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da: ufficio stampa Ente Palio città di Ferrara

La Contrada di San Giovanni festeggia l’estate con l’ edizione 2014 de “La Tavola Rotonda – Il Banchetto dei Cavalieri”, dal 4 al 20 luglio presso l’area verde di via Pomposa a Ferrara (angolo via Pontegradella).
Il Borgo rossoblu propone ogni sera attività, spettacoli ed enogastronomia e – per la prima volta – oltre a musica, birra e risate ci sarà anche dello sport: dal 7 al 17 infatti si terrà il Torneo di Beach Volley della manifestazione. Sul campo si sfideranno categorie diverse: 3×3 Amatori Maschile (non tesserati FIPAV); 3×3 Amatori Misto (2 uomini non tesserati FIPAV + una donna non tesserata FIPAV o tesserata fino alla 1° divisione); 3×3 Femminile Open senza limiti di categoria); 4×4 Misto Open (2 uomini + 2 donne, senza limiti di categoria).
Ricchi il menù e il programma, per una manifestazione adatta a tutti, dai gruppi numerosi alle famiglie: cucina ferrarese, spettacoli itineranti, area relax al fresco – per fermarsi a gustare un gelato o una piadina – e uno spazio sorvegliato dedicato ai bambini, dove anche i più piccoli potranno giocare in sicurezza e libertà.
“Il nostro obiettivo è creare anche in questo angolo di Ferrara un luogo piacevole e fruibile da tutti – ha spiegato il Presidente di Borgo San Giovanni, Gian Paolo Chiodi – che diventi nel tempo un punto di aggregazione per la comunità del nostro quartiere e della città”.

Il Programma:

Ven 04 ALFIERI SBANDIERANTI
Sab 05 COMIC MUSIC SHOW con Andrea Poltronieri
Dom 06 GUITTISENZARTENEPARTE
Lun 07 SPETTACOLI DI STRADA
Mar 08 SPETTACOLO DI FUOCO con il gruppo Dezima di Copparo
Mer 09 FABIUS IL GIULLARE
Gio 10 STAFERRARA – Cabarèt Frares
Ven 11 MUSICA DAL VIVO
Sab 12 DANZA RINASCIMENTALE
Dom 13 ARTIGLI DI FUOCO
Lun 14 ALFIERI SBANDIERANTI
Mar 15 STRAFERRARA – Mi diverto e mi piace raccontare
Mer 16 LA COMPAGNIA DELLA LINCE – Duelli Cavallereschi
Gio 17 GUITTISENZARTENEPARTE
Ven 18 MUSICA DAL VIVO
Sab 19 ARTIGLI DI FUOCO E DANZA RINASCIMENTALE
Dom 20 ARTIGLI DI FUOCO E ALFIERI SBANDIERANTI

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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