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Da ufficio stampa Cronaca Comune

 

CONFERENZA STAMPA – Venerdì 30 marzo alle 12, sala dell’Arengo della residenza municipale di Ferrara

Presentazione di “Camminiamo insieme” per celebrare la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo

28-03-2018

Venerdì 30 marzo alle 12, nella sala dell’Arengo della residenza municipale di Ferrara, si terrà la conferenza stampa di presentazione della camminata “Camminiamo Insieme”, promossa in occasione della “Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’autismo” (2 aprile) a cura dall’associazione ‘Dalla terra alla luna”.

All’incontro con i giornalisti interverranno le assessore alla Sanità/Servizi alla persona di Ferrara Chiara Sapigni, ai Servizi alla Persona di Cento Grazia Borgatti e ai Servizi Sociali di Codigoro Cinzia Martelossi, i direttori del Dipartimento Salute Mentale Ausl Ferrara Paola Carozza, del distretto Sud-Est Romana Bacchi e del distretto Ovest Nicoletta Natalini e la presidente dell’associazione ‘Dalla terra alla luna” Laura Pezzini.

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Giovedì 29 marzo alle 17 incontro a cura dell’associazione ‘Terra Ferma’

‘Quel tanto che basta’ per trovare la serenità secondo Maria Rosa Pizzi

28-03-2018

Si muove tra ricordi d’infanzia e nuove emozioni familiari il libro di Maria Rosa Pizzi ‘Quel tanto che basta’ che giovedì 29 marzo 2018 alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). L’incontro, patrocinato dal Comune di Ferrara, e curato dall’associazione di volontariato onlus ‘Terra Ferma’ di Ferrara, sarà coordinato da Malvina Zanella Montanari, presidente della stessa associazione. Dialogheranno con l’autrice Maria Alberta Saletti, che ha scritto la prefazione, e Sonia Testoni, che proporrà alcune riflessioni sulla resilienza. Interverranno inoltre l’assessora comunale ai Servizi alla persona Chiara Sapigni, la direttrice della Scuola di specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Ferrara Maria Rosaria Ambrosio ed Elena Marescotti del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara.

In allegato scaricabile a fondo pagina la locandina dell’incontro

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Il libro propone persone ed avvenimenti di un’infanzia felice che diventa sfondo integratore all’autrice, madre di persona con disabilità, e alla sua Famiglia; insieme trovano nella resilienza la capacità di trasformare le difficoltà in amore autentico. Sono tanti i personaggi del libro: nonna Telene che rivela un segreto custodito per anni, Maria Rosa e Tullio che un annuncio inaspettato manda nel panico, la loro figlia Silvia, ancora adolescente, che cresce in fretta con una consapevolezza già adulta. E soprattutto lui, Dario, bambino inatteso. Apparentemente chiuso ai rapporti con le persone, riesce a far emergere la parte migliore di chi gli sta accanto aprendo orizzonti inaspettati dove anche il più piccolo gesto, un sussurro, uno sguardo, un contatto lieve diventano parte di un universo di emozioni che accolgono i nostri pensieri più nascosti e al tempo stesso legano ciascuno di NOI al mondo. Maria Rosa accompagna spesso il figlio Dario alla Bordocchia, la fattoria dove è nata e, in questo luogo sospeso, i ricordi della sua infanzia si intrecciano con i ricordi dell’infanzia di Dario, episodi lieti e tristi che la pianura accoglie e restituisce rigenerati. Infine, le figlie di Silvia, Giulia e Ilaria, che con la loro esuberanza e la spontaneità nel rapportarsi a Dario portano un messaggio di speranza dove la “diversità “appartiene ad ognuno per diventare un modo di vivere, importante e profondo. Sullo sfondo la campagna ferrarese con i suoi canali, con il Po e le sue golene misteriose.
Il libro, come afferma l’autrice, è dedicato a quanti cercano un luogo dell’anima, reale o immaginario, dove trovare “QUEL TANTO CHE BASTA” di serenità.

Maria Rosa Pizzi è nata nella fattoria “la Bordocchia” nel comune di Copparo e a nove anni si è trasferita con la famiglia nel vicino paese di Berra. Laureata in lettere presso l’Università di Bologna, ha insegnato nella scuola media di Berra per tutta la durata del suo percorso lavorativo. Nel 2009 con il marito Tullio e il figlio Dario si è trasferita a Thiene in provincia di Vicenza, dove abita tuttora, accanto alla famiglia della figlia Silvia.

 

INTERPELLANZE – Presentate dal gruppo Gol in Consiglio comunale

Richieste in merito a taglio d’erba in via Manini e ristrutturazione scuola in via Boschetto

28-03-2018

Queste le interpellanze pervenute agli uffici comunali:

– il consigliere Rendine (gruppo Giustizia Onore Libertà in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore ai Lavori pubblici Aldo Modonesi in merito al taglio dell’erba in via Manini;

– il consigliere Rendine (gruppo Giustizia Onore Libertà in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore al Patrimonio Roberto Serra in merito alla ristrutturazione della scuola in via Boschetto.

>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara) all’indirizzo www.comune.fe.it/index.phtml?id=5216

CULTURA – Sabato 7 aprile alle 17.30 l’inaugurazione alla Galleria Dosso Dossi (via Bersaglieri del Po 25)

“Claudio Gualandi: la mia Ferrara” in mostra tele e bozzetti

28-03-2018

Sabato 7 aprile 2018 alle 17.30 alla Galleria Dosso Dossi (via Bersaglieri del Po 25, Ferrara) si terrà l’inaugurazione della mostra “Claudio Gualandi: la mia Ferrara nell’illustrazione e nel prodotto di comunicazione” con la presentazione del critico Lucio Scardino. La mostra, che ha il patrocinio del Comune di Ferrara, rimarrà allestita fino a domenica 22 aprile 2018, visitabile tutti i giorni ore 10.30-12.30 e 16-19.

