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Da: Comune di Ferrara

Cittadinanze Italiane – Giovedì 27 ottobre alle 9 nella sala degli Arazzi
In Municipio le cerimonie di giuramento di dodici nuovi cittadini

L’ assessore comunale al Decentramento Simone Merli, affiancato da un rappresentante della Prefettura e dall’Ufficiale di Stato civile del Comune di Ferrara, conferirà ufficialmente giovedì 27 ottobre 2016 alle 9 nella sala degli Arazzi della residenza municipale dodici cittadinanze italiane. Nel corso di una breve cerimonia, che culminerà nel giuramento, i nuovi cittadini riceveranno una copia della Costituzione italiana accompagnata da una lettera di benvenuto del sindaco.
Si tratta di N.W. Nata a Menzel Bourguiba (Tunisia) il 21/12/1958, P. D. M. Nata a Sighetu Marmatiei (Romania) il 05/11/1978, N. N. Nata Ait Attab (Marocco) il 12/03/1976, C. L. Nata a Medgidia (Romania) il 04/03/1983, B. N. Nata a Krasnodar (Federazione Russa) il 17/04/1983 che ricevono la cittadinanza italiana per matrimonio; e di H. W. Nato a Lahore (Pakistan) il 06/05/1976 . M. H, Ali Nato a Huqurghilan (Afghanistan) il 12/05/1984 , C. F. Stefan Nato a Arad (Romania) il 31/01/1992, I. O.Nato a Drochia (Moldavia) il 18/11/1970, R. D. Nata a Iurceni – Nisporeni (Moldavia) il 22/08/1976, I. L. Nata a Bulqize (Albania) il 08/10/1971, Q. M. N. Nato a Gujrat (Pakistan) il 02/12/1983 che ricevono la cittadinanza italiana per residenza.

Biblioteca Ariostea – ‘Slow reading’ giovedì 27 ottobre alle 17
‘Letture furiose’, alla ricerca di Angelica e Medoro

Si muoveranno alla ricerca di Angelica e Medoro, tra innamoramenti e disincanti, le letture all’ insegna dello ‘slow reading’ tratte dall’ ‘Orlando furioso’ che Ruben Garbellini e Cinzia Vaccari proporranno giovedì 27 ottobre alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. A introdurre e coordinare l’ incontro sarà Francesca Mariotti, presidente dell’ associazione culturale Olimpia Morata promotrice della rassegna di slow reading
Con Slow Reading riprendono le occasioni di incontro, puntuali e mensili, di autori e lettori. Le ‘Letture furiose’ recitate da amici attori e fini dicitori, proseguiranno fino alla fine dell’ anno.
Sulla ribalta sono le gesta di Orlando, la sua pazzia per amore di Angelica, le storie di armi e magia, gli amori, le vendette e le storie fantastiche di maghi, cavalli alati, anelli magici fino al viaggio sulla Luna….suggestioni e storie che hanno incantato il mondo dal 1516 ad oggi. Cinquecento anni di un’ opera che ha segnato la Storia della Letteratura con un successo diffuso e popolare da vero bestseller dell’ editoria. Questo appuntamento sarà con le Letture furiose recitate da Ruben Garbellini e Cinzia Vaccari, per incontrare Angelica e Medoro, tra innamoramenti e disincanti.
In occasione dei Cinquecento anni dalla pubblicazione della prima edizione dell’Orlando furioso. Con il patrocinio del Comitato Nazionale V Centenario dell’Orlando furioso – Mibact

Viabilità – Provvedimenti in vigore venerdì 28 ottobre dalle 7,30 alle 19
Via XX Settembre temporaneamente interrotta per lavori

