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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Si è svolta oggi pomeriggio la prima seduta del Consiglio Comunale dei Ragazzi, insediatosi il 27 novembre scorso con la proclamazione alla carica di Sindaco di Chiara Manzali, alunna dell’Istituto Comprensivo di Comacchio e con la nomina Vice Sindaco di Marcello Cavallari, alunno dell’Istituto Comprensivo di Porto Garibaldi. Supportati dalla loro tutor Francesca Battani (consulente della Coop sociale Girogirotondo), i piccoli consiglieri hanno esposto progetti e proposte, che saranno messi al voto nella prossima seduta, convocata per giovedì 19 febbraio, alle ore 16 non in Municipio, ma presso il centro comunale adolescenti “Circauncentro” (Via dei Mercanti, 1). Tra i progetti più sentiti dai consiglieri che in aula si sono resi interpreti delle idee e dei suggerimenti dei loro compagni di scuola, spicca la realizzazione di una piscina fruibile per tutto il tempo dell’anno, oltre alla creazione di nuovi spazi di aggregazione giovanile, anche all’aperto, quali parchi ed impianti sportivi, nei quali praticare le varie discipline sportive o all’interno dei quali organizzare manifestazioni, come “Il giorno dello sport” o “Il giorno dei talenti”. Alcuni consiglieri hanno soffermato le attenzioni sulla necessità di alleggerire gli zaini e di dotare le aule di attrezzature e tecnologie all’avanguardia (lavagne multimediali e laboratori didattici con più postazioni computer). Altri consiglieri hanno invece rivolto le loro attenzioni a progetti specifici per il territorio, presentando iniziative volte al miglioramento della rete viaria comunale con più capillari interventi di manutenzione. Non sono mancati gli spunti per la creazione di nuove piste ciclabili o per il rinforzo dei contenitori destinati alla raccolta differenziata in centro storico. Un piccolo consigliere in particolare ha chiesto che vengano collocati bidoni per la raccolta delle deiezioni degli animali ed ulteriori contenitori per le cicche dei chewin-gums. Chiara Manzali, che per i prossimi due anni ricoprirà la carica di Sindaco dei Ragazzi, nel cogliere tutte le proposte pervenute, ha avanzato una propria idea operativa, finalizzata alla costruzione di un nuovo cinema nel capoluogo. E’ infine pervenuta una mozione d’ordine da parte di un consigliere che ha invitato il Consiglio Comunale dei Ragazzi a conoscere il centro di aggregazione per adolescenti “Circauncentro”, dove si svolgerà la prossima seduta del neonato organo consultivo. Presente in aula anche Luca Buzzi, giovanissimo comacchiese da anni impegnato in una battaglia di civiltà per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Luca accompagnerà il percorso dei ragazzi, illustrando loro la propria esperienza di vita vissuta con il sorriso e con tante idee da realizzare, pur stando seduto su una sedia a rotelle.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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