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Da Ufficio Stampa Comune di Ferrara

 

La Vècia, la Befana di putìn frarés…

di Maria Cristina Nascosi Sandri

04-01-2018

Dopo Al Bón An in Frarés un póch ingórd che ci è stato regalato, simbolicamente, dal suo Autore, Luigi Vincenzi detto Gigi, maestro elementare e poeta in ‘tutte le lingue dialettali ferraresi’ ricordato, pochi giorni fa su queste pagine, la Vècia, la nostra cara Befana, viene di seguito ricordata con un’operetta di tanti anni fa, scritta dal suo carissimo zio materno, il colonnello Nino Tagliani, pure scrittore e poeta, che per Gigi fu, a propria volta, maestro di vita e di cultura delle radici.

Fanghét era lo scutmai (lo pseudonimo) di Tagliani con il quale amava firmare le sue sillogi poetiche pubblicate nel tempo.
La prima era stata Bidún, urtìgh e campanèli, del 1969, seguìta da Sfuracèli, del 1976. Al 1978 risale La fiéra di sdazz, l’antologia a quattro mani che volle stendere assieme al nipote Luigi Vincenzi, mentre nel 1985 aveva dato alle stampe l’ultima, Al granadèl.
Sempre del 1978 è La pèrtga dal lóv, la raccolta di poesie dialettali ferraresi da cui è tratta La Vècia, la lirica sull’Epifania che segue: autentica ‘epifania’, se si passa il calembour, antesignana, nelle argute e vivaci asserzioni, di un mondo quanto mai (o, meglio, ancora ?) attuale, purtroppo…

 

LA VÈCIA
di Nino Tagliani detto Fanghét

La Vècia, che i putìn i a sémpar sptà
al sié da Znar, rivàda in granadèl,
truvànd tuti i camìn, cla nòt, smurzzà,
la ss’è dmandàda: Cuss è mai ‘stal cvèl,
forse chissà, par causa dl’inflazión
i pansarà c’an porta più carbón!

E sse anch la legna l’è dvantàda cara,
cus vót che al ssia davanti a di putìn
che in tut al mónd mò spezialmént a Frara
quand iss dasmìssia i guarda s’al camìn,
anch sse magari tant birbún i è stà,
sse i ssò calzzit i è vód o cucunà.

A ssón dacòrd, purtrop, che il tradizzión
i sèrav póch a métar su i fasó
però, sse par truvar ‘na soluzzión
a tut i nòstar guai dal dì d’inquó
sla festa di putìn ass fa un marcà,
pensè mo zént indóv a ssén rivà.
LA BEFANA*

La Befana, da sempre attesa dai bimbi
il sei gennaio, giunta su di una scopa,
trovando tutti i camini, quella notte, spenti,
si è chiesta: Ma che cosa è mai questo,
chissà forse, per via dell’inflazione
penseranno che non porti più carbone!

E se anche la legna è diventata cara,
cosa vuoi che sia per dei bimbi
che in tutto il mondo (ma specialmente a Ferrara)
quando si svegliano guardano su per il camino,
anche se, magari, son stati tanto birichini,
se i loro calzini son vuoti o colmi.

Son d’accordo, purtroppo, che le tradizioni
servon poco a metter su la pentola
però, se per trovare una soluzione
a tutti i nostri guai del giorno d’oggi
or si mercanteggia sulla festa dei bimbi,
pensate un po’, gente, dove siam arrivati.

* (Trad. m.c.n.s)

ASSOCIAZIONE MUSICISTI DI FERRARA – Venerdì 5 gennaio alle 21 alla sala Estense (piazza del Municipio) a favore di Ado

“Play Mr D’Adamo”, concerto di beneficenza ricordando l’armonicista Antonio D’Adamo

04-01-2018

Venerdì 5 gennaio 2018 alle 21 alla sala Estense, in piazza del Municipio a Ferrara, si terrà la tredicesima edizione di Play Mr D’Adamo, concerto di beneficenza in memoria di Antonio D’Adamo armonicista blues (Pescara 6-1-1960, Ferrara 30-1-2005). L’intero ricavato della serata sarà devoluto all’Ado (associazione Assistenza domiciliare oncologica). Il concerto è organizzato da Associazione Musicisti di Ferrara e Ado Assistenza Domiciliare Oncologica con il patrocinio del Comune di Ferrara.

LA SCHEDA a cura di Associazione Musicisti di Ferrara-Scuola di Musica Moderna
Sul palco il quartetto “The Bluesmen” accompagnerà 16 armonicisti amici di Antonio D’Adamo che provengono da varie parti della regione.

The Harmonica Players: Federico Pellegrini, Fabrizio Seva, Gianandrea Pasquinelli, Ermanno Costa, Paolo Giacomini, Vincenzo Cattani, Marco Balboni, Max De Rosa, Marco Betti, Angelo Adamo, Guido Poppi, Sophia Karimlawani, Andreino Cocco, Paolo Santini, Gianluca Caselli, Paolo Bertelli.
The Bluesmen: Roberto Formignani chitarra e voce, Massimo Mantovani tastiere, Roberto Poltronieri contrabbasso, Roberto Blanzieri batteria.
Durante la serata ci saranno anche altri ospiti: Enrico Cipollini alla chitarra Dobro, Riccardo Baldrati alla tromba e Lele Barbieri al rullante.

