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Da Made Eventi

Sabato 9 Settembre, la prima edizione con in palio un drone DJI Spark

Mesola. Il 9 Settembre, con partenza dal Castello di Mesola, arriva La Rocambolesca, la prima edizione di una caccia al tesoro in bicicletta alla scoperta della biodiversità del Delta del Po. Un modello di puro divertimento che combina la passione per la bicicletta con il piacere di vivere in modo nuovo la natura che ci circonda.

La partenza della Rocambolesca è alle ore 11.00 dal Castello di Mesola. Il format è semplice: all’inizio del gioco verrà consegnata a tutti i partecipanti, divisi in team di due persone, una mappa sulla quale saranno segnalati dei punti, ad ogni punto corrisponderà un indizio ed una attività da svolgere. Una volta concluse tutte le “missioni” l’ultimo indizio condurrà i partecipanti all’arrivo, il tempo massimo per completare il gioco è di 7 ore. Per spostarsi è consentito solo l’uso di biciclette o mezzi di trasporto similarima non elettrici.

Per completare la gara, in alcuni obiettivi, il partecipante dovrà anche scattare delle fotografie e postarle su Instagram con appositi hashtag. Sarà pertanto necessario che almeno un membro per team sia munito di un cellulare con fotocamera e connessione internet. All’arrivo, che sarà situato non lontano dal punto di partenza, entro lo scadere delle 7 ore di gara, i partecipanti, in attesa che lo staff verifichi lo svolgimento di tutti gli obiettivi e la correttezza degli stessi, potranno rilassarsi e godersi un abbondante aperitivo. Ad aperitivo concluso, intorno alle 20.30 si procederà con la cerimonia di premiazione durante la quale verranno premiati i primi 3 team che avranno completato gli obiettivi, ma saranno anche assegnati premi a quei team che durante lo svolgimento della gara si saranno distinti per simpatia, goliardia o spirito di squadra.
In palio ci sono numerosi premi, 1 drone DJI Spark, un soggiorno per due presso il villaggio Spiaggia Romea, un soggiorno di un weekend per due presso il residence village Airone Bianco a Nazioni cene, e molti altri premi offerti dagli sponsor che sostengono l’iniziativa: Slow Food Emilia Romagna, Alce Nero, Tomasi Tourism, Spiaggia Romea e altri.
La quota d’iscrizione è di 15 euro a persona (30 euro a Team) e comprende la magliettatargata La Rocambolesca e il kit di gara. Iscrivendosi on-line sarà possibile usufruire di una tariffa agevolata di 20 euro per Team. Le iscrizioni sono già aperte sul sito www.rocambolesca.com. Sarà possibile iscriversi anche la mattina stessa dell’evento allo stand che verrà allestito al Castello di Mesola dalle 9.30 alle 11.00.

L’evento è ideato dall’Associazione Culturale DISTURbo, in collaborazione con Slow Food Emilia Romagna e con il patrocinio di Regione Emilia Romagna, Parco Delta del Po, MAB Unesco ed i Comuni di Goro e Mesola.Per qualsiasi informazione si può visitare il sito internet www.disturbo.net, la pagina facebook DISTURBO o inviare una e-mail a info@disturbo.net.

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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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