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da: S.I.PRO. Agenzia Provinciale per lo Sviluppo SpA

Dall’incontro tra l’Agenzia provinciale per lo Sviluppo SIPRO, il Liceo Artistico “Dosso Dossi” ed il collettivo AManoMakers, nasce l’idea di accompagnare fuori dalle mura scolastiche il prodotto artistico di alcuni studenti e dare vita alla Mostra Ri-Genera che sarà ospitata negli spazi Sipromuove di Ferrara in via Cairoli n. 15 dal 24 maggio al 1° giugno.
La mostra, visitabile dal lunedì al venerdì, dalle ore 15.00 alle ore 17.00, propone 15 opere che alcuni studenti delle classi 3A, 3C, 3E, 4A e 4B del Liceo Artistico “Dosso Dossi” hanno realizzato in occasione del market ArtinFe, ospitato nel periodo pasquale negli stessi spazi. Gli studenti si sono confrontati con materiali di recupero, in alcuni casi del tutto nuovi e, ispirandosi alle proprietà specifiche di questi, hanno dato loro una seconda vita. La creatività dei ragazzi, guidati da esperti artigiani, ha permesso di realizzare nel poco tempo a disposizione, gli elaborati proposti in mostra, in cui emergono le diverse personalità. A corredo delle opere, le riflessioni scritte dagli studenti in merito all’esperienza svolta, accompagnano il visitatore nel percorso espositivo.

Sipro è da sempre impegnata nell’implementazione delle attività di sostegno e sviluppo del territorio, favorendo uno sviluppo locale sostenibile fondato anche su cultura e creatività. L’agenzia è una ferma sostenitrice di “creatività” ed innovazione come asset da valorizzare per trasformare il “Capitale umano e sociale” presente nel territorio in fattore di sviluppo socio-economico.
Il collettivo AManoMakers è composto da dieci artigiani e creativi della provincia di Ferrara che collaborano per evidenziare l’artigianalità manuale della propria produzione che vale la pena di valorizzare e promuovere per la sua unicità. Operano utilizzando e trasformando diversi materiali come carta, vetro, ceramica, legno, pelle, gomma, tessuti e dalla produzione di accessori moda e bijoux, complementi d’arredo, oggetti d’arte e illuminazione tutti realizzati a mano, spesso abbracciando la filosofia del recupero. Sono artigiani con molti anni di esperienza, operatori del proprio ingegno e giovani designer che si stanno avvicinando all’artigianato.
Il Liceo Artistico Dosso Dossi oltre a fornire una preparazione utile al proseguimento degli studi, orienta i propri studenti al mondo del lavoro, proponendo corsi e attività, organizzati in modo integrato con enti, pubblici e privati, associazioni di categoria e singole aziende, di volta in volta selezionati in base alle specifiche competenze previste dall’indirizzo di studio prescelto. L’Istituto ha infatti da sempre un dialogo aperto con le associazioni, gli enti e le istituzioni presenti nel territorio provinciale e regionale per creare una fitta rete di rimandi e connessioni. Lo scopo è quello di rimanere aggiornata, permettendo agli studenti l’inserimento all’interno del contesto territoriale su cui dovranno intervenire una volta diplomati.

I numerosi progetti artistici rientrano nell’area specifica professionalizzante del Liceo Artistico e, nel campo della didattica dell’arte, la scuola contribuisce alla formazione dei giovani cittadini di domani, come momento fondamentale del processo educativo in un

rapporto di costante e costruttiva collaborazione con enti e associazioni culturali e istituzionali del territorio, attraverso un approccio metodologico condiviso. Educare all’arte in un percorso di sperimentazione programmata significa produrre saperi, competenze e abilità attraverso le quali le identità personali dei protagonisti si elaborano e costruiscono. Acquisire diversi codici espressivi e capacità di relazionarsi con enti esterni nelle diverse fasi progettuali significa consolidare e valorizzare le risorse individuali proiettandoli nel futuro.
La centralità dello studente quale soggetto attivo del processo di insegnamento/apprendimento comporta la costruzione di un percorso formativo che garantisca lo sviluppo della persona umana, che assicuri conoscenze e competenze solide e verificabili. Tale percorso non può certo esaurirsi all’interno del tradizionale lavoro scolastico, ma trova nell’offerta di attività aggiuntive, curricolari ed extracurricolari, opportunità di reale arricchimento.

La collaborazione tra gli artigiani, gli studenti, le insegnanti e SIPRO è stata davvero produttiva, il risultato non si limita alle belle opere realizzate dai ragazzi, ma si concretizza in una crescita artistica e tecnica che ha coinvolto tutte le persone di questo progetto.
I valori che caratterizzano il progetto si basano sulla qualità delle produzioni tipiche della tradizione artigiana e artistica, in una prospettiva produttiva contemporanea e sostenibile, potenziando la condivisione dei saperi, spazi e occasioni espositive favorendo la distribuzione dei prodotti. Proprio durante la progettazione dell’ultimo market di Pasqua ArtinFe ospitato nello spazio Sipromuove di via Cairoli 15 è nata l’idea di proporre al Liceo Artistico “Dosso Dossi” la collaborazione che ha dato origine alle opere della Mostra Ri-Genera.
Sono allo studio nuove opportunità di collaborazione per percorsi strutturati di valorizzazione e promozione delle attività artistiche in ambito extrascolastico, che saranno attivate già dal prossimo anno. SCUOLA ED IMPRESA SEMPRE PIU’ VICINE!

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Riceviamo e pubblichiamo


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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