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da: ufficio stampa Ente Palio città di Ferrara

La scorsa settimana si è tenuta a Ferrara l’assemblea dei soci dell’AERRS, Associazione Emilia Romagna Rievocazioni Storiche, alla quale hanno partecipato anche i rappresentanti dell’Ente Palio città di Ferrara e l’Associazione Rione Santo Spirito.
“L’Associazione ha l’ambizione essere promotrice di eventi e scambi sia culturali che turistici, oltre che sostegno dell’economia locale – ha spiegato il Presidente dell’AERRS, Giannantonio Braghiroli – attraverso la creazione di sinergie tra le molteplici Associazioni ed Enti che realizzano rievocazioni, e considera in questo partner privilegiati la Regione e la APT regionale. Inoltre il marchio AERRS è diventato un bollino di garanzia della rispondenza storica e rievocativa delle manifestazioni, in pratica è questo che ci riconosce la Regione.”
Nel settembre 2013 l’AERRS ha acquisito lo status di Associazione di Promozione Sociale, che diventa un ulteriore strumento per valorizzare l’arte e la cultura emiliano romagnola, quale indubbio patrimonio locale.
Nel corso dell’assemblea si sono analizzati i dati della partecipazione e dei flussi turistici ed economici che caratterizzano in questo particolare momento socio-culturale il comparto rievocativo. Le 14 associazioni che fanno capo all’AERRS hanno organizzato nel 2013 più di 100 eventi, per un totale di 280 le giornate di iniziative (che diventano 500 – per monte ore – considerando l’intero periodi di impegno per gli operatori e gli organizzatori che vi hanno partecipato). Gli iscritti a Contrade, Borghi o Rioni popolerebbe insieme una cittadina di 10.000 abitanti, 6.000 sono i collaboratori attivi e altrettanti i fornitori, i collaboratori saltuari, volontari, artigiani e commercianti. Nelle manifestazioni organizzate dai soci AERRS la somma delle presenze nella giornata principale delle manifestazioni supera quota 100.000, per una cifra complessiva di presenze di mezzo milione di persone.
“I numeri riportati sono indicativi ed arrotondati, ma servono per dare un quadro oltremodo significativo del valore sociale, culturale, aggregativo ed economico che le nostre manifestazioni riescono a promuovere.” ha commentato Braghiroli.
Inoltre, le attività AERRS sono riuscite nell’intento di promuovere la ripresa di antiche attività artigianali: sartorie specializzate, calzolai, ceramisti, fabbri, falegnami, decoratori ed altri ancora. Ne è esempio la stessa città di Ferrara: negli anni ’70 non vi erano botteghe artigiane, ad oggi sono 13.
L’associazione negli scorsi anno ha inoltre avuto il merito di diventare interlocutore attivo della Regione Emilia Romagna ed è iscritta nella 2° e 5° commissione in Regione, cosa che permette di partecipare ai lavori delle commissioni preposte a trattare argomenti legati alla Rievocazione, ed i conseguenti aspetti turistici, sociali, economici.

Per tutte queste caratteristiche l’AERRS è stata invitata a partecipare al convegno dell’ISTAT “Il non profit in Italia, quali sfide e quali opportunità per il Paese” che si è tenuto a Roma il 16 aprile, presso il Centro Congressi Roma Eventi.
Qui sono stati sviscerati e commentati i dati del Censimento ISTAT delle istituzioni non profit, nel quale con AERRS il mondo della rievocazione rientra a pieno titolo. In particolare i rappresentanti di associazioni e istituzioni si sono confrontati sulle opportunità che genera il settore, soprattutto riguardo alla misurazione dell’economia sociale e al valore aggiunto che il Non Profit garantisce al sistema-Italia.
“E’ un riconoscimento importante per noi – ha commentato ancora Braghiroli – perché significa che il mondo della rievocazione ha guadagnato un suo peso sociale ed economico. Da oggi avremo la possibilità di trovare nuovi interlocutori istituzionali e non, con i quali costruire una sempre più fitta rete di contatti, collaborazioni e opportunità. ”.

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ENTE PALIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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