Per consentire l’ esecuzione di lavori di smontaggio di una gru edile, nella giornata di venerdì 28 ottobre dalle 7,30 alle 19 il tratto di via XX Settembre tra via Camposabbionario e via Porta D’Amore sarà interrotto al transito.
Assessorato al commercio – Commercianti e artigiani invitati a cedere gratuitamente qualche oggetto della propria attività
Progetto ‘Ferrara per Amatrice’, da giovedì 27 ottobre attivi due punti di raccolta dei beni donati
Nel locale di via Garibaldi 1/A a Ferrara sarà inaugurato (verosimilmente sabato 12 novembre), il punto “raccolta e cessione” merci a favore di ‘Ferrara per Amatrice’, progetto di solidarietà rivolto alle popolazioni interessate dal terremoto del centro Italia, che attraverso le Istituzioni, le Associazioni di Categoria e di Volontariato mira a coinvolgere per il periodo delle festività natalizie l’ intera comunità ferrarese.
Grazie all’ operato delle associazioni di Protezione Civile il ‘negozio’ sarà aperto (nei giorni di novembre: 10-11-12-17-18-19-24-25-26; dicembre: 1-2-3-4-8-9-10-11-15-16-17-18-22-23-29-30; gennaio 2017: 5-6-7) ad iniziare dalla giornata inaugurale.
Con l’ aiuto e la condivisione delle Associazioni di categoria Ascom, Cna, Confartigianato e Confesercenti, si invitano tutti i commercianti ed artigiani a cedere gratuitamente qualche bene della propria attività – indicando quello che potrebbe essere il relativo target price – a favore del ‘negozio’ Ferrara per Amatrice; tali beni verranno ceduti ad offerta libera (ad un valore non inferiore al suddetto target price).
Non si tratteranno prodotti freschi (da conservarsi in frigo o abbattitori) in quanto facilmente deperibili.
Poiché fino a martedì 8 novembre il locale sarà occupato da diversa iniziativa, i beni donati da commercianti e artigiani potranno essere consegnati, da giovedì 27 ottobre, presso le seguenti due attività che fungeranno da luogo di raccolta:
>> in centro a Ferrara, zona a traffico limitato, Hotel Touring – viale Cavour 11 (ricevimento 24 ore su 24)
>> fuori dal centro, facilmente raggiungibile in auto, azienda ESTE srl – via Caselli 11/2, una parallela di via Bologna (ricevimento 9-13, 14.30-18).
La bolla emessa dal commerciante/artigiano che dona il bene dovrà essere intestata a:
Cavpcfe (Coordinamento associazioni Volontariato Protezione Civile Ferrara)
Via Marconi 35 – 44122 Ferrara
C.F. 93051100381
Oggetto: cessione gratuita per progetto solidarietà Ferrara per Amatrice
Descrizione oggetto/oggetti
Destinazione: o presso via Cavour 11 o presso via Caselli 11/2
Naturalmente ogni eventuale offerta in denaro, da commercianti,artigiani o generalmente da qualsiasi cittadino, sarà comunque gradita, indipendentemente da ‘acquisti’ di beni.
I versamenti potranno essere effettuati con le seguenti coordinate:
Progetto Ferrara per Amatrice
Causale: erogazione liberale – Beneficiario Cavpcfe
Coordinate Bancarie IT09E0615513007000000012884
Per informazioni: Assessorato al Commercio del Comune di Ferrara tel. 0532 419917
Vedi la presentazione del progetto su Cronacacomune

Servizi alla persona – Giovedì 27 ottobre 2016 alle 17 nella libreria di piazza Trento Trieste 1
‘Uno sguardo al cielo’, via alla presentazione di libri d’ autore

