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La newsletter dell’11 maggio 2017

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Conferenza venerdì 12 maggio alle 17 nella sala Agnelli

Il rapporto tra ‘Libertà e paura’ analizzato da Roberto Escobar

11-05-2017

Avrà come tema il rapporto tra ‘Libertà e paura’ la conferenza di Roberto Escobar in programma venerdì 12 maggio 2017 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). L’incontro, che sarà coordinato da Francesco Lavezzi, rientra nel ciclo di conferenze sul tema della “Libertà” a cura dell’Istituto Gramsci e dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
La paura è tragica protagonista del nostro tempo e del nostro immaginario politico. Che cosa davvero è questo “sentimento” che crediamo di conoscere al punto di considerarlo ovvio? Si tratta di un’eccezione nella condizione degli esseri umani, o di una costante? È questa la prima domanda che ci si deve porre, per comprenderne il senso. E poi, che rapporto c’è tra paura e politica? I muri che sempre più vengono eretti per fare dei confini non più soglie, come dovrebbero essere, ma limiti invalicabili, stanno a indicare che sul “marketing della paura” si regge ormai da tempo la nostra politica, in primo luogo quella che comunemente chiamiamo populismo. E il populismo – ecco un’altra domanda necessaria – nasce solo da un cinico desiderio di potere, o è l’ombra proiettata sul presente e sul futuro dall’altra forma politica che oggi ci nega libertà, la tecnocrazia?

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Presentazione venerdì 12 maggio alle 17 in Sala Riminaldi

La ricca biblioteca di Celio Calcagnini raccontata da Antonella Ghignoli

11-05-2017

Contiene una rappresentazione critica della ricca raccolta di manoscritti e stampe appartenuta all’umanista Celio Calcagnini il volume di Antonella Ghignoli dal titolo ‘Chartacea supellex. L’inventario dei libri di Celio Calcagnini’ che venerdì 12 maggio alle 17 sarà presentato nella Sala Riminaldi della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). L’incontro sarà aperto dai saluti di Enrico Spinelli (Dirigente del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara), Massimo Miglio (Presidente dell’Istituto storico italiano per il medio evo) e Franco Cazzola (Presidente delle Deputazione provinciale ferrarese di storia patria). Il libro verrà presentato e discusso da Sandro Bertelli e Paolo Trovato dell’Università degli studi di Ferrara.
L’iniziativa ha il patrocinio del Comitato Nazionale V Centenario dell’Orlando furioso – Mibact.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Celio Calcagnini (1479-1541) appartenne a una delle famiglie patrizie più importanti, sul piano culturale e politico, di Ferrara: suo zio Teofilo fu il cortigiano prediletto di Borso d’Este, suo nonno Francesco fu allievo di Vittorino da Feltre e di Guarino Veronese e noto copista di importanti manoscritti; Celio stesso fu cancelliere della segreteria del cardinale Ippolito d’Este. Umanista ritenuto dottissimo dai suoi stessi contemporanei (tra questi, l’amico Ludovico Ariosto), Calcagnini dispose di una ricca biblioteca. Un codicetto manoscritto conservato oggi in Archivio di Stato di Modena ne porta le tracce, trasfigurate in brevi locuzioni e sparsi segni. Attraverso la critica testuale di questo «Überrest» prende forma, in questo libro, l’unica rappresentazione che storicamente è possibile dare di ciò che fu la raccolta di manoscritti (greci, latini, e volgari), di incunaboli e di stampe (greci, latini, ebraici e volgari)  di uno dei personaggi «più enigmatici e, nello stesso tempo, più rappresentativi del suo tempo» (Adriano Prosperi).

Antonella Ghignoli (Pisa, 1963) è attualmente ricercatore confermato di Paleografia e Professore Aggregato di Diplomatica presso La Sapienza- Università di Roma, dopo aver ricoperto gli stessi ruoli in precedenza negli atenei di Viterbo-La Tuscia e di Firenze. Ha studiato a Pisa (laurea cum laude in Paleografia e Diplomatica), a Firenze (PhD in Storia medievale) e, come borsista di ricerca, a Lipsia e all’École française di Roma. Ha coordinato presso l’Istituto storico italiano per il medio evo – insieme ad Attilio Bartoli Langeli, Antonio Ciaralli e Paolo Mari – la «Scuola Nazionale per l’edizione delle fonti documentarie», e dirige con François Bougard (IRHT-CNRS) e Wolfgang Huschner (Universität Leipzig) la collana editoriale «Italia Regia. Fonti e studi per la storia medievale» presso Eudora-Verlag di Lipsia. La sua bibliografia, a partire dal 1991, include volumi di edizioni critiche di testi documentari e numerosi studi condotti in quelli che sono i suoi principali ambiti di ricerca: scrittura e documentazione tra tarda antichità e alto medioevo; scrittura e documentazione regia del pieno medioevo (IX-XII secc.); notariato medievale; pratiche documentarie dell’Italia comunale; libri e biblioteche rinascimentali; metodologia della ricerca paleografica e diplomatistica; critica testuale ed edizione critica dei testi documentari.