In questi anni la manifestazione ha sempre visto una grande risposta di pubblico, diventando di fatto
uno dei pochissimi eventi a livello nazionale che porta l’armonica diatonica in primo piano.
Ogni anno l’organizzazione propone situazioni diverse, dal repertorio acustico a quello dei classici blues Chicago style con seazione fiati, fino al repertorio originale della band The Bluesmen della quale D’Adamo faceva parte e che vede quindi cimentarsi i vari armonicisti con brani inediti come nel caso di questa edizione, dove verranno eseguite le ballad e le canzoni più significative riarrangiate per l’occasione in chiave acustica; sarà anche l’occasione per ricordare un altro grande musicista e amico che ha fatto parte della band The Bluesmen dalla nascita fino al 2008: Bruno Corticelli bassista storico scomparso nel 2013 e che ha partecipato alle edizioni di Play Mr D’Adamo dal 2006, cioè dalla prima edizione.
Antonio D’Adamo 6-1-1960 e 30-1-2005 (musicista – armonicista)
Musicista autodidatta, si è dedicato per 25 anni allo studio approfondito dell’armonica a bocca diatonica nella musica blues, rock,country,bluegrass. Ha fatto parte della “Mannish Blues Band” fondata insieme all’amico Roberto Formignani, con la quale ha partecipato, negli anni 80 ad importanti trasmissioni radiofoniche e televisive (Rai 2 via Asiago Tenda e con Renzo Arbore a Quelli della Notte) e festival blues (Pistoia Blues , Milano Blues Festival, Aventino Blues ecc.. )
Si è esibito in concerto ed in jam session con diversi artisti di fama internazionale fra i quali Carey Bell, Hiram Bullock, Willy Murphy, Alan King, Andy J. Forest.
Nel 1992 contribuisce alla formazione di The Bluesmen, con i quali si esibisce in diversi festival blues (Castel San Pietro Terme In Blues, Imola Blues, Ravenna Blues, Aspro Blues, Delta Blues, Liri Blues Winter 2004, Lerici Blues Joint 2004 ecc)
Con questa formazione ha l’onore di aprire I concerti di artisti come: Nine Below Zero, Scott Henderson, Dave Alvin, Jorma Kaukonen, Paul Geremia, Billy Boy Arnold, Kelly Joe Phelps, Robben Ford.
Discografia:
-The Mannish Blues Band Demo 1 (1983)
musicassetta autoprodotta registrata al White Studio di Ferrara con la quale la band riesce ad entusiasmare Renzo Arbore e a farsi programmare nella trasmissione “Quelli della Notte “
-The Mannish Blues Band Demo 2 (1986)
musicassetta autoprodotta registrata al White Studio di Ferrara che contiene diversi brani originali
-The Mannish Blues Band – ’87-90 (1990) musicassetta prodotta da Musicando
-The Bluesmen – Intrepido Blues (1996) CD prodotto da Musicando registrato al B & B di Vigarano Mainarda (FE)
-The Bluesmen – The Bluesmen (2002) CD prodotto dal Comune di Ferrara- Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali e registrato alla NHQ di Ferrara.

Per info: Associazione Musicisti di Ferrara-Scuola di Musica Moderna, via Darsena 57, 44122 Ferrara Tel. 0532 464661 Fax 0532 1861671, www.scuoladimusicamoderna.it, email amfscuoladimusica@fastewbnet.it

MUSEI CIVICI – Dal 13 gennaio nuovi orari di apertura al pubblico in via Cisterna del Follo 5 a Ferrara

Palazzo Bonacossi apre le proprie porte ai visitatori anche al sabato

04-01-2018

Nuovi orari di apertura al pubblico per Palazzo Bonacossi (via Cisterna del Follo 5, Ferrara) che a partire dal prossimo 13 gennaio 2018 sarà aperto anche nella giornata del sabato dalle 9 alle 18.
I visitatori avranno così la possibilità di accedere il lunedì dalle 9 alle 13 e dal martedì al sabato dalle 9 alle 18 alle sale che ospitano il Museo Riminaldi, la raccolta di sculture in marmo,  bronzi, arredi, mosaici e dipinti dei secoli XVII e XVIII collezionati dal cardinale Gian Maria Riminaldi (1718-1789), oltre all’esposizione Aspettando Schifanoia… si espone a Bonacossi.
L’ingresso a Palazzo Bonacossi, che rientra nel sistema dei musei civici di Arte Antica, è gratuito.

