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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Il Buy Delta del Po, promosso da Ascom Confcommercio Ferrara, promuove il territorio delle Valli di Comacchio, la magia dei Trepponti e l’enogastronomia caratteristica: il 29 aprile una comitiva di undici buyer internazionali del turismo ha fatto tappa nella città lagunare.
Comacchio, riviera del parco del Delta, si è presentata come Wellness Valley. Che cosa significhi l’ha spiegato un operatore britannico in visita: “Se fitness è il looking good (l’apparire bene), wellness è il feeling good (il sentirsi bene) – ha detto sir Gyde Horrocks di Northampton – I miei sono clienti d’affari che finita la lunga giornata di lavoro, abbisognano di una buona pausa. Io cerco l’emozione del posto da trasmettere loro, e qui ho trovato ambienti insoliti che ben si prestano”.
Il concetto è stato poi rafforzato dalla voce di Gianfranco Vitali, presidente di Ascom Comacchio: “Wellness per noi è il progetto di un centro benessere naturale. Abbiamo un ambiente che permette di stare a stretto contatto con la natura lungo percorsi in bici, a piedi, in barca, a cavallo, che permettono una vacanza all’aria aperta adatta al relax fisico e mentale e accompagnata da buona cucina.
E’ la Wellness Valley il progetto che consente di allungare la stagione perché non sia più legata solo al sole”. Tra i partecipanti all’itinerario svolto nelle valli di Comacchio tra gli affascinanti fenicotteri rosa e i casoni di pesca, e proseguito con una degustazione di mare al Bettolino di Foce c’era pure Giulia Prokofyeva, russa dal fluente italiano direttamente da Mosca: “Il mio cliente è di fascia medio-alta, un po’ vip. Magari è abituato a vedere degli yacht, ma perché non potrebbe piacergli anche una semplice barca e un buon ristorante quando si trovi in una natura come questa che in Russia non c’è? Basta proporglielo!”.
Altri operatori ancora erano invece concentrati sulla costruzione di percorsi cicloturistici che dal delta emiliano raggiungessero quello veneto per spingersi fino a Venezia, incuranti naturalmente della divisione amministrativa che ancora resiste separando la gestione amministrativa del parco del Delta tra la parte veneta e quella emiliano-romagnola.
“Stiamo lavorando per un parco del Delta del Po unico ed essere ricompresi nel programma MAB (Man and Biosphere, ndr) UNESCO va in questa direzione, evitando il rischio del parco a velocità differenti – ha affermato Sergio Provasi, assessore al Turismo del comune di Comacchio, intervenuto sui Trepponti per una passeggiata con gli operatori -.
Se poi diventasse parco nazionale sarebbe ancor meglio per la tutela e la conservazione, ma soprattutto per la commercializzazione: se non lo rendiamo visibile a tutti, il parco non potremmo permettercelo. L’ottimo sarebbe il distretto turistico unico”.
L’iniziativa era inserita nell’ambito degli Ascom Days (il programma completo sul sito associativo www.ascomfe.it) che si svilupperanno fino al 14 maggio tra le sedi di Ferrara e Comacchio con iniziative, eventi, seminari sul tema dell’Innovazione, Internazionalizzazione (e non solo) che coinvolgeranno operatori, istituzioni in un percorso culturale completo.
Continua così l’impegno concreto di Ascom per la promo valorizzazione del territorio, degli imprenditori e delle loro imprese.

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ASCOM FERRARA


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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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