ASSESSORATO ALLA CULTURA – Alla sala Estense venerdì 12 maggio alle 10 con la commedia “As You Like It” si misurano classi dei licei del territorio

Torna il progetto didattico-teatrale “Shakespeare. Dal testo alla scena” e coinvolge oltre duecento studenti

11-05-2017

Non si ferma il progetto didattico-teatrale “Shakespeare. Dal testo alla scena“, il lascito annuale della docente Mariangela Tempera, con cui ha aperto le porte del Centro Shakespeariano alla città per allargare gli orizzonti di chi la abita, specie dei più giovani.

La mattina di domani, venerdì 12 maggio (alle 10), gli studenti affolleranno la sala Estense per assistere alle rappresentazioni realizzate dai loro coetanei. Ogni istituto superiore coinvolto si è impegnato con una o più classi per mettere in scena As You Like It, in altre parole Come vi piace, dando un’interpretazione attuale della commedia pastorale. Saranno dodici le classi che saliranno sul palco per confrontarsi con il copione del drammaturgo più importante d’Inghilterra, suddivise tra il liceo Ariosto, il liceo Roiti, il liceo Civita di Codigoro, il liceo Carducci, l’istituto tecnico Einaudi e liceo IISAP di Argenta.
«Un progetto che nutre il dialogo tra il Comune, l’Università, il Teatro Comunale e le scuole di ogni ordine e grado del nostro territorio – afferma il vicesindaco Massimo Maisto – merita di essere curato. Abbiamo deciso di premiare l’impegno di studenti e insegnanti per l’autonomia dimostrata nell’organizzazione e per l’affiatamento nell’impostare un’attività di gruppo. La dedizione della professoressa Tempera è stata fondamentale per renderlo possibile: ha lavorato trent’anni per fare di Ferrara uno dei centri più documentati d’Italia, per trasmettere fuori dalle aule accademiche quello che del patrimonio shakespeariano non si esaurirà mai, il bagaglio culturale di principi e valori che esso conserva. Inoltre il lieto fine di una commedia come As You Like It diviene uno spunto di riflessione critica per indagare la nostra attualità, e mostra ai ragazzi come si cambia di fronte alle difficoltà quotidiane».

I dialoghi, le metafore e i colpi di scena inscenati dagli allievi, guidati passo passo dei rispettivi insegnanti, cercheranno di rendere la genialità di Shakespeare, che risiede nel raffigurare quanto i problemi fondamentali della natura umana siano comuni agli individui di ogni epoca. Principi e contadini, ricchi e poveri, condividono gli stessi dilemmi e le stesse sciagure, e in questo capolavoro della maturità stilistica shakespeariana le due fazioni, apparentemente tanto distanti, si mescolano confrontandosi su problematiche che ci riguardano tuttora.
«Le rappresentazioni di As You Like It che le scuole coinvolte nel Progetto Shakespeariano metteranno in scena – aggiunge Paola Spinozzi, docente responsabile del progetto – sono una testimonianza potente. Nel 2017 l’evento sarà ancora più significativo ​che un anno fa. Nel 2016 ​avvenne ​pochi mesi dopo la scomparsa di Mariangela Tempera, fondatrice del Centro Shakespeariano, nel 1992, e grande sostenitrice della cultura teatrale in forme molteplici e in ogni ambiente educativo. Quest’anno, oltre a essere un tributo al grande lavoro realizzato da Mariangela, l’evento segna anche un’evoluzione, perché nel portare avanti il suo progetto, naturalmente l’ho plasmato. Permane, mentre muta. Alcune fra le persone con le quali ho interagito quando ho presentato la commedia di Shakespeare conobbero Mariangela mentre frequentavano le scuole superiori. Molti fra gli studenti che ho conosciuto in questi mesi hanno rivolto domande e proposto interpretazioni dei personaggi e della trama, immergendovisi a fondo».

Per motivi di sicurezza legati alla capienza della sala non è prevista la presenza del pubblico esterno.

(Comunicazione a cura dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Ferrara)

CONSIGLIO COMUNALE – Le modalità definite dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari. Diretta audio-video su ConsiglioWeb

Il Consiglio comunale si riunirà lunedì 15 maggio alle 15.15

11-05-2017

ll Consiglio comunale di Ferrara si riunirà lunedì 15 maggio alle 15.15 nella residenza municipale. La seduta – con modalità definite dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari convocata dal presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò – sarà dedicata alla trattazione di due delibere di competenza dell’assessora Roberta Fusari e alla presentazione di tre Mozioni (rispettivamente del gruppo M5S e dei consiglieri Bova-FC e Rendine-GOL) e di un Ordine del giorno del consigliere Rendine-GOL.

>> Come di consueto prevista la diretta audio video dell’intera seduta di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472

 

Questo l’ordine del giorno dei lavori:

