passato e nel presente hanno espresso, non solo attraverso l’architettura ma anche attraverso la cura delle piante e degli alberi, lo stratificato e peculiare carattere che contraddistingue il centro storico ferrarese. Alcuni giardini presenti nelle mappe del 2016 e del 2017 – i più significativi da un punto di vista storico, architettonico e botanico – resteranno in programma anche nel 2018, gli altri cambieranno per permettere agli abitanti e ai turisti di stupirsi ulteriormente, varcando la soglia di nuove oasi di tranquillità, segrete e inaspettate.
«La risposta della città è sempre stata eccezionale – raccontano Martina Stevoli e Licia Vignotto, coordinatrici dell’evento -, ci auguriamo che lo sia anche questa volta. Spesso i ferraresi vengono giudicati persone chiuse e poco accoglienti: è stata una sorpresa bellissima scoprire invece che c’è tanta voglia di mettersi in gioco e di conoscersi, con responsabilità e serenità. Mettere il proprio giardino per due giorni a disposizione della collettività non è un atto banale e ringraziamo già da ora chi ci contatterà per proporsi. Ilturco continuerà a impegnarsi affinché Interno Verde possa essere un’esperienza piacevole e arricchente per tutti, proprietari e visitatori».

La call per trovare nuovi giardini sarà aperta fino a domenica 4 marzo. Gli interessati possono scrivere a internoverde@ilturco.it, telefonare al numero 3476950867 oppure andare a trovare gli organizzatori di Interno Verde presso la sede dell’associazione, in via del Turco 39, aperta dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 19.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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