Giovedì 27 ottobre 2016 alle 17 nella libreria di piazza Trento Trieste 1 il primo appuntamento del ciclo di presentazione di libri d’autore inserito all’interno della manifestazione ‘Uno sguardo al cielo’.
Apre il ciclo Claudia Ravaldi, autrice del volume ‘Piccoli Principi. Perdere un bimbo in gravidanza e dopo la nascita’, che condividerà con il tema del lutto in gravidanza.
L’ evento in programma si terrà dalle 17 alle 19 nella sala San Crispino della libreria IBS-Il libraccio (piazza Trento Trieste 1 a Ferrara) e si inserisce all’interno del progetto culturale “Uno sguardo al cielo” diretto Paola Bastianoni, docente di psicologia dinamica dell’Università di Ferrara.
Il progetto è realizzato in collaborazione fra Università di Ferrara, Master “Tutela, diritti e protezione dei minori”, Comune di Ferrara, Amsef srl, Pazzi onoranze funebri.
Per info e prenotazioni: conversazionilutto@unife.it, cell. 349 3593164.
Il progetto ‘Uno sguardo al cielo’
Il progetto ‘Uno sguardo al cielo’ organizzato e promosso da Paola Bastianoni del Dipartimento di Studi Umanistici dell’ Università degli Studi di Ferrara (www.unosguardoalcielo.com) nasce nel 2012, grazie alla volontà di Paolo Panizza amministratore unico di Amsef srl, con l’ obiettivo di aiutare le persone colpite da eventi dolorosi e traumatici e – al contempo – di sostenere chi vuole avvicinarsi al tema della morte e all’elaborazione dei vissuti legati ad eventi drammatici e faticosi. Dal 2015 partecipa al progetto anche l’ agenzia di servizio funebre Pazzi. La progettualità per l’ anno 2016 si articola in numerose attività ed eventi che coinvolgono l’intera cittadinanza.
Nello specifico sono in programma:
>> 1. Un ciclo di Presentazione di libri d’autore alla presenza delle autrici e di Stefano Ravaioli che intervisterà le autrici. Nello specifico incontreremo:
a) in data 27 ottobre 2016 Claudia Ravaldi, autrice del volume ‘Piccoli Principi. Perdere un bimbo in gravidanza e dopo la nascita’, che condividerà con noi il tema del lutto in gravidanza.
b) in data 10 novembre 2016 Teresa Manes, autrice di ‘Punto a capo. La vita dopo il suicidio di mio figlio’, ci offrirà la sua testimonianza di sopravvissuta al suicidio del figlio
c) in data 1 dicembre 2016 Melita Cavallo, autrice del testo ‘Si fa presto a dire famiglia’ introdurrà, attraverso la propria pluridecennale esperienza di presidente di tribunale per minorenni, il tema della perdita che accomuna l’ esperienza dei figli coinvolti nei dolorosi e complessi processi di separazione dai propri genitori.
d) in data 2 febbraio 2017 Rosy Genna autrice del volume ‘Metti le ali. Dalla perdita alla rinascita’ affronterà il tema dell’ elaborazione del lutto, con particolare attenzione ai processi vitali conseguenti alle perdite di persone care.
e) in data 16 febbraio 2017 Paola Bastianoni, curatrice del volume ‘Dialoghi (in)interrotti: dall’ educazione dalla morte al sostegno nel dolore della perdita’, porterà alla nostra attenzione una serie di contributi sul tema realizzati dai partecipanti all’ultima edizione di conferenze rivolte alla cittadinanza e dai corsisti del master ‘Tutela, diritti e protezione dei minori’ che hanno partecipato al concorso per la borsa di studio ‘Sara Cesari’.
Gli incontri si terranno presso la sala San Crispino della libreria Ibs- Il Libraccio (Piazza Trento Trieste, 1) Ferrara, dalle ore 17 alle 19. Presenterà i libri Stefano Ravaioli giornalista di Telestense.
>> 2. Un Servizio di Consulenza psicologica. Il Servizio è rivolto alle persone che hanno affrontato e/o si trovano coinvolti in perdite gravi o lutti. Il servizio è gratuito e verrà svolto presso le sedi di Ferrara di Amsef e Onoranze funebri Pazzi. Per info e contatti visitare il sito www.unosguardoalcielo.com, chiamare il numero 349.3593164 o scrivere all’indirizzo mail conversazionilutto@unife.it
>>3. Laboratori nelle scuole di diverso ordine e grado di educazione alle tematiche della morte da realizzarsi.
In linea con le precedenti edizioni, si propongono anche per l’ anno scolastico 2016- 2017 alcuni laboratori da condurre nelle scuole di diverso ordine e grado. L’ obiettivo principale è quello di effettuare percorsi di riflessione condivisa e guidata sui temi della separazione, perdita e morte e di esplorare insieme le reazioni ed i sentimenti connessi. I laboratori verranno effettuati con l’ ausilio di sequenze filmiche.
>> 4. Rappresentazioni teatrali. In continuità con le precedenti edizioni, quest’ anno il programma di Uno Sguardo al Cielo propone cinque spettacoli teatrali:
a) ‘Totò e Vicè’ di Enzo Vetrano e Stefano Randisi (13 ottobre 2016). I protagonisti, legati da un’ amicizia assoluta, vivono frammenti di sogni che li fanno vivere in bilico fra il mondo terreno ed il cielo, in un limbo temporale fra passato e presente.
b) ‘Rumore di acque’ di Marco Martinelli con Alessandro Renda (20 ottobre 2016). Storia di una vita che si salva evocata dal Generale che racconta la traversata di una coraggiosa donna tunisina. In scena, il ricordo, l’ evocazione costante di chi non c’ è più, di chi non ce l’ ha fatta, di tragedie familiari ed esistenziali.
c) ‘Uomo invisibile’ di Paolo Musio (3 novembre 2016). Il testo esplora il tema dell’ invisibilità come condizione del mondo contemporaneo, oppresso da un’ identità frammentata e frammentaria.
d) ‘Ta-pum’ di Paola Sabbatani (17 novembre 2016). Concerto musicale racconto di canzoni italiane e di altri popoli che parlano della disumanità di ogni guerra, di lotta di resistenza e di amore.
e) Interventi ‘Appunti Antigone’ di Michalis Traitsis (24 novembre 2016). A partire dal dramma di Sofocle, lo spettacolo offre spunti di riflessione sul conflitto fra Antigone decisa a rispettare le regole della natura e la forza dello Stato e della legge, animata da una pietas universale.
Le rappresentazioni teatrali si terranno al Centro Teatro Universitario, via Savonarola 19, Ferrara alle 21.
Tutti gli eventi sono gratuiti, la prenotazione è necessaria.
Per info e contatti: email conversazionilutto@unife.it, cell. 349.3593164,
sito www.unosguardoalcielo.com

Museo di Storia Naturale – Sabato 29 e domenica 30 ottobre laboratori per ragazzi dagli 8 ai 12 anni
Tanti piccoli Harry Potter alla scoperta delle magie della natura

Fine settimana dedicato alle magie della natura al Museo civico di Storia naturale. Come tanti piccoli Harry Potter gli Apprendisti scienziati dagli 8 ai 12 anni d’ età che prenderanno parte ai laboratori organizzati per sabato 29 e domenica 30 ottobre potranno cimentarsi in esperimenti con pozioni magiche e lanciarsi nell’esplorazione delle varie sezioni del museo, alla ricerca di pietre magiche, volpi volanti, corvi, pipistrelli e civette.
Il laboratori avranno inizio alle 15,30, per una durata di circa due ore e al costo di 6 euro per bambino e 2 euro per adulto (è necessaria la presenza di un adulto accompagnatore).
Per partecipare è necessaria la prenotazione, da effettuare contattando la sezione didattica del Museo (via de Pisis 24, Ferrara) al numero 0532 203381, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 o all’indirizzo dido.storianaturale@gmail.com (info su www.comune.fe.it/storianaturale).

