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da: UIL-FPL

UIL -FPL è un’organizzazione sindacale che, prescindendo dalle convinzioni politiche e religiose, associa lavoratori di tutti i ruoli e posizioni delle autonomie locali, sanità e terzo settore.
Un sindacato laico, riformista che come “Sindacato dei Cittadini” agisce per raccogliere esigenze, bisogni e opinioni di tutti i cittadini per cercare di arrivare assieme a far crescer l’occupazione del nostro paese.
L’Unione Italiana del Lavoro FPL Federazione Poteri Locali, nazionale e di Ferrara, manifesta la sua convinta soddisfazione per la collaborazione di Nicola Zagatti, portavoce del Comitato Salvaguardia Ospedale del Delta, annunciando il suo ruolo di neo dirigente UIL.
“Il Comitato Salvaguardia Ospedale del Delta è sempre stato disponibile al dialogo ed alla collaborazione con le Istituzioni e con i vertici delle due Aziende Sanitarie; in realtà, il più delle volte, siamo stati trattati con indifferenza, con presunzione, oppure, “semplicemente”, con una bella porta chiusa in faccia. Nel periodo di attività, come portavoce del Comitato, -così spiega Zagatti la motivazione della scelta- più volte mi sono incontrato con esponenti della UIL-FPL dell’AUSL di Ferrara, anch’essi impegnati nell’analisi delle problematiche che affrontiamo nell’ambito della sanità ferrarese. Ecco quindi, i motivi che mi hanno portato ad assumere l’incarico di dirigente sindacale della UIL-FPL: continuare ad acquisire informazioni dirette sulla sanità da un lato e, dall’altro, il poter partecipare senza intermediari ai tavoli di discussione istituzionale.
Il mio impegno civico non calerà di un centimetro, anzi, ora avrò modo di amplificare la voce del Comitato, tutelando contemporaneamente sia il cittadino sia il lavoratore, perché ritengo da sempre che più si parla di corretta gestione della sanità, in ogni sede e con ogni interlocutore, meglio è, ed è questo che mi ha spinto a rispondere, con entusiasmo, a questa nuova opportunità”.
Enrico Franceschi, coordinatore Uil-Fpl delle aziende sanitarie ferraresi, espone il convincimento per l’occasione costruita assieme: “per noi è naturale ‘dare voce ai cittadini’ e, quindi, siamo soddisfatti di poter condividere con determinazione questo percorso d’impegno sindacale. Ascoltare, raccogliere esigenze, bisogni e opinioni di tutti i cittadini per cercare di arrivare assieme a corrette soluzioni economicamente sostenibili per la cura e salute delle persone sono principi confermati e ribaditi all’unanimità in tutti i documenti finali dei congressi, confederale e di categoria. Il Comitato del Delta per noi è sempre stato un’associazione spontanea di cittadini, genitori e famiglie sorto correttamente per difendere e tutelare il diritto alla salute percepito come compromesso e diminuito rispetto a un recente passato e senza reali garanzie di tutela. E’ stato, pertanto, inevitabile e naturale per il “sindacato dei cittadini” dare concretezza operativa con la disponibilità di Nicola Zagatti al ruolo di dirigente Uil-Fpl a questa condivisione di obiettivi e valori: cosa per niente scontata nell’attuale panorama sindacale locale!

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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