DELIBERE

Assessora all’Urbanistica Roberta Fusari

>> PG 39073/17 – Autorizzazione al rilascio di permesso di costruire in deroga alle norme del RUE vigente richiesto in data 10/10/2016 PG 112124 – PR 3215 dal Sig. Gamba Giorgio per la realizzazione di strutture e servizi da destinare a maneggio da utilizzare da parte di Associazione Sportiva Dilettantistica occupantesi della divulgazione della cultura equestre e di interventi assistiti con animali, per persone con disabilità o in presenza di disagio sociale, a Cona (Fe) – via Trigaboli, 11;
>> PG 44872/17 – Piano Operativo Comunale – Modifica delle modalità di corresponsione del contributo straordinario previsto dall’accordo con i soggetti attuatori del comparto attuativo “18ANS_03-nuovo insediamento residenziale in Quartesana, Via Comacchio”.
ORDINI DEL GIORNO E MOZIONI
>>PG 47465 – 26/04/2017 – Gruppo M5S – Mozione di sfiducia nei confronti dell’Assessora Caterina Ferri (discusso ai sensi dell’art. 101 – comma 3 – del Regolamento del C.C.)
>> PG 14377 – 06/02/2017 – Gruppo GOL – Consigliere Francesco Rendine – Ordine del giorno su gestione sanitaria da migliorare
>>PG 21655 – 22/02/2017 – Gruppo Ferrara Concreta – Consigliere Alberto Bova – Mozione per la creazione della Cittadella dello Sport
>> PG 24445 – 02/03/2017 – Gruppo GOL – Consigliere Francesco Rendine – Mozione lotta allo sfruttamento della prostituzione

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo Forza Italia in Consiglio comunale

Richiesta in merito ai problemi di sicurezza in via Darsena

11-05-2017

– il consigliere Fornasini (gruppo Forza Italia in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore alla Sicurezza urbana Aldo Modonesi in merito ai problemi di sicurezza in via Darsena.

 

>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara)

MUSEO DI STORIA NATURALE – Domenica 14 maggio alle 11 nella sala della mostra (via De Pisis)

“Ma cosa mi balena in mente?”, performance dedicata ai cetacei

11-05-2017

Domenica 14 maggio alle 11 al Museo civico di storia naturale (sala dedicata alla mostra “Pesci? No grazie, siamo mammiferi”, via de Pisis 24) andrà in scena “Ma cosa mi balena in mente?”, performance dedicata ai cetacei.  Ideata per Ferrara Off da Margherita Mauro, la performance diretta da Giulio Costa è rivolta a un pubblico di bambini e adulti ed è interpretata dai giovani attori Matilde Buzzoni, Giacomo Vaccari, Penelope Volinia.
Lo spettacolo “Ma cosa mi balena in mente?” verrà replicato anche domenica 21 e domenica 28 maggio, sempre alle 11 nella sala del Museo.
Il biglietto per assistere allo spettacolo costa 5 euro ed è consigliata la prenotazione (via mail a info@ferraraoff.it o telefonando al 333 6282360).

LA SCHEDA  a cura degli organizzatori
Balene e adolescenti, sono veramente così diversi? La domanda è inusuale, le originali risposte a cui può portare meritano attenzione. È proprio da questo strano quesito che si sviluppa l’intreccio di “Ma cosa mi balena in mente?”, la performance site specific- rivolta a bambini e adulti – che si terràdomenica 14 maggio, alle 11, all’interno del Museo di Storia Naturale, in via Filippo De Pisis 24.

Lo spettacolo, ideato da Margherita Mauro e diretto da Giulio Costa, è una produzione nata a Ferrara Off per accompagnare la mostra tematica “Pesci? No grazie, siamo mammiferi”, che resterà in esposizione fino al 4 giugno al piano terra del museo. Protagonisti di questa divertente rappresentazione saranno tre giovanissimi attori cresciuti a Ferrara Off, già allievi del corso di recitazione per adolescenti condotto da Marco Sgarbi: Matilde Buzzoni, Giacomo Vaccari, Penelope Volinia.

«I tre ragazzi confronteranno il loro modo di esistere con quello dei misteriosi mammiferi marini – spiegano i due autori -.  Prendendo spunto dalle varie specie di cetacei presenti negli alti mari e dalla loro evoluzione, intraprenderanno un percorso fatto di indugi e scoperte, che li porterà a realizzare che ci vogliono milioni di anni di pazienza, coraggio e tentativi sbagliati prima di trovare il proprio posto nel mondo. Il confronto sarà serio e giocoso allo stesso tempo: gli animali considerati diventeranno esempio di tenacia e di estrema adattabilità, ma anche un modello di solitudine. Suggeriranno atipiche strategie di sopravvivenza».

Il biglietto per assistere alla performance costerà 5 euro, è consigliata la prenotazione poiché la sala accoglie un numero limitato di spettatori. Per informazioni e prenotazioni scrivere ainfo@ferraraoff.it oppure telefonare al numero 3336282360.

Oltre alla rappresentazione di domenica 14 maggio, si potrà assistere alla performance “Ma cosa mi balena in mente?” anche domenica 21 e domenica 28 maggio, sempre alle 11 presso il Museo.

MILLE MIGLIA – La manifestazione farà tappa nel centro storico di Ferrara giovedì 18 e venerdì 19 maggio

La ‘Mille Miglia’ festeggia 90 anni con 450 auto d’epoca provenienti da cinque continenti

11-05-2017

Si è svolta giovedì 11 maggio nella residenza municipale la presentazione dell’evento “Mille Miglia Ferrara 2017 – Memorial Cesare Borsetti”, che farà tappa nel centro storico di Ferrara giovedì 18 e venerdì 19 maggio.

All’incontro con i giornalisti erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, l’assessore alla Cultura e Turismo Massimo Maisto, il presidente del Comitato operativo Ferrari Tribute e Mercedes Challange di 1000 Miglia srl Giampiero Belussi e l’organizzatore locale Nicola Borsetti dello Studio Borsetti srl.

