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da: Agesci Ferrara

E’ passato quasi un anno dalla pubblicazione della lettera enciclica Laudato Si di
Papa Francesco, un anno che visto da qui offre come pochi altri manifestazioni di
quella compressa crisi socio­ambientale tratteggiata non solo dal Papa. Una crisi che
attraversa la nostra società e il suo ambiente vitale e si esprime su piani diversi, con diversi gradi di complessità, e lancia a tutti noi la sfida di ripensare l’intricata trama che sottende gli esseri umani e le relazioni tra loro, le loro comunità, i loro spazi urbani, le risorse e l’ambiente nella sua globalità.
E’ un pensiero che in diverse manifestazioni si sta facendo strada in questi ultimi anni, e si esprime nelle domande che si alzano dalle primavere sparse da oriente ad occidente, nelle possibili articolazioni tra crescita e decrescita, tra eccitazione di localismi e dubbi sugli ambiti sovranazionali… Insomma, i temi non mancano.
E a Ferrara? In questa città che è per noi “campo da gioco” ma che può essere presa
sicuramente a modello come città laboratorio, l’ultimo anno ha visto presentarsi con forza questi stessi temi: la nostra complessa situazione ambientale, il nostro interrogarci su quali accoglienze sappiamo e vogliamo praticare, la nostra economia reale e finanziaria che mostra in entrambi i casi tutti i suoi limiti e difetti.
Come cittadini, come cattolici, come adulti che ambiscono a fare di questo pensiero
occasione di partecipazione e di azione educativa possiamo trovare nei temi di
questa enciclica le parole e i temi che ci interrogano urgentemente sul nostro qui e
sul nostro ora.
Come scout AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) della provincia
abbiamo dedicato questi ultimi mesi a fare riflessione su queste parole, e a tradurle
in azione educativa per i ragazzi delle nostre comunità. Domenica 21 febbraio,
nell’annuale ricorrenza della nascita del nostro fondatore che quest’anno coincide con il centenario dello scoutismo cattolico (​http://www.agesci.it/2016/01/19/cento­anni­di­scautismo­cattolico/) faremo sintesi e azione di questo percorso.​Chiameremo ad accompagnarci in questa giornata quelle realtà che mettono in atto ogni giorno buone pratiche di relazione tra le persone le cose (Centro Idea, Nuova Terra Viva, Solidaria ­ Cohousing, il Germoglio, la Ginestra, biosociale.it), cercheremo nel nostro piccolo di fare politica nel senso più bello e necessario del termine confrontandoci con l’assessore Roberta Fusari. E al termine immagineremo e costruiremo la città di domani che può iniziare a nascere già oggi.
Questo non è solo un resoconto o un articolo, ma un invito a chiunque ascolti e
legga. E’ tempo per tutti, su queste cose di esserci, ed insieme di fare.
Dopo un’intensa mattina di giochi ed attività, la giornata culminerà nel ritrovo di tutti i
bambini, ragazzi e capi (sono circa 680 gli scout in tutta la provincia di Ferrara)
domenica 21 febbraio alle ore 15.00 presso la Chiesa dell’Immacolata in piazzale
Dante Alighieri, 36 per celebrare insieme la S. Messa.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

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Francesco Monini
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