Mobilità e benessere ambientale – Azione del Comitato Ferrarese Area Disabili
Contrassegno disabili: richiamo a un corretto uso. Il monitoraggio di Comune e Ferrara Tua

Il Comitato Ferrarese Area Disabili a seguito di continue e costanti segnalazioni sull’ utilizzo difforme del Cude (Contrassegno Unificato Disabili Europeo), arrivate alle associazioni che compongono lo stesso comitato, in accordo con il Comune di Ferrara e l’ Azienda di servizi Ferrara Tua intende avviare una campagna straordinaria di verifica sul corretto utilizzo del Cude.
Nato per facilitare la mobilità delle persone con disabilità che ne condizionano fortemente la possibilità di muoversi in modo autonomo e utilizzare i mezzi pubblici per la propria mobilità, è stato purtroppo negli anni utilizzato (e abusato) da alcuni in modo improprio creando una immagine spesso sbagliata delle persone con disabilità che ne hanno invece bisogno per la loro autonomia e indipendenza.
Troppo spesso è stato verificato un utilizzo scorretto del contrassegno da parte di familiari che ne abusano a fini di vantaggi personali.
In ambito nazionale sono molte le iniziative che mirano a prevenire gli abusi senza per questo comprimere l’ esigibilità del diritto da parte delle persone che devono vedersi tutelato il diritto.
In collaborazione con Ferrara Tua e il coordinamento dell’ ufficio Benessere Ambientale, verrà organizzato un monitoraggio dell’utilizzo dei posti riservati e dei parcheggi Blu da parte dei titolari di Cude.
Si ricorda che il permesso è strettamente personale e che non può essere utilizzato senza che vi sia a bordo dell’ auto il titolare del contrassegno, pena il sequestro dello stesso contrassegno.
Ufficio Benessere Ambientale
Piazza Municipio, 2
44121 – Ferrara
Tel./Fax. 0532 419356

Palazzo dei Diamanti – Sabato 29, domenica 30, lunedì 31 ottobre, poi 8 e 9 dicembre apertura fino alle 22.30 in corso Ercole I d’Este 21
‘Orlando furioso 500 anni’, visite straordinarie alla mostra in notturna

‘Ritratto di guerriero con scudiero detto Il Gattamelata’ di Giorgione (1505-1508 circa) in mostra (foto Palazzo dei Diamanti)Sabato 29 e domenica 30 ottobre e giovedì 8 e venerdì 9 dicembre 2016, la mostra ‘Orlando furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi’ resterà aperta fino alle 22.30 (chiusura della biglietteria alle 22).
In queste serate, a partire dalle 20, il pubblico avrà inoltre l’ opportunità di assistere a una visita speciale: il percorso espositivo sarà animato da personaggi in costume che evocheranno episodi della vita di Ludovico Ariosto. Nei panni del poeta, di Isabella d’ Este marchesa di Mantova, di Lucrezia Borgia duchessa di Ferrara e della moglie di Ariosto Alessandra Benucci, gli attori Alessandra Brocadello e Carlo Bertinelli faranno rivivere lo splendore della vita nelle corti del Rinascimento, nella splendida cornice di oggetti antichi e capolavori della pittura e della scultura esposti in mostra.
Anche lunedì 31 ottobre, in occasione della festa di Halloween, la rassegna rimarrà aperta fino alle 22.30 (chiusura della biglietteria alle 22).
I visitatori potranno approfittare inoltre di una promozione speciale: dalle 19 alle 22 tutti coloro che si presenteranno in biglietteria in due, avranno diritto al ‘2×1’, pagando così un solo ingresso.
La mostra ‘Orlando furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi’ è aperta fino all’ 8 gennaio 2017 sempre dalle 9 alle 19 a Palazzo dei Diamanti in corso Ercole I d’Este 21 a Ferrara.
Per info: Palazzo dei Diamanti, tel. 0532 244949, www.palazzodiamanti.it, facebook.com/palazzodiamanti.it

Musei Civici – Il 30 ottobre a palazzo Bonacossi e il 31 alla palazzina Marfisa
Halloween in museo per bambini e ragazzi

Doppio appuntamento per bambini e ragazzi, il prossimo fine settimana, per festeggiare Halloween in museo, con le iniziative proposte dai Musei Civici di Arte Antica di Ferrara in collaborazione con l’ associazione culturale Arte.Na.
Domenica 30 ottobre palazzo Bonacossi (via Cisterna del Follo 5, Ferrara) ospiterà, alle 15 e alle 17, ‘La mostra dei mostri’ un’attività laboratoriale che vedrà i ragazzi trasformarsi in artisti per un giorno per realizzare le loro opere in tema Halloween, che saranno poi esposte fino al 6 novembre alla palazzina Marfisa. L’attività è rivolta a bambini e ragazzi dai 4 ai 12 anni accompagnati da un adulto.
Lunedì 31 ottobre, invece, con ‘Un percorso da paura’, bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni potranno partecipare al corteo che partirà alle 18 da palazzina Marfisa (corso Giovecca 170, Ferrara) e, facendo ‘dolcetto o scherzetto’, percorrerà le strade della Ferrara misteriosa alla scoperta di leggende e antichi aneddoti.
Le attività hanno un costo di 6 euro per bambini e ragazzi e di 2 euro per l’adulto che li accompagna. E’ richiesta la prenotazione all’associazione culturale Arte.Na telefonando al n. 328 4909350 oppure scrivendo a: ferrara@associazioneartena.it

Ambiente – Fino a sabato 5 novembre dalle 8.30 alle 19.30 nella sala Nemesio Orsatti in via Risorgimento 4
Hera presenta il nuovo eco-sportello itinerante a Pontelagoscuro