(Nelle immagini in alto e allegate, alcuni momenti della conferenza stampa in residenza municipale di giovedì 11 maggio 2017)

 

(Comunicazione a cura degli organizzatori)
Dopo la laboriosa fase di selezione delle 705 domande provenienti da 43 Paesi, l’elenco ufficiale dei 450 partenti è stato presentato al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra: sono rappresentate 38 nazioni e 5 continenti. Da giovedì 18 a domenica 21 maggio saranno attraversati più di 200 comuni, 7 regioni italiane e la Repubblica di San Marino. Per il suo novantesimo compleanno la Mille Miglia – la cui prima edizione fu disputata nel 1927 – si regala la trentacinquesima edizione rievocativa. A conferma di come la Mille Miglia rappresenti sempre di più quello che Enzo Ferrari definì un “museo viaggiante unico al mondo”, da giovedì 18 a domenica 21 maggio, il pubblico che assisterà alle quattro tappe da Brescia a Roma e ritorno potrà ammirare 440 vetture d’epoca di straordinario valore storico, tecnico e sportivo, appartenenti a ben ottantaquattro diverse Case costruttrici, in centinaia di differenti modelli. A completare questa cifra mai raggiunta da nessun’altra competizione per vetture classiche, ci saranno ulteriori dieci automobili appartenenti alla “Categoria Militare”, condotte da alti ufficiali delle diverse Armi delle Forze Armate Italiane, come accadde alla Mille Miglia del 1952. Questi 450 capolavori di design e meccanica, costruiti prima del 1957 (l’anno dell’ultima edizione di velocità), daranno vita a una kermesse automobilistica senza paragoni, lungo circa 1.700 km di strade italiane, che sarà resa ancor più affascinante da altre 150 automobili – prodotte dopo il 1958 – partecipanti al “Ferrari Tribute to Mille Miglia” e al “Mercedes-Benz Mille Miglia Challenge”, riservati a vetture in prevalenza moderne delle due Case.

DA COLLEZIONI E MUSEI, AL VIA TESORI DI INESTIMABILE VALORE Tra le tante ragioni per le quali la Mille Miglia è incomparabile per raffinatezza, esclusività e prestigio vi è quella di essere l’unico modo possibile per ammirare, tutti insieme, tesori d’inestimabile valore che hanno scritto le pagine più belle del motorismo internazionale. Tra i Musei che invieranno a Brescia le loro vetture ci sono Alfa Romeo, Mercedes-Benz, BMW e Porsche. Tra vetture appartenenti a privati o quelle dei musei, saranno novantadue gli esemplari che torneranno a Brescia dopo aver disputato almeno un’edizione della Mille Miglia, tra il 1927 e 1957. Il lavoro di selezione, svolto da una commissione di esperti e commissari tecnici internazionali, è stato effettuato su 705 domande provenienti da 43 Paesi. Tra le prescelte, la marca più rappresentata è Alfa Romeo con 47 vetture
(scelte su 72 iscritte), seguita da LANCIA con 36 (su 54 iscrizioni) e da FIAT con 35 (su 61 iscrizioni). Di seguito, ci sono Mercedes-Benz con 32 (49), Jaguar con 24 (47), Bugatti con 23 (tutte le iscritte), Porsche con 21 (35); le Aston Martin schierate al via saranno 17 (34) mentre 16 le Ferrari (su 17 iscritte), 13 le O.M. (ovviamente tutti gli esemplari di questa marca, costruiti a Brescia, sono stati accettati), 12 le BMW, 11 le Cisitalia e 10 le Maserati. L’elenco dei partenti è completato da altre marche, per un totale di 84 Case. Sono state ammesse le vetture delle quali almeno un esemplare sia stato iscritto alla Mille Miglia di velocità, dal 1927 al 1957, in uno dei modelli presenti nell’elenco delle vetture candidabili, pubblicato sul sito ufficiale della gara. Per poter essere selezionate, le vetture iscritte dovevano disporre di almeno uno di questi documenti: Fiche ACI-CSAI (Commissione Sportiva Automobilistica Italiana), Htp FIA (Historic technical passport rilasciato dalla Fédération Internationale de l’Automobile) o ID FIVA (Identity Card della Fédération Internationale des Véhicules Anciens).

MILLE MIGLIA IN TUTTE LE LINGUE A fronte di iscrizioni pervenute da 43 Nazioni di tutti i continenti, i Paesi degli equipaggi ammessi al via sono 38, con l’Italia che continua a essere il Paese maggiormente rappresentato, con 292 partenti (32% sul totale) selezionati su 331 iscrizioni (pari al 23,5%). Per la prima volta in tutte le 35 rievocazioni, il secondo Paese per numero di partecipazioni non sarà quest’anno la Germania, superata dall’Olanda e quasi raggiunta dal Regno Unito. La costante crescita dei Paesi del Benelux degli ultimi anni è confermata dall’accettazione di 118 cittadini olandesi (su 159 iscritti), 58 del Belgio (69) e 10 del Lussemburgo (su 11). Dalla Germania, scesa al terzo posto, arriveranno 97 partecipanti (su 116 iscrizioni), così come 77 saranno i sudditi di Sua Maestà Britannica (115 iscrizioni). In aumento sono pure gli appassionati provenienti dalla Svizzera, con 48 accettati (su 67), e dal Giappone, con 35 accettati su altrettanti iscritti. Poco variate le partecipazioni da Stati Uniti d’America, con 49 (su 61), e da Argentina con 13 (su 18). Da notare che, aumentando ogni anno il numero di equipaggi composti da rappresentanti di nazionalità diverse, il computo è riferito ai singoli individui.

