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da: ufficio stampa Comune di Copparo

LANCIO A COPPARO DEL PROGETTO ‘PONTI PER L’EUROPA’
Laboratori e un’indagine, attraverso questionario on line e cartoline, per progettare il fuuturo

Si è tenuta questa mattina in video conferenza, trasmessa dalla sala consigliare del Comune di Copparo, l’incontro di presentazione del progetto ‘Ponti per l’Europa’, realizzato da Fondazione Cfp Cesta e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Bando per promozione della cittadinanza europea 2020.
Dopo i saluti introduttivi del sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni, sono intervenuti Francesco Silvestri del Comitato Tecnico Aree Interne, che ha presentato lo stato dell’arte delle Aree Interne a livello nazionale, e Caterina Brancaleoni, responsabile del Servizio Coordinamento delle politiche Europee, programmazione, cooperazione, valutazione della Regione, che ha approfondito le opportunità per il territorio della prossima programmazione dei fondi europei 2021-2027.
«Questa è una occasione da non perdere in quanto abbiamo l’opportunità di anticipare i bandi e non di ‘rincorrerli’ – ha rimarcato il primo cittadino copparese -. E in quanto amministratori di enti appartenenti ad Aree Interne, che per definizione e loro stessa natura sono meritevoli di particolare attenzione per insita fragilità e debolezza, abbiamo la necessità di impegnarci a fondo per definire e programmare il futuro del nostro territorio».
«La finalità di ‘Ponti per l’Europa’ è individuare le misure più adeguate al rilancio territoriale partendo dai bisogni e dalle proposte espresse da cittadini, mondo associativo, tessuto economico, associazioni di categoria delle realtà dell’Area Interna del BassoFerrarese – ha ricordato Giovanni Lolli, presidente di Cfp Cesta -. Lo strumento sarà quello dei percorsi partecipativi, capaci di far emergere le voci della collettività su cinque ambiti specifici: lavoro, welfare, scuola e formazione, ambiente e sostenibilità, sviluppo del territorio. Ci auguriamo quindi la massima partecipazione ai laboratori che si terranno a distanza ogni giovedì pomeriggio, partendo dal 5 novembre prossimo, e ringrazio il Sindaco di Copparo che da subito ha appoggiato questo progetto, e tutti i sindaci che hanno garantito la loro partecipazione ai laboratori».
Il calendario dei laboratori è consultabile sulla Pagina Facebook del Progetto Ponti per l’Europa. Questa attività sarà inoltre integrata con un’indagine, attraverso un questionario on line e delle cartoline, rivolta ai cittadini del territorio dei dieci comuni dell’Area Interna, che mira a rilevare le problematiche riscontrate nella vita quotidiana, per dare risposta ai bisogni delle persone trasformando le proposte raccolte in idee progettuali, da candidare sui fondi europei della programmazione 2021-27.
Info/mail – pontiperleuropa@gmail.com.’

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Riceviamo e pubblichiamo


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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