Nell’ ambito della riorganizzazione della raccolta dei rifiuti nell’ area di Pontelagoscuro è stato allestito un eco- sportello temporaneo per distribuire ai cittadini tutto il materiale necessario per fare la raccolta differenziata e utilizzare i servizi.
Ha aperto le porte anche ai media, questa mattina (mercoledì 26 ottobre), l’ eco- sportello, allestito nella sala Nemesio Orsatti, in via Risorgimento 4 a Pontelagoscuro, per fornire ai cittadini materiali e informazioni sulla sperimentazione del nuovo sistema di raccolta rifiuti che nel 2017 sarà esteso a tutto il comune di Ferrara.
Presenti l’ assessora all’Ambiente Caterina Ferri e Alberto Santini, responsabile dell’ area Ferrara- Modena della Direzione Servizi ambientali di Hera.
Positivi i primi bilanci dopo la prima settimana di attività. Molto apprezzato dal pubblico, infatti, lo sportello ha accolto in sei giorni circa un migliaio di utenti sui 3mila invitati e suddivisi fra le tre settimane di attività programmata. I tempi di permanenza nella struttura sono mediamente bassi: oltre il 65% degli utenti ha impiegato meno di 5 minuti fra attesa e svolgimento delle pratiche di sportello. Le giornate di più intensa affluenza sono risultate il lunedì, il martedì e il mercoledì e le meno affollate il giovedì e il sabato.
L’ eco sportello resterà attivo fino a sabato 5 novembre con orario continuato, dalle 8.30 alle 19.30, dal lunedì al sabato.
Cinque gli elementi che lo caratterizzano: funzionalità, sostenibilità ed efficienza, accoglienza e centralità del cittadino.
Funzionalità. I cittadini al loro arrivo ritirano il numero e si accomodano un’ area di accoglienza (14 posti a sedere) e durante la breve attesa possono provare la calotta di cui saranno dotati i nuovi cassonetti stradali dell’ indifferenziato, assistiti da un operatore a disposizione dell’ utente.
Successivamente alle 3 postazioni servite dagli operatori di Hera, il cliente può ritirare la propria tessera per i servizi ambientali (carta Smeraldo) e l’ eventuale kit per la raccolta domiciliare.
Per svolgere tali pratiche è necessario essere in regola con la propria posizione Tari. Nel periodo di apertura dell’eco sportello, il personale dell’ufficio Tari (Tariffa Rifiuti) del Comune è a disposizione presso la sala Orsatti nelle giornate di mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 14.30. In alternativa, è sempre possibile rivolgersi all’ ufficio comunale Tari di via Maverna 4 a Ferrara o al numero verde 800 654866.
Sostenibilità ed efficienza. La struttura dello sportello è realizzata in un materiale che rimanda alla natura: il Valchromat. Si tratta di un pannello di fibre di legno colorate singolarmente con coloranti organici e legati insieme da una resina speciale. La tonalità scelta è il verde, il colore che connota il Servizio Ambiente di Hera. Le postazioni sono inoltre state pensate su misura non solo per facilitare l’ approccio con il cliente, ma curate nel minimo dettaglio anche per consentire all’ operatore di lavorare nelle più funzionali ed efficienti condizioni possibili.
Accoglienza. Il progetto stesso di uno sportello temporaneo e itinerante, allestito sul territorio, che sarà smontato e riallestito secondo necessità, nasce dalla volontà di offrire un servizio flessibile, vicino alla gente. Si è cercato di evitare ai cittadini il disagio di visite domiciliari, spesso non gradite, lasciando loro la massima libertà. Infatti, per rendere più fluida l’ affluenza agli sportelli, ogni cliente è stato invitato in determinate giornate, ma può decidere di recarsi allo sportello anche in altri momenti a lui più convenienti in quanto è possibile svolgere le pratiche anche senza appuntamento.
Centralità del cittadino. Infine va evidenziato che i messaggi che compaiono sulle strutture degli sportelli, sono legati alla raccolta differenziata. Questa scelta sottolinea il ruolo del cittadino che è il grande protagonista del progetto in atto e che grazie alla sua collaborazione e a comportamenti quotidiani responsabili può influire su quantità e qualità della raccolta a favore dell’ ambiente e della sostenibilità.
Per info: Maria Cristina Rovini, responsabile Comunicazione Territoriale Ferrara, Direzione centrale Relazioni esterne Hera spa, via Cesare Diana 40, Cassana di Ferrara, tel. 0532 780380, email mariacristina.rovini@gruppohera.it, sito www.gruppohera.it

Celebrazioni Rossettiane – Allo studio la programmazione delle prossime iniziative
Prima riunione del Comitato per le celebrazioni rossettiane nella casa dell’ architetto di corte

Il comitato tecnico-scientifico per le celebrazioni del cinquecentenario della morte di Biagio Rossetti si è riunito per la prima volta a Ferrara nella mattinata di ieri, martedì 25 ottobre, nella casa dell’ architetto di corte in via XX Settembre, alla presenza del sindaco Tiziano Tagliani. Si è discusso delle prossime iniziative, che verranno presentate ufficialmente il prossimo 15 novembre durante una conferenza stampa in programma nella Residenza Municipale.
Alla riunione erano presenti Francesco Ceccarelli (presidente), Giovanni Carbonara, Carla di Francesco, Fabio Donato, Alessandro Ippoliti, Andrea Malacarne, Daniele Ravenna, Aldo Modonesi, Stefano Francesco Musso, Aniello Zamboni e Francesco Scafuri (segretario). Ha inoltre partecipato alla riunione, tra gli invitati, il dirigente del Settore Opere Pubbliche del Comune Luca Capozzi.

