Skip to main content

L’Appuntamento <BR> IL GRAFFIO GIALLO SULLA NEBBIA FERRARESE

Al via l’11 novembre la rassegna letteraria GialloFerrara. Firme internazionali in città. Anteprima il 9 con la mostra “Racconti Appesi” e il 10 con la cena con autore: Strukul e “I Medici”, romanzo in vetta alle classifiche.

di Eleonora Rossi

Il graffio giallo sulla nebbia ferrarese.Con le sue atmosfere intriganti e tenebrose, novembre accoglierà la terza edizione della rassegna GialloFerrara: giornate di noir e mistero, di lettura, scrittura e illustrazione per grandi e piccini, ma non solo. Macchie di giallo nelle vetrine dei negozi del centro, mostre fotografiche, impronte luminose disseminate per le vie, colazioni e aperitivi a tema, sulla scia di “#FollowTheYellow”, #SeguiIlGiallo, l’hashtag 2016 della manifestazione.
Il legame tra il giallo di tradizione e le nuove frontiere della fiction o dell’inchiesta giornalistica è stato messo in risalto dalla scelta delle location: le due librerie cittadine principali, Ibs+Libraccio a la Feltrinelli, le sale di Palazzo Paradiso e l’eleganza del Ridotto del Teatro Comunale “Claudio Abbado”.

Alcune preziose copie della storica collana “Giallo Mondadori” – a cui dal 1929 si deve il termine ‘giallo’ che contraddistingue in Italia la letteratura poliziesca – hanno introdotto ieri la conferenza stampa in Comune. Ospite d’onore: lo scrittore Marcello Simoni, testimonial della manifestazione.
Giallo colore dell’energia, dell’intuizione e della creatività per destare il torpore dell’autunno estense: una colata d’oro che porterà in città autori di fama internazionale, a partire da Wulf Dorn, scrittore tedesco di bestseller, a Jean Christophe Grangé, autore del famoso romanzo thriller “I fiumi di porpora” e sceneggiatore dell’omonimo film interpretato da Jean Reno, Vincent Cassel e Nadia Farès, il cui ultimo lavoro “Rituale del Male” è uscito ad ottobre per i tipi di Garzanti.

20161107_115506

Organizzata dall’associazione culturale Gruppo del Tasso, la rassegna letteraria ha il suo nucleo nelle giornate dall’11 al 13 novembre, ma è preceduta da alcuni invitanti assaggi, come ha illustrato il direttore artistico Alberto Amorelli.
Si incomincia il 9 novembre alle 18.30, con un aperitivo al 91San Romano, locale dove è allestita fino al 13 la mostra fotografica “Racconti Appesi”, cocktail di fotografie e parole di autori ferraresi. Quindi è la volta di Matteo Strukul, in vetta alle classifiche di vendita con il suo romanzo “I Medici”: giovedì 10, alle 20.30, lo scrittore padovano sarà ospite della trattoria Le Nuvole, che per l’occasione sfoggerà un menù di pesce tra il giallo del tataki di tonno e il rosso denso dei lamponi, il tutto accompagnato da una buona dose di bollicine nel bicchiere.
Poker di “signore in giallo” per il primo incontro all’Ariostea: venerdì 11, alle 17, Palazzo Paradiso ospiterà “Donne e noir, una difficile convivenza”, che metterà Sara Bilotti, Grazia Verasani e Patrizia Rinaldi al centro di una tavola rotonda moderata dalla giornalista Camilla Ghedini.
Il weekend incalzerà con penne del calibro di Enrico Pandiani, Andrea Molesini e Gianni Simoni. Il tema “Roma, città eterna e criminale” vedrà il confronto tra gli scrittori Luca Poldelmengo, Fabrizio Roncone, Mirko Zilahy e Romano De Marco. Sabato, alle 21, il Ridotto del Teatro Comunale si illuminerà per Wulf Dorn, una voce potente del thriller d’Oltralpe, mentre il gran finale lo curerà la libreria Feltrinelli, domenica, alle 21, quando farà il suo ingresso Jean-Christophe Grangé. Non mancherà lo spazio per i grandi fumettisti, in compagnia di Claudio Chiaverotti e Pasquale Ruju.
Uno spazio entusiasmante è poi quello riservato ai più piccoli, protagonisti di “Giallo Kids”: due momenti della rassegna saranno solo per i piccoli investigatori che – guidati dalla scrittrice Sara Magnoli e dell’illustratore Tiziano Riverso – potranno avventurarsi tra le pagine di un giallo, apprendendo tecniche ma divertendosi. Ancora, venerdì alle17.30, nel Teatro Anatomico della Biblioteca Ariostea è previsto