Per informazioni: tel. 0532 232933 – arteantica@comune.fe.it – www.artecultura.fe.it

VIABILITA’ ZONA STADIO – Provvedimenti in vigore nella giornata di sabato 6 gennaio 2018

Disposizioni e consigli per la viabilità e la sicurezza in occasione della partita di calcio SPAL – LAZIO

04-01-2018

Anche in occasione della partita SPAL – LAZIO che si terrà sabato 6 gennaio 2018 alle ore 15, verranno adottati I provvedimenti di viabilità idonei a garantire un corretto e sicuro afflusso dei tifosi sia ospiti che locali allo stadio “Paolo Mazza”.

Vengono mantenute in essere le aree riservate alla sosta dei veicoli delle tifoserie ospiti di corso Vittorio Veneto, da corso Piave a via Poledrelli, di via Cassoli nel tratto che adduce al corso Isonzo e di via Fiume nel tratto compreso tra il civico nr. 7 e la via Cassoli.
L’accesso alle citate aree avviene dal corridoio di corso Piave mentre l’uscita dalla via Cassoli su corso Isonzo.

In tutte le aree interessate ai dispositivi di viabilità, vige il divieto di sosta dalle ore 7.00 alle ore 20.00 trattandosi di manifestazione in orario diurno.
La realizzazione dei manufatti idonei alla separazione delle tifoserie, verranno realizzate a partire dalle ore 8.30. Pertanto si invitano i cittadini al rispetto della segnaletica.
Anche in questa occasione per agevolare i soli residenti, viene istituito il parcheggio straordinario di Piazza XXIV Maggio (anello interno dell’acquedotto) dalle ore 20.00 del giorno 05/01 e sino alle ore 20.00 del 06/01.

I tifosi locali potranno sostare i veicoli nel viale IV Novembre che, chiuso alla normale circolazione veicolare, sarà di fatto a fondo chiuso con sbarramento all’intersezione con la via Niccolini; ricordiamo pertanto che l’accesso e l’uscita dovrà avvenire esclusivamente da viale Cavour.
Gli stessi tifosi potranno utilizzare anche la via Darsena (tratto compreso tra la via San Giacomo e l’intersezione tra via IV Novembre/via Ippolito d’Este), anch’essa a fondo chiuso con accesso ed uscita dalla via San Giacomo, con possibilità di sosta anche in adiacenza del cordolo centrale rialzato. Un apposito varco consentirà il collegamento tra le due carreggiate.
Si ricorda che l’afflusso dei tifosi locali allo stadio siano essi a piedi, in velocipede o in auto, dovrà avvenire esclusivamente dal lato viale IV Novembre ovvero sfruttando le vie Ortigara, Fortezza o Paolo V, poiché il transito sarà inibito già dalle intersezioni corso Isonzo/corso Piave, corso Isonzo/via Cassoli e corso Isonzo/Monte Nero.
Per quanto riguarda i residenti verranno agevolati sia in ingresso che in uscita dall’area sottoposta a presidio, compatibilmente con il movimento delle tifoserie.
Dal varco via Paolo V/Piazza XXIV Maggio potranno transitare i veicoli degli autorizzati (fotografi, giornalisti, ecc….) fino all’intersezione via Fortezza/C.so Piave muniti di apposito permesso rilasciato dalla Soc. Spal e dal Corpo di Polizia Municipale.

Tali veicoli potranno sostare sul lato destro della via Fortezza sino all’intersezione con il Corso Piave; anche sul lato sinistro sino all’intersezione con via Casteltedaldo. Alla sosta dei predetti autorizzati è destinata anche la via Casteltedaldo con possibilità di sosta a pettine nel tratto compreso tra la via Fortezza e la Piazza XXIV Maggio.

Le aree destinate al parcheggio disabili sono state individuate nelle vie Ortigara e Paolo V con ingresso rispettivamente da via IV Novembre/Cassoli o Poledrelli e da viale IV Novembre/Piave.
Dalle ore 12.30 saranno in vigore tutti i provvedimenti di viabilità previsti in occasione dell’evento sportivo.
Si ricorda infine che per garantire un corretto e veloce deflusso dei tifosi ospiti, il percorso a loro riservato per raggiungere la via Ferraresi, sarà inibito alla circolazione veicolare per il tempo necessario al loro transito. Le vie interessate sono il corso Isonzo, la via Darsena (da Isonzo a IV Novembre), la via Ippolito d’Este e la via Mulinetto (da Ippolito d’Este ad Argine Ducale). Considerato che anche ai pedoni sarà inibito l’attraversamento del corso Isonzo, con sbarramenti presidiati posti nella via Podgora (all’intersezione con la via Fiume) e nella via Agnelli (intersezione con la via Gorizia), si sconsiglia pertanto ai tifosi locali di utilizzare il parcheggio dell’Ex Mof, poiché lo stesso potrà essere raggiungibile solo dopo l’avvenuto deflusso dei tifosi ospiti.
Ai cittadini locali si consiglia di utilizzare percorsi alternativi, al fine di evitare possibili incolonnamenti.

Comunicazione a cura del corpo di Polizia Municipale Terre Estensi

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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