CAVALCATA MOZZAFIATO TRA CENTRI STORICI E RISERVE NATURALI La corsa su strada più celebre di ogni tempo, sarà disputata da giovedì 18 a domenica 21 maggio 2017. La data, come da tradizione, anticipa di una settimana il Gran Premio di Monaco di Formula Uno. La Mille Miglia 2017 continuerà a essere disputata in quattro tappe. Il prologo (martedì 16 maggio) sarà il Trofeo Roberto Gaburri, gara di regolarità alla quale prenderanno parte un centinaio di vetture. Dopo verifiche e punzonatura, che saranno come sempre tenute alla Fiera di Brescia e, di seguito in Piazza della Vittoria, la partenza della Mille Miglia 2017 avverrà da Viale Venezia, alle ore 14:30 di giovedì 18 maggio. Rispettando la tradizione nata nel 1927, il percorso prenderà il via e terminerà a Brescia, attraversando mezza Italia prima e dopo il giro di boa a Roma. Da Brescia, dopo i classici passaggi sul Lago di Garda, superata Verona, le 450 vetture della Mille Miglia punteranno su Vicenza, per chiudere la prima tappa a Padova. Il giorno dopo, venerdì 19 maggio, la seconda tappa porterà i concorrenti a Roma. Per favorire tutte le richieste nel rispetto dello spirito di alternanza, nel 2017 la Freccia Rossa non scenderà a Sud lungo la costa Adriatica ma, più all’interno, percorrendo l’Umbria. Partite da Padova alle 6:30, le auto d’epoca transiteranno a Ferrara, Ravenna, San Marino, Urbino, Gubbio, Perugia e Terni. L’arrivo a Roma è previsto intorno alle 21:30, con la passerella in Via Veneto e il consueto tour notturno nel cuore dell’Urbe. Sabato 20, con start alle 7:00, il percorso dalla Capitale resterà invariato fino alla Toscana. È il tratto più classico della corsa che comprende il passaggio a Ronciglione, Viterbo, Radicofani e Siena, con l’irrinunciabile spettacolo di Piazza del Campo. Da qui, soddisfacendo ripetute richieste, la Mille Miglia 2017 salirà verso Nord passando a Montecatini Terme e Pistoia, valicando gli Appennini lungo il Passo dell’Abetone, per poi percorrere la pianura da Reggio Emilia a Modena. La terza tappa si concluderà a Parma che riserva sempre una calorosa accoglienza ai partecipanti: da qui, la mattina di domenica 21 maggio, il via sarà dato alle 7:30. Risalendo la Pianura Padana, la lunga carovana della Freccia Rossa attraverserà Cremona e Mantova. La pausa pranzo sarà ospitata a Rovato, dove i concorrenti potranno gustare specialità locali come il tipico manzo all’olio. Dalle 14:30 in poi, per l’ennesima volta, Viale Venezia a Brescia vedrà abbassarsi la bandiera a scacchi sulla Freccia Rossa. Il programma e il tracciato del Ferrari Tribute to Mille Miglia e del Mercedes‐Benz Mille Miglia Challenge saranno i medesimi della Mille Miglia, con l’eccezione della partenza e dell’arrivo della prima tappa, giovedì 18 maggio, che si terranno rispettivamente a Desenzano del Garda (dalle 13:45) e a Ferrara (dalle 21:30).

