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Sarà per un congenito autolesionismo italico, ma è opinione corrente che il nostro cinema sia in crisi, schiacciato dalla concorrenza in particolare delle major americane, e soffocato dagli incassi dei film di animazione Disney-Pixar etc. e dalle miliardarie serie fantasy e actionmovie. Eppure la passata stagione, forse anche sulla scia dell’ Oscar a La grande bellezza di Sorrentino, i film italiani hanno conquistato una quota di mercato intorno al 30% degli incassi complessivi; un dato confortante, analogo e spesso superiore a quello di altri paesi europei produttori di cinema, come la Francia, la Germania, l’Inghilterra.

Un ruolo importante svolge la Direzione generale per il cinema, che sostiene la produzione e la promozione del cinema italiano, e che in questi ultimi anni ha inanellato alcuni risultati di assoluto prestigio: l’Orso d’oro al Festival di Berlino con “Cesare deve morire” dei fratelli Taviani, il Leone d’oro a Venezia con “Gra” di Gianfranco Rosi, l’Oscar per “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, e la scorsa edizione a Cannes il Grand Prix della Giuria per “Le meraviglie” di Alice Rohrwatcher; inoltre La mafia uccide solo d’estate di Pif ha vinto l’Efa, premio europeo, per la migliore commedia dell’anno. Tutti film per l’appunto prodotti con il sostegno ed il riconoscimento di “Interesse culturale” da parte della Direzione cinema. Da non dimenticare il lavoro delle Film commission delle varie regioni, in primis Lazio, Piemonte, Puglia, che favoriscono la realizzazione e la produzione dei film.

E proprio su Cannes, che si svolgerà dal 13 al 24 maggio, puntano le corazzate del cinema italiano di questa stagione: il 16 aprile esce nelle sale l’ultima creatura di Nanni MorettiMia madre”, protagonista il regista medesimo, Margherita Buy, John Turturro; il 14 maggio esce “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone, fiaba napoletana con Vincent Cassel e Alba Rohowatcher; infine il premio Oscar Paolo Sorrentino presenterà il 21 maggio “La giovinezza“, con un cast stellare composto da Micheal Caine, Jane Fonda, Harvey Keitel, Rachel Weisz. La speranza è che questi film possano ambire a conseguire la Palma d’oro, e comporre così, con Berlino, Venezia e Oscar, il poker dei premi più ambiti e importanti.

Ma la fioritura del cinema italiano non si ferma: il premio Oscar Giuseppe Tornatore sta girando “La corrispondenza“, con Jeremy Irons e Olga Kurilenko, mentre Paolo Virzì, dopo l’ottimo Il capitale umano, sta preparando un nuovo film con Micaela Ramazzotti e Valeria Bruni Tedeschi.
E’ nelle sale in questi giorni “Latin Lover” di Cristina Comencini, con l’ultima interpretazione di Virna Lisi e un cast eccezionale quasi tutto al femminile; pure in programmazione l’ultimo di Michele Placido “La scelta“, con Roul Bova e Ambra Angiolini; a metà aprile esce l’opera seconda di Marco Pontecorvo “Tempo” instabile con probabili schiarite con Luca Zingaretti e ancora John Turturro.

Non mancano opere prime di registi esordienti di grande spessore, come “Vergine giurata” di Laura Bispuri che ha molto colpito a Berlino, e Cloro di Lamberto Sanfelice.
E ancora usciranno nel corso dell’anno i nuovi film di Fiorella Infascelli, Maria Sole Tognazzi, Gianluca Maria Tavarelli, Stefano Sollima, Mimmo Calopresti, ed altri ancora.

Riusciranno a confermare la vitalità del cinema italiano, e magari a incrementare la quota di mercato? La risposta la darà, come sempre, il pubblico, che ci auguriamo continuerà a seguire con interesse il nostro cinema.

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Massimo Piazza


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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