Ai concittadini di Gorino
di Gianni Belletti, Comunità Emmaus
Concittadini di Gorino, credo vi sia andata fin troppo bene! Non tanto per le 12 donne (dodici) che vi siete rifiutati di accogliere, quanto per la enorme e sproporzionata risonanza mediatica che i mezzi di informazione vi hanno riservato. La grancassa mediatica vi ha utilizzato per alimentare uno scontro politico tanto chiassoso quanto inconcludente, per raggiungere chissà quali obiettivi.
A voi donne e uomini di mare vorrei dedicare queste parole tratte dalla prefazione di un libro di Robert Winder a proposito dei migranti che arrivano (‘Bloody Foreigners:The Story of Immigration to Britain’, 2013): ‘Possiamo sistemare il nostro sdraio sulle nostre spiagge, come spesso ci piace fare, e gridare alle ripetute onde; ma la marea non ci ascolta, né il mare si ritira’, per dirvi che non è con l’ esclusione che abbiamo qualche speranza di ‘salvarci’ dall’ ‘invasione’ dello ‘straniero’, ma come genere umano ci possiamo ‘salvare’ solo se sapremo investire nella conoscenza dell’altro e nell’inclusione sociale.
Come voi, sono profondamente contrario a questo modo di ‘gestire’ i flussi migratori, dando grandi opportunità a uomini e donne senza scrupoli, in Italia come all’estero, di lucrare sulle aspirazioni della povera gente.
E’ fin troppo evidente che oggi i migranti sono utilizzati come un’ arma per manipolarci, per distrarci da altre questioni politiche e sociali fondamentali, per orientarci verso chissà quali lidi e scelte.
Uomini saggi, nel 1948, in tempi non sospetti, in cui le mafie ancora non si erano accorte del guadagno che avrebbero potuto fare sul commercio degli uomini, scrissero la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo: l’articolo 13, in particolare, ci ricorda che ‘ogni individuo ha il diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio e di ritornare nel proprio paese’.
Invece di alzare muri e barricate, dobbiamo costruire ponti, cambiando, questo si, le regole del gioco,
1. che oggi obbligano i migranti, da qualsiasi paese provengano, a fare domanda di asilo politico, anche senza averne di fatto le prerogative e la speranza di ottenerne un riconoscimento, come unica possibilità per rimanere legalmente e temporaneamente, nel nostro paese;
2. che permettono a privati senza scrupoli di lucrare, legalmente, sulla loro condizione;
3. che mettono nelle mani della criminalità organizzata e del caporalato nuove forze lavoro, persone disposte a tutto per sopravvivere.
Parliamone.
Gianni Belletti
Comunità Emmaus Ferrara – San Nicolò, 26.10.2016

Breve diario di una giovane ginnasta ferrarese alle Olimpiadi
Il mio sogno a Rio 2016
di Alessia Maurelli