LE NOVITÀ DELLA TRENTACINQUESIMA EDIZIONE Le principali novità dell’edizione 2017, oltre al marchio celebrativo del novantesimo compleanno, riguardano l’aspetto sportivo con un sostanzioso aumento del numero di prove cronometrate, che salgono a 112, più 18 rilevamenti in 7 prove a media imposta. La classifica finale, dopo l’applicazione dei coefficienti (invariati dopo le modifiche dello scorso anno) sarà così costituita da un totale di 130 tratti a cronometro. Tra questi, per la prima volta, la Mille Miglia disputerà alcune “prove spettacolo” nelle piazze di Verona, Castelfranco Veneto, Ferrara, Pistoia, Busseto e Canneto sull’Oglio. Le ultime prove cronometrate della Mille Miglia 2017, decisive per la classifica, saranno disputate in un contesto suggestivo: le piste dei Tornado del 6° Stormo dell’Aeroporto Militare di Ghedi. DICHIARAZIONI DEGLI ORGANIZZATORI Piergiorgio Vittorini, Presidente dell’Automobile Club di Brescia, ha ricordato che, proprio come la Mille Miglia, anche l’ACI bresciano nel 2017 compie 90 anni: «La simbiosi tra l’Ente che l’ha fondata e la sua Freccia Rossa è indissolubile. La prima “Coppa delle Mille Miglia” prese il via il 26 marzo del 1927, a soli due mesi di distanza dalla costituzione dell’Automobile Club di Brescia. Tra le iniziative per celebrare il duplice novantesimo compleanno, sarà aperta una mostra nel cuore di Brescia, che illustrerà la Mille Miglia come parte di quel mito della velocità che nella nostra terra vive sin dai primi anni del Ventesimo secolo e che annovera l’Automobile Club di Brescia come interprete principale». Il Presidente di 1000 Miglia Srl, Aldo Bonomi, ha affermato: «Nel giugno del 2012, decidemmo di dare il via a 1000 Miglia Srl, società totalmente partecipata dall’Automobile Club di Brescia, che quest’anno curerà la grande kermesse automobilistica per il quinto anno consecutivo. La recente nomina del Consiglio d’Amministrazione della società per il prossimo triennio ci consentirà di far partire un nuovo ciclo che sappia coniugare le tante tradizioni – sportive, storiche, culturali e umane – della Freccia Rossa con una moderna e imprenditoriale gestione a respiro internazionale: si tratta di una formidabile base sulla quale poggiare un futuro di continuo successo per la nostra Mille Miglia, la corsa bresciana celebre nel mondo». Franco Gussalli Beretta, Vicepresidente di 1000 Miglia Srl, ha spiegato che: «Il marchio con la Freccia Rossa può essere declinato in un lifestyle, una tendenza capace di combinare l’heritage della corsa con un modo di vivere divertente, sofisticato, inclusivo e contemporaneo. Il logo celebrativo del novantesimo compleanno raggruppa precisi simboli iconografici della Freccia Rossa: il collegamento tra i numeri “9” e “0” rappresenta il simbolo dell’infinito, del moto perpetuo su una strada che attraversa idealmente l’Italia. In omaggio alle due diverse gare automobilistiche, ieri di velocità, oggi di regolarità, nel logo appaiono il mozzo di una ruota e il pulsante di un cronografo». Giuseppe Cherubini, Vicepresidente del Comitato Operativo, presentando a Ginevra il tracciato del 2017 ha commentato: «Da sempre, esiste una fortissima correlazione d’immagine tra la Mille Miglia e il paesaggio italiano che le fa da cornice, le bellezze artistiche, architettoniche e naturali del nostro Paese. Ogni anno, partite da Brescia, le auto della Mille Miglia si vedono aprire le porte di alcuni dei più bei centri storici d’Italia. Se le edizioni originali di velocità hanno avuto il merito di contribuire al progresso tecnologico automobilistico, il maggior pregio delle odierne rievocazioni è di diffondere in tutto il mondo alcune eccellenze del nostro Paese e l’immagine delle peculiarità italiane più positive».

 

PRESENTATO IL POSTER UFFICIALE MILLE MIGLIA 2017 A FIRMA DI ENZO NASO

Nell’anno della ricorrenza del novantesimo compleanno della Freccia Rossa, l’immagine ufficiale della Mille Miglia doveva essere iconica di tutta la sua storia, celebrando un glorioso passato e uno straordinario presente. 1000 Miglia Srl ha quindi incaricato uno dei più celebri artisti specializzati in automobilismo di realizzare il poster ufficiale della trentacinquesima edizione rievocativa, a novant’anni dalla prima edizione del 1927: la scelta non poteva che ricadere su Enzo Naso, l’ingegnere napoletano che sin dal 1977 si dedica a ritrarre su tela le più belle automobili e la storia dell’automobilismo. La maggioranza dei suoi lavori riguarda la Ferrari, avendo iniziato la collaborazione con la Casa di Maranello nel 1993. Nella sua lunga carriera ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra i quali lo Strother Mc Minn Art Award – indetto dalla Michigan University – come artista che meglio ha saputo interpretare l’automobile come oggetto d’arte. A contribuire alla sua popolarità presso gli appassionati di automobilismo sono stati i tanti poster ufficiali della Mille Miglia da lui firmati, il primo dei quali nel 1991. Per il 2017, Naso ha scelto come soggetto la OM 665 Superba che vinse la prima Mille Miglia, ritraendola lungo un ideale percorso – dal 1927 ai giorni nostri – dapprima in bianco e nero, come nelle fotografie dell’epoca, quindi a colori come nell’odierna rievocazione. L’opera di Enzo Naso, originariamente un olio su tela, sarà riprodotta su tutto il materiale ufficiale della Mille Miglia 2017, compresi poster e locandine che saranno distribuite a Brescia e lungo il tracciato della corsa.

 

Per info: press@1000miglia.it  www.press.1000miglia.it

BENI MONUMENTALI – Prosegue la collaborazione tra l’Amministrazione comunale e l’istituto per geometri

Gli studenti dell’Aleotti consegnano al Comune uno studio tecnico sulla Porta degli Angeli e su palazzo Paradiso