COMUNICATO a cura degli organizzatori
Ritorna ad esporre Claudio Gualandi
 e questa volta sceglie di farlo presso la Galleria Dosso Dossi di Ferrara. La sala espositiva del Liceo artistico è, infatti, il luogo di interscambio ideale con gli studenti che, in quella scuola, si preparano per fare della loro arte un mestiere.
Gualandi quindi – lui stesso ex allievo del Dosso Dossi, poi grafico pubblicitario (memorabili i manifesti per il Buskers Festival prodotti dal suo studio) – porta in mostra l’applicazione della sua arte illustrativa di prodotti di comunicazione e ci svela anche quel percorso di progettazione, solitamente destinato a rimanere nascosto in archivio. Insomma dal layout al prodotto finito.
Dal 7 al 22 aprile sarà possibile vedere, oltre alle grandi tele, create in libertà, della sua Ferrara “rumorosa” – e altre città, dalla Lombardia alla Sicilia – i bozzetti realizzati per una committenza (Felisi Bags & Belts, Unindustria Ferrara, Coferasta, Dondi Home…) che ha intuito la diretta capacità comunicativa della narrazione grafica nelle illustrazioni di Gualandi.
Claudio Gualandi con una sua operaFra gli altri va ricordato il telo parlante per la copertura del cantiere di restauro del palazzo Ex MOF. Non manca qualche inedita veduta cittadina richiesta da committenze private.
Con uno stile inconfondibile e gusto teatrale nella costruzione compositivamette in scena città, palazzi e monumenti affollati da un mondo bizzarro dove si muovono personaggi mai casuali, che «sulla trama di un canovaccio sempre connesso al passato e al presente – come spiega Claudio Gualandi – ne raccontano le avventure e se riesci ad isolare una figura, a seguire i suoi movimenti, puoi trovare il filo della storia…».
Tutte le opere sono caratterizzate da “grande definizione e politezza di segno” come le definì l’architetto Carlo Bassi, che molto ha scritto dell’artista e a lui è dedicata con affetto la mostra.
La presentazione della mostra è a cura del critico e storico dell’arte Lucio Scardino.
Per info: Claudio Gualandi, info@studiogualandi.it, tel. 333 2924974, sito web www.studiogualandi.it

VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore venerdì 30 marzo

Temporanee sospensioni della circolazione in città per le processioni del Venerdì Santo

28-03-2018

In occasione della processione religiosa della Via Crucis organizzata dalla Parrocchia della Sacra Famiglia, di via Bologna, nella serata di venerdì 30 marzo 2018, dalle 20,30 alle 22,30 nelle strade cittadine inserite nel percorso del corteo la circolazione dei veicoli sarà sospesa per il tempo strettamente necessario a consentirne il passaggio. Le vie interessate saranno: via Sitti, via Delfini, via dello Zucchero, via Argine Ducale, via A.Bolzoni, via Trentini, via Leati, via Delfini, via Sitti, con conclusione in piazzetta Sitti.

 

Per consentire il passaggio della processione della Via Crucis organizzata dalla Parrocchia di San Benedetto, nella serata di venerdì 30 marzo dalle 21 è prevista la temporanea sospensione della circolazione dei veicoli (per il tempo strettamente necessario allo svolgimento della manifestazione) lungo il percorso da piazzale San Benedetto, attraverso corso Biagio Rossetti, via Pavone, via Arianuova, via M. M. Boiardo e arrivo nel piazzale di San Benedetto.

 

E’ prevista per le 20,45 del 30 marzo la partenza della processione del Venerdì Santo organizzata dalla Parrocchia di Santa Maria Nuova e San Biagio che richiederà la sospensione temporanea della circolazione per il tempo strettamente necessario al passaggio del corteo lungo il percorso: via Lucchesi, via Capo delle Volte, via Calcagnini, via Aldighieri, via Garibaldi, con ritorno in via Aldighieri.

 

In programma alle 16,30 del 30 marzo è invece la processione del Venerdì Santo organizzata dalla Parrocchia del Corpus Domini di via Torboli, con sospensione temporanea della circolazione per il tempo strettamente necessario al passaggio del corteo lungo il percorso: via Torboli, via Zerbinati, via Aeroporto, via Pisani, via Stefani, via Pico Cavalieri, via Torboli e arrivo alla Chiesa del Corpus Domini.

 

Per consentire il passaggio della processione della Via Crucis organizzata dalla Parrocchia di Santa Caterina Vegri di via Pacinotti, nella serata di venerdì 30 marzo dalle 20,30 è prevista la temporanea sospensione della circolazione dei veicoli (per il tempo strettamente necessario allo svolgimento della manifestazione) lungo il percorso: via Pacinotti (ciclabile), attraversamento via Pomposa, via Chendi, via Belgio e conclusione in piazzale Palestina.

 

Nella serata di venerdì 30 marzo è infine prevista anche la processione organizzata dalla Comunità di Sant’Agostino che, a partire dalle 20,30, richiederà la sospensione temporanea della circolazione per il tempo strettamente necessario al passaggio del corteo lungo il percorso: via Gandini, sottopasso, via Labriola, via Carducci, piazza dei Poeti, viale Krasnodar, con arrivo sul sagrato della Chiesa di Sant’Agostino.

 

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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