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“Quando a settembre ho fatto la mia richiesta al Comune volevo utilizzare la striscia di terreno dietro al condominio, ma i vicini non hanno apprezzato la mia idea”. Siamo in compagnia di Ercole Folegati, nel giardino del suo condominio nei pressi del palazzo degli specchi, che, nel 2014, ha deciso di partecipare al progetto “Effetto Farfalla”, promosso dall’assessorato all’Ambiente del Comune di Ferrara attraverso il Centro Idea.

Come spesso accade, il progetto ha origine da un’esperienza personale: “Durante un incontro ci è stato regalato un kit di Eugea “Il giardino delle Farfalle”, contenente i semi di alcuni fiori per attirare le farfalle e creare un ambiente a loro favorevole. Li ho piantati e quando sono sbocciati, il giardino era molto più bello, abbiamo trovato anche dei bozzoli vicino alle piantine, quindi sono sicuro che torneranno anche quest’anno”.

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Lo spazio pubblico in cu si vorrebbe realizzare l’orto

Da lì l’idea di realizzare un orto sinergico (metodo di coltivazione basato sul principio che nulla si sprechi) in uno spazio pubblico, nei pressi del condominio: insieme ad altri quattro volontari, Ercole vorrebbe rivalutare uno spazio verde mal tenuto perché, come racconta, “Qui è sempre tutto abbandonato, il giardino viene usato solo per portare a passeggio i cani, in più il terreno è molto basso, in alcuni punti dell’area verde si trova sempre dell’acqua stagnante. Non sono state posizionate con criterio neppure le panchine: sono proprio nel centro, sotto degli enormi gelsi che, quando fioriscono, rendono impossibile sedersi”. Nel giardino condominiale si aggira Flash, un gatto poco sornione, vero guardiano del territorio.

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Ercole e il suo armadio-serra

Si muove vicino ai germogli di insalata, erba cipollina e odori che Ercole ha iniziato a coltivare in un armadio-serra, accanto alle piantine che, con la fioritura, richiameranno le farfalle. “In un momento di crisi, inoltre, avere la possibilità di poter coltivare autonomamente quello che si desidera è un grande vantaggio. Certo, il terreno scelto non è grande, sono circa 160 metri quadri, ma se qualcuno ne avesse più bisogno di me sarei disposto a farmi da parte. L’importante in questo momento è far partire il progetto e realizzare, in piccolo, un orto che funzioni come quello di Via Poletti, realizzato grazie al progetto “La città degli Orti” co-finanziato con il bando Infea Cea 2008″.
Il terreno in questione, però, è causa di dissidi con alcuni abitanti del condominio adiacente, che vorrebbero utilizzare quello spazio per creare dei posti auto all’aperto. “Ormai – aggiunge Ercole – non ci si conosce più tra vicini, quindi è più difficile proporre un progetto e avere il sostegno degli altri. Qualcuno, che all’inizio non era d’accordo, ha cambiato idea e ora mi chiede quando inizieremo i lavori”.
In attesa di una risposta dal Comune, Ercole coltiva nello spazio del suo condominio, mentre Flash difende il territorio; così si prendono cura del giardino in fiore, ognuno a suo modo.

Galleria fotografica, clicca le immagini per ingrandirle.

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Ercole nel giardino condominiale
Nel con la targhetta gialla semi di piantine che attirano le farfalle
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Piante fiorita del giardino cndominiale
Albero in fiore nel giardino
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Chiara Ricchiuti


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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