11-05-2017

Dalle molteplici trasformazioni architettoniche di Palazzo Paradiso alle tante destinazioni d’uso riservate nei secoli alla Porta degli Angeli. Sono questi i temi e gli edifici cittadini su cui si sono concentrati gli studi tecnici e storici condotti nel corso di questo anno scolastico dagli studenti delle classi III A e III B dell’Istituto d’istruzione superiore G. B. Aleotti di Ferrara sulla base di quella che è ormai divenuta una consolidata collaborazione con il Comune di Ferrara. Gli elaborati tecnici in formato digitale che rappresentano il frutto di questo lavoro sono stati illustrati stamani nella Sala dell’Arengo della residenza municipale dagli stessi studenti accompagnati dai loro insegnanti Giulio Santini, Paola Di Stasio, Nicola Orlandi e Renato Bertelli, alla presenza del dirigente del Settore Opere Pubbliche del Comune Luca Capozzi, della dirigente del Servizio Beni Monumentali Natascia Frasson, e del responsabile dell’Ufficio Ricerche Storiche Francesco Scafuri.
“Il progetto condotto anche quest’anno dai nostri studenti – ha precisato il docente Giulio Santini – rientra nell’ambito dei rapporti di collaborazione avviati nel 1996 dall’istituto Aleotti con l’Amministrazione comunale e rappresenta la concretizzazione di quell’alternanza scuola-lavoro istituzionalizzata con la legge 107 del 2015. Dal Comune abbiamo ricevuto della documentazione cartacea sui due edifici di sua proprietà che i ragazzi hanno provveduto a riprodurre in formato digitale, arricchendola con quanto raccolto dai rilievi eseguiti sul posto. Il tutto sarà poi lasciato all’Amministrazione comunale che potrà utilizzare il materiale per i propri futuri progetti”.
Agli studenti è giunto il ringraziamento a nome dell’Amministrazione comunale da Luca Capozzi e Natascia Frasson che hanno elogiato il lavoro svolto confermando che il materiale realizzato andrà ad arricchire il patrimonio comunale di rilievi architettonici in formato digitale e sarà utile per le prossime progettazioni riguardanti i due edifici, come quella già prevista per il miglioramento sismico di Palazzo Paradiso.

 

LE SCHEDE

Gli esiti dell’esperienza di alternanza scuola-lavoro raccontati dagli studenti dell’istituto Aleotti coinvolti nel progetto

Durante il periodo di alternanza scuola-lavoro, guidati dai nostri professori Renato Bertelli, Claudio Ghesini, Paola Di Stasio e Alba Guerrera, siamo riusciti a lavorare bene e a realizzare dei progetti interessanti anche grazie ad una relazione continuativa e stimolante con loro.
Abbiamo svolto attività un po’ più semplici alternate ad altre un po’ più complesse poiché abbiamo imparato l’uso di nuovi strumenti utili sia a ciò che stavamo facendo in quel momento, ma che soprattutto ci serviranno quando ci troveremo in una situazione lavorativa vera e propria.
Le attività sono sempre state coincidenti con il percorso formativo da noi intrapreso poiché avendo fatto un rilievo sul luogo oggetto del nostro progetto, una restituzione in Cad di un disegno realizzato nel 1991 e a breve realizzeremo, con l’uso della nostra stampante, un modellino 3D.
Il tempo concessoci per la realizzazione è stato adeguato per portare a conclusione il progetto.
Pensiamo di aver acquisito capacità di lavorare in gruppo, quindi in relazione fra noi compagni di scuola e con i professori,concentrazione su ciò che ci è stato assegnato sugli obiettivi da perseguire (competenza molto importante sul luogo di lavoro), ma anche affrontare i vari imprevisti che si sono verificati durante il percorso e riuscire a risolverli.
Secondo il nostro parere il punto di forza dell’alternanza scuola-lavoro è stato sicuramente lavorare su progetti reali ed importanti.

 

Schede storiche sugli edifici a cura di Francesco Scafuri:
Palazzo Paradiso

Palazzo Paradiso fu costruito attorno al 1391 per volere di Alberto V d’Este.
Nel 1567 il Cardinale Ippolito II d’Este affittò il complesso architettonico al Maestrato dei Savi come alloggio unico delle facoltà universitarie, dislocate fino ad allora in vari luoghi. L’edificio fu acquisito definitivamente nel 1586 dall’amministrazione pubblica che, per adattarlo alle nuove funzioni, fece eseguire consistenti trasformazioni, attuate dagli architetti Alessandro Balbi e Giovan Battista Aleotti tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo, epoca in cui l’ingresso principale del palazzo venne portato su via Scienze, mentre in precedenza si trovava in via Giuoco del Pallone. La facciata assunse quindi l’aspetto attuale, con la caratteristica torretta ed il monumentale portale in pietra bianca.
Ulteriori modifiche si apportarono nel XVIII secolo, quando furono realizzati il Teatro Anatomico (al piano terra, ricostruito intorno al 1731 ad opera dell’architetto Francesco Mazzarelli) e lo Scalone, elegante struttura marmorea progettata dall’architetto Antonio Foschini che consente l’accesso ai suggestivi locali della biblioteca civica (oggi “Biblioteca Comunale Ariostea”), istituzione stabilmente presente nel palazzo fin dal 1753. Tra gli ambienti di maggiore pregio ricordiamo la Sala Ariosto, dove si conserva il seicentesco monumento funebre a Ludovico Ariosto, progettato dal famoso architetto Giovan Battista Aleotti e realizzato tra il 1610 e il 1612, un tempo presso la chiesa di San Benedetto, ma dal 1801 trasferito definitivamente nel palazzo Paradiso.
Altri interventi vennero eseguiti nel nobile edificio nel XIX e soprattutto nel XX secolo, anche a seguito dello spostamento nel 1963 della sede dell’Università presso la palazzina di Renata di Francia. I restauri degli ultimi decenni eseguiti a cura dell’Amministrazione Comunale di Ferrara, proprietaria del palazzo, oltre ad aver conseguito la riqualificazione architettonica dell’immobile, hanno permesso di accogliere in locali idonei un imponente patrimonio, costituito da preziosi manoscritti, incunaboli, codici miniati, cimeli dell’Ariosto e di altri famosi scrittori. L’opera di recupero degli ultimi decenni ha riportato al primitivo splendore decorazioni del XVII, XVIII e XIX secolo, inoltre ha consentito la riscoperta di interessanti brani di affreschi più antichi e la valorizzazione di storiche stanze e monumenti.

