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da: Allegra Associazione

La Slovacchia, con la sua ricchezza culturale, “atterra” a Ferrara e per due giorni si mette in passerella: musica, arte, storia e turismo saranno protagonisti di quattro appuntamenti tra venerdì 10 e sabato 11 ottobre presso Palazzo della Racchetta, in una ideale continuazione, nelle sue fastose sale, del Ferrara Art Festival che già da oltre quattro mesi accompagna la vita culturale cittadina con eventi d’arte plurimi e a 360 gradi.

Una mostra con una sessantina di opere di 35 artisti contemporanei tra i maggiori del loro Paese, due concerti di un gruppo musicale che è una leggenda in Slovacchia, la presentazione di un libro che dagli eventi della Grande Guerra rivaluta il ruolo svolto dall’Italia non sono nella creazione della Cecoslovacchia ma nel ridisegno di quella parte del continente allora ricompreso nell’impero asburgico – dall’Europa centrale ai Balcani – e una presentazione turistica della capitale slovacca Bratislava e della regione circostante.

Il programma

Venerdì 10/10/2014, ore 18:00
Vernissage Mostra: “Incontro all’arte”
A cura di: Róbert (Viktor) Němeček
Palazzo della Racchetta, Via Vaspergolo 6, Ferrara
Chiusura 24/10/2014
Orari: feriali 16:00-20:00, sabato e domenica 10:00-13:00 e 16:00-20:00

Sono 35 gli artisti slovacchi tra i più noti della scena contemporanea del loro Paese che portano nella città estense una cinquantina delle loro opere. Tra loro scultori, pittori, fotografi, incisori, alcuni per la prima volta in Italia anche se hanno esposto in diversi angoli del mondo. Di diversa estrazione culturale, e diverse generazioni, dall’ultra novantenne Tibor Bártfay, maestro riconosciuto come iniziatore della scultura contemporanea slovacca, a giovani trentenni che già hanno imboccato con sicurezza la loro strada, passando per una generazione di artisti maturi che spesso insegnano nelle accademie alle giovani generazioni. Tutti, comunque seguono con fedeltà le tecniche “classiche” dell’arte, che ritengono più durature e di qualità, rifiutando le seduzioni dell’era moderna e digitale, in linea con i principi del gruppo Spectrum ART al quale appartengono.

Venerdì 10/10/2014, ore 20:15
Concerto “La Passione nel Cuore” – Ján Berky-Mrenica & guests
Palazzo della Racchetta, Via Vaspergolo 6, Ferrara

Sabato 11/10/2014, ore 20:30
Concerto “Canzoni Gitane del Mondo” – gruppo rom Diabolské Husle (Violino del diavolo)
Palazzo della Racchetta, Via Vaspergolo 6, Ferrara

A Palazzo della Racchetta sarà possibile assistere a due diversi concerti di un gruppo musicale che è una vera leggenda in Slovacchia, i Diabolské Husle – il Violino del Diavolo, un nome che la dice lunga su cosa ci si può aspettare. Il filo rosso della serata di apertura sarà lo stretto legame tra la musica popolare centroeuropea dell’8-900 e le opere di diversi compositori che vi si sono ispirati (Brahms o Dvořák tanto per fare due nomi), mentre il secondo concerto va ad esplorare il vasto e ammaliante mondo gitano, con le melodie fascinose e magnetiche di diverse regioni d’Europa e del mondo che non mancheranno di coinvolgere anche il pubblico più difficile.

Sabato 11/10/2014, ore 18:00
Presentazione del libro “Il Patto di Roma e la Legione Ceco-Slovacca”
Libreria IBS, Piazza Trento e Trieste, Ferrara

Nella cornice dell’anniversario della Grande Guerra, il volume “Il Patto di Roma” analizza l’ultimo anno di guerra e il ruolo che l’Italia si ritagliò nel sostenere le richieste di indipendenza delle nazioni slave dell’Impero Asburgico. Il “Patto di Roma” della primavera del 1918 fu un passo strategico che avrebbe portato il governo italiano di Orlando a concedere alle nazionalità ceca e slovacca un riconoscimento ufficiale grazie alla creazione di una Legione Ceco-slovacca che combatté con gli italiani sul Piave. Pochi mesi dopo nacque la Repubblica Ceco-slovacca. Uno dei maggiori artefici di questi avvenimenti è la figura poliedrica e sorprendente dello slovacco Milan Rastislav Štefánik, astronomo, aviatore, diplomatico, politico per passione, e infine generale dell’armata francese, che visse brevemente ma realizzò in pochi anni risultati che hanno segnato il suo Paese nel secolo a venire. Morì in un incidente aereo a Bratislava rientrava in patria a guerra conclusa. Con lui perirono tre aviatori italiani.

Venerdì 10/10 e Sabato 11/10/2014
L’offerta turistica di Bratislava e della sua regione
Palazzo della Racchetta, Via Vaspergolo 6, Ferrara

Nel corso dei due giorni saranno disponibili materiali turistici sulla capitale Bratislava e sulla sua regione. La città è forse l’unica in Europa ad avere avuto nel corso della storia ben cinque nomi, che testimoniano bene la stratificazione di culture e genti di diversa nazionalità: Istropolis in latino, Pressburg in tedesco, Pozsony in ungherese, Prešporok in slovacco, e infine Bratislava quando divenne parte della Ceco-Slovacchia nel 1918. La regione che la circonda, confinante con la campagna viennese, unisce alla piana alluvionale e alle aree umide del Danubio, il maggior fiume d’Europa, i dolci pendii dei Piccoli Carpazi, le colline che, a partire dal centro storico di Bratislava, si estendono e innalzano poco a poco raggiungendo nel nord-est del Paese i maggiori picchi europei dopo le Alpi. Sui Piccoli Carpazi si pratica da millenni la viticoltura, con cantine e vini che oggi hanno raggiunto risultati notevoli in diverse importanti manifestazioni vinicole mondiali. I paesaggi della regione si uniscono e culminano nella piccola città storica, che fu capitale del Regno d’Ungheria per oltre 250 anni mentre Budapest era stata presa dai Turchi. Nella Cattedrale di San Marino a Bratislava furono incoronati 18 re e regine austro-ungheresi. Tra essi anche Maria Teresa nel 1741.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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