L’ esperienza di Rio 2016 è stata una delle più belle della mia vita. A prescindere dal risultato sportivo che ci ha visto ai piedi del podio, a pochi centesimi di punto dalla medaglia olimpica, abbiamo vissuto il periodo della nostra permanenza al villaggio olimpico con estrema positività.
Il villaggio olimpico è come un mondo parallelo, fatto di tante palazzine, fontane, giardini, strutture sportive in ogni angolo, infermeria, negozi e soprattutto una gigantesca mensa per atleti, dirigenti e tecnici. Siamo riuscite a cogliere l’ inestimabile valore di una Olimpiade, riuscendo a dosare la giusta adrenalina per la prestazione sportiva, l’ entusiasmo del momento e un’inaspettata serenità.
Rio e il villaggio olimpico dalla finestra
Dalla mia finestra vedo molte cose, essendo la mia camera al 14º piano. Le più in evidenza oltre ai bellissimi giardini e fontane, sono le altre palazzine tra cui quella della Russia ed anche quella dell’America, che si trova di fronte alla nostra ma che non ha esposto alcuna bandiera per paura del terrorismo. Il villaggio in realtà pare essere ancora incompiuto. La nostra camera nella palazzina numero 19 all’arrivo aveva ancora i materassi del letto impacchettati. Oltre a queste altissime palazzine si intravede anche la mensa, lunga 200 metri, la più grande di tutta la storia delle olimpiadi. Poi si notano anche molti campi da calcio e da tennis, ma il posto che mi piace guardare di più in quei pochi minuti di riposo che trascorro in stanza è la fermata dei bus: è bello vedere partire atleti di tutto il mondo pronti per gareggiare oppure per andare ad allenarsi.
A passeggio per Rio
Purtroppo ho passato solamente 10 giorni a Rio esclusivamente nel villaggio olimpico, perché sono partita il giorno dopo la gara. Fortunatamente, un pomeriggio siamo riuscite ad andare a vedere il Cristo, simbolo per eccellenza della città di Rio. Durante il viaggio in macchina non ho smesso di guardarmi intorno: abbiamo attraversato bellissimi posti come la spiaggia di Ipanema ma soprattutto ci siamo rese conto di come ci fosse un dislivello fra zona ricca e zona povera, le famose favelas. Le favelas, anche se viste da fuori e di sfuggita, facevano veramente effetto: le case accumulate tra una e l’altra, avevano le finestre ma nessuna tenda, sembravano dei buchi per topi… Mi ha anche sconvolto il traffico… 20 minuti di tragitto – in condizioni normali – sono diventati un’ora, nonostante si viaggiasse in corsia preferenziale Rio 2016.
I contatti con la gente del posto
L’ unico contatto avuto con i brasiliani di Rio sono stati gli operatori volontari olimpici. Quasi tutti quelli che ci seguivano durante i nostri allenamenti, sono diventati nostri tifosi. I brasiliani sono molto cordiali, allegri come siamo abituati a pensarli e questo lo ha dimostrato anche il pubblico che ha seguito la nostra gara, tutti tifavano per tutte le squadre in eguale modo, fatta eccezione la nazionale di casa.
La mia colonna sonora alle olimpiadi
Solitamente durante le gare ascolto solo le mie musiche sul telefono. In effetti mi sono accorta che avendo pochi spostamenti in autobus perché le strutture erano molto vicine ho ascoltato veramente poca musica.
Le altre squadre, gli altri atleti
Il contatto con altri atleti è molto limitato. Purtroppo il tempo a nostra disposizione durante i giochi olimpici oltre ad essere veramente ridotto, è quasi totalmente impiegato in allenamenti, riposo, fisioterapia. Gli unici partecipanti con cui siamo riuscite a legare, sono stati gli atleti italiani, che ovviamente dividevano la palazzina con noi. Nella palazzina infatti c’è un posto di ritrovo, con televisori che trasmettono le gare, segretari e addetti del Coni, e poltrone dove rilassarsi in compagnia. Un altro luogo di ritrovo è senza dubbio la mensa: molto interessante vedere come atleti olimpici come noi hanno una diversa dieta dalla nostra, dai lottatori che si limitano a povere cene per rientrare nel peso di gara, oppure i lanciatori del peso.
Un motivo poi per socializzare con atleti di altre nazioni erano i Pin, ovvero piccole spille della propria nazione che si appendevano al pass olimpico: ovviamente facciamo a gara tra di noi per chi riesce a scambiare più spillette…
I ricordi, le emozioni
Porto nel mio cuore innumerevoli emozioni di Rio. Anche se la gara si è conclusa con un amaro quarto posto, ho un ricordo positivo di tutta la trasferta olimpica, dagli allenamenti alla gara che abbiamo concluso mettendo in campo la migliore prestazione di sempre. Ci aspettavamo di tornare in Italia con una medaglia e chiudere in bellezza un quadriennio che ci ha visto quasi sempre sul podio. Il ricordo però più bello penso che sia la gara stessa. Solo il giorno prima della finale olimpica – durante le prove pedana – ricordo di avere avuto molto paura: avevo le gambe e le braccia letteralmente che tremavano, ricordo che mi chiesi fra me stessa come farò durante la gara a stare in piedi? Poi non so spiegare come sia potuto succedere, ma come per magia durante la gara, ho provato l’ emozione più bella della vita mia: stavo facendo le olimpiadi, ne ero cosciente, ma ciò non mi creava ansia, anzi mi salivano le lacrime agli occhi dall’emozione. Continuavo a ripetermi che avevo raggiunto il ‘mio sogno’.

Istituto di Storia Contemporanea – Venerdì 28 ottobre alle 10 in via S. Spirito. Momento di confronto fra storiografia e didattica
‘Lavoro e guerra nelle campagne’, seminario sulle rivolte di chi ha difeso la propria terra