 

Porta degli Angeli
L’antico accesso turrito era stato previsto alla fine del XV secolo nel piano dell’Addizione Erculea in fondo alla via degli Angeli, oggi denominata Corso Ercole I d’Este in onore del duca che, insieme all’architetto Biagio Rossetti, concepì il famoso ampliamento urbanistico a nord del castello Estense.
Tuttavia, la Porta degli Angeli fu costruita nella sua struttura definitiva attorno al 1525, anno in cui erano in corso una serie di lavori di trasformazione della costruzione preesistente e delle mura contigue, erette tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo.
Secondo la tradizione, la Porta sarebbe stata murata nel 1598 alle spalle di Cesare d’Este, costretto ad allontanarsi dalla città in seguito alla devoluzione di Ferrara allo Stato Pontificio. In realtà, gli scavi archeologici eseguiti in corrispondenza della struttura e la documentazione d’archivio fanno pensare invece che la Porta degli Angeli sia rimasta aperta, anche se a fasi alterne, almeno sino alla fine del Seicento.
Nel Cinquecento era considerato uno degli accessi più prestigiosi dell’intera cerchia muraria perché, oltre agli ambasciatori e ai personaggi importanti, da qui entravano ed uscivano i duchi d’Este quando si recavano a caccia nel “Barco” antistante (ora Parco Bassani). E’ noto, poi, che nel 1574 fu allestito un arco trionfale presso la Porta degli Angeli in occasione della venuta a Ferrara del futuro re di Francia Enrico III, il quale fece l’ingresso in città a cavallo, dopo essere sceso dalla carrozza nelle immediate vicinanze della nobile entrata, dove era stata allestita una tenda per consentirgli una breve sosta.
Posta sui terrapieni alberati delle mura nord, la Porta è l’unico accesso fortificato di epoca estense ancora in gran parte integro: era formata originariamente soltanto dalla torre di avvistamento, cui fu aggiunto successivamente l’edificio più basso, anticamente adibito a corpo di guardia; nell’insieme conserva elementi tipici di estremo interesse, anche se nel tempo venne sottoposta ad una serie di interventi, che adattarono gli ambienti interni alle più diverse destinazioni d’uso. Infatti, nonostante nel corso del XIX secolo la costruzione sia stata destinata prima a macello di suini, poi a polveriera e dal 1894 al 1984 a civile abitazione, il fascino delle architetture quattro-cinquecentesche rimane ancora in gran parte immutato sia all’esterno che all’interno.
L’intera cerchia muraria settentrionale e la Porta degli Angeli sono state restaurate a cura del Comune di Ferrara e inaugurate ufficialmente nel maggio 1999. I lavori hanno permesso di scoprire le originarie fondazioni del baluardo a freccia (detto “rivellino”) antistante alla Porta e le antiche palificazioni di sostegno dell’antico ponte di collegamento tra i due manufatti; tali ritrovamenti hanno consentito fin dal 1991 di ricostruire il baluardo, posto nel XVI secolo a difesa del nobile ingresso e demolito definitivamente nel 1859. Un passaggio sopraelevato consente oggi di raggiungere il rivellino stesso, aprendo così concrete prospettive di interconnessione tra la Porta degli Angeli ed il vallo sottostante, dove si sviluppa una suggestiva pista ciclabile.

 

MUSEI CIVICI – Domenica 14 maggio dalle 15 alle 17 laboratorio gratuito per bambini

Nei giardini di Palazzina Marfisa prove di riproduzione degli erbari estensi

11-05-2017

In occasione della rassegna Interno Verde 2017, nel pomeriggio di domenica 14 maggio dalle 15 alle 17 i giardini della Palazzina di Marfisa d’Este (corso Giovecca 170, Ferrara) ospiteranno un laboratorio didattico gratuito per bambini dal titolo “Hortus siccus – Erbari Estensi”. L’iniziativa è proposta dai Musei civici d’Arte antica di Ferrara in collaborazione con l’associazione culturale Arte.na.
Per partecipare è richiesta la prenotazione da effettuare telefonando all’associazione culturale Arte.Na al n. 328 4909350 oppure scrivendo a: ferrara@associazioneartena.it

VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore nella serata di sabato 13 maggio

Temporanea sospensione della circolazione in città per processione religiosa

11-05-2017

In occasione della processione religiosa per il centenario delle apparizioni della Beata Vergine Maria a Fatima, nella serata di sabato 14 maggio nelle strade cittadine inserite nel percorso del corteo la circolazione dei veicoli sarà sospesa per il tempo strettamente necessario a consentirne il passaggio. La processione avrà inizio intorno alle 19 dalla Cattedrale e proseguirà in corso Porta Reno, via Kennedy e via Bologna fino a giungere presso la parrocchia della Sacra Famiglia.

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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