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Da: Ufficio Stampa Comune di Lagosanto

Nota della Responsabile di Settore LL.PP. Arch. Elena Berveglieri contenente la data di riapertura del polo scolastico nido-materna “Scuola del Sorriso” di Lagosanto.

Vista la nota dell’ing. Lucca, pervenuta al prot. dell’Ente in data 02/10/2019 al num. 8286 nella quale si riporta che non vi sono motivi di tipo statico ostativi alla fruibilità interna dell’edificio scolastico; Vista la ripresa dei lavori di ripristino impermeabilizzazione della copertura da parte dell’impresa ARCO Lavori, come da nota pervenuta al prot. dell’Ente in data 29/11/2019 al num. 10082, avvenuta in data 11/12/2019; Vista la prossima consegna dell’attestato di rinnovo SCIA VVF da parte del PI Gardin nella settimana tra il 16/12 e il 20/12, possibile a seguito dei ripristini delle tinteggiature già eseguiti; A seguito del sopralluogo effettuato alla presenza degli RSPP rispettivamente dell’istituto comprensivo e della coop Girogirotondo dott. Padroni e dott. ssa Fogli, la maestra Bergantin, il PI Gardin, il personale dell’UTC, il Sindaco, gli Assessori Soncini e Bulgarelli durante il quale è stata esposta la possibilità di riaprire la scuola ad eccezione dell’area nido esclusivamente per evitare eventuali disagi dovuti ad infiltrazioni possibili durante i lavori di sistemazione della copertura sopra a suddetta area, previsti per gennaio; Vista la disponibilità manifestata dal personale scolastico a collocare temporaneamente il nido nella “palestrina” della materna, con la possibilità di utilizzo della mensa;
E’ possibile, salvo eventi metereologici troppo avversi che possono pregiudicare in maniera sostanziale l’andamento dei lavori, predisporre la riapertura della scuola il 07/01/2020 alla ripresa dell’anno scolastico dopo le chiusura delle festività natalizie. A tale fine è stato predisposto il trasloco per i giorni 2/3/4 gennaio 2020 a cura del personale del Comune che prenderà accordi diretti con il personale della scuola. Si chiede la disponibilità per qualche ora in uno dei giorni sopra indicati solo per dare indicazioni per il collocamento degli arredi.

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Riceviamo e pubblichiamo


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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