La sede dell’ Istituto di Storia Contemporanea (vicolo Santo Spirito 11) venerdì 28 ottobre (dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18), ospiterà una giornata di studi dedicata a ‘Lavoro e guerra nelle campagne’. L’iniziativa è frutto di una collaborazione fra IscoFe e Società Italiana di Storia del Lavoro (Sislav) ed è valevole anche come corso di aggiornamento per insegnanti, essendo stata pensata come momento di confronto fra storiografia e didattica, nell’ ottica di una più stretta connessione fra progressi della ricerca e forme innovative di trasmissione e condivisione del sapere.
Introdotta dalla direttrice Anna Quarzi e coordinata da Michele Nani, ricercatore del Cnr nonché membro del direttivo della Sislav, la giornata prevede quattro approfondimenti su altrettanti periodi storici, nella convinzione che per comprendere il presente e le trasformazioni sociali occorra porsi in un’ottica di lungo periodo, che non si fermi solo alla storia recente o novecentesca, ma sappia interrogare le formazioni sociali e le forme del lavoro del passato. Dalle 10 alle 13, Alessandro Cristofori (docente di Storia romana all’ Università di Bologna) si soffermerà sul mondo antico e Michele Rabà (dell’ Isem-Cnr di Milano) sul passaggio fra medioevo ed età moderna. Dalle 15 alle 18, Giulio Ongaro (docente di Storia economica all’Università di Verona) tratterà della prima età moderna e Roberto Parisini (docente di Didattica della Storia all’Università di Ferrara) della Seconda Guerra Mondiale. Ogni relazione metterà a fuoco le possibili piste didattiche per far comprendere un rapporto complesso come quello fra guerra e lavoro: visto dalle campagne si presenta come un’antitesi, nelle immagini classiche di eserciti mercenari che depredano e distruggono, o di braccia giovani sottratte per esigenze militari alle famiglie e al lavoro nei campi; senza negare forza e fondatezza di queste rappresentazioni, un esame più attento fa emergere anche elementi contraddittori, come la produzione rurale (non solo agricola) per l’ esercito e i flussi finanziari che raggiungono le comunità che ospitano insediamenti militari o fortificazioni, o, ancora, l’esistenza di ‘guerre contadine’ dall’antichità al Vietnam, cioè di rivolte in armi per difendere i propri interessi, con i rurali che si fanno soggetti e non solo vittime dei combattimenti.
La Società Italiana di Storia del Lavoro, nata nel 2012, si propone di promuovere ricerche e iniziative, oltre che salvaguardare le fonti di una storia dal punto di vista del lavoro e dei lavoratori: fa parte della European Network of Labour History e ne ha promosso lo scorso dicembre il primo convegno a Torino. La Sislav cura sul web un ricco sito che segnala libri, riviste, iniziative, siti di storia del lavoro, non solo in Italia e in Europa (http://www.storialavoro.it/), e una newsletter che ne raccoglie i contributi. Ha avviato un’attività editoriale, con un primo volume su Lavoro mobile (liberamente scaricabile in pdf, http://www.storialavoro.it/edizioni/) che comprende anche un saggio sui braccianti ferraresi fra Otto e Novecento. La Sislav sta lanciando ora un premio internazionale, intitolato a Simonetta Ortaggi, per la migliore tesi di dottorato sulla storia del lavoro. Non si rivolge solo a ricercatori e studiosi, ma a tutte le realtà che producono una riflessione a riguardo, da archivi e biblioteche a istituti e associazioni, incluse ovviamente le organizzazioni sindacali e il mondo della scuola.
Il convegno oltre che ai docenti è aperto a tutti gli interessati. Per informazioni scrivere a istitutostoria.ferrara@gmail.com o chiamare lo 0532/207343.

Lavoro e Attività Produttive – Venerdì 28 ottobre alle 9 alla Camera di Commercio di Ferrara
La ‘Responsabilità Sociale d’Impresa nel nuovo Codice degli appalti e contratti’, secondo incontro formativo

La Camera di commercio di Ferrara, anche nel 2016, è capofila di un progetto, in collaborazione con il Comune di Ferrara, le Associazioni di categoria imprenditoriali della provincia ed il supporto della Regione Emilia-Romagna, articolato in una prima fase di seminari informativi di orientamento sulla Responsabilità Sociale d’impresa, rivolti alle imprese di tutti i settori economici provinciali, ed in una seconda fase di supporto nella realizzazione delle Gap analysis.
Da alcuni anni la Camera di Commercio promuove azioni di informazione, di orientamento e di sostegno alle imprese ferraresi in materia di RSI, individuando gli interventi più idonei alle esigenze, soprattutto delle micro e piccole imprese, ma anche offrendo sostegno a tutte le imprese interessate all’adozione di sistemi di certificazione per creare le condizioni favorevoli ad una crescita economica sostenibile.
“Per l’ impresa è determinante poter affiancare il concetto di profitto con quello più ampio di creazione del valore, coniugare obiettivi di equità sociale e qualità ambientale con la prosperità economica, creare un ambiente di lavoro migliore, più motivante e sicuro – spiega Paolo Govoni, presidente dell’ Ente di Largo Castello – per un’ azienda significa agire in modo responsabile, accogliere l’idea di giocare un ruolo sociale e non solo economico all’ interno della comunità, fare innovazione a più livelli e abbandonare la prospettiva di breve termine per orientarsi sui risultati di lungo periodo, garantendo all’azienda solidità economica”.
“Il Comune di Ferrara sta elaborando in queste settimane Lavoro per Ferrara, il patto per il lavoro territoriale mutuato da quello regionale sottoscritto lo scorso anno, grazie alla collaborazione di Camera di Commercio, Sindacati e Associazioni delle imprese e del terzo settore. – sottolinea Caterina Ferri Assessore Ambiente, Lavoro, Attività Produttive del Comune di Ferrara – La responsabilità sociale delle imprese e’ un filo rosso che lega i nostri obiettivi comuni: capire come supportare le imprese esistenti, favorite la nascita di nuove attività e la creazione di posti di lavoro di qualità partendo dalle risorse pubbliche e private disponibilie. In particolare, conoscere il nuovo codice degli appalti, sara’ utile per capire le potenzialità e i cambiamenti che introduce, anche per le pubbliche amministrazioni”.
RSI significa anche selezionare i propri fornitori sulla base degli stessi principi sociali ed etici per rendere completo e coerente l’ intero processo produttivo, inoltre grazie a questi percorsi di orientamento ciascuna impresa potrà valutare le proprie attività e la propria organizzazione rispetto a quanto richiesto dagli standard della responsabilità sociale e ambientale (es. Standard GRI; SA8000; ISO 140001) con informazioni concrete sulle eventuali azioni da realizzare, sui tempi di adeguamento e gli investimenti necessari.
Il prossimo seminario, venerdì 28 ottobre alle 9, alla Camera di Commercio (via Borgoleoni 11), tratterà ‘La RSI nel nuovo Codice degli appalti e contratti’.
La partecipazione è gratuita previa invio di una mail di cortese conferma ad urp@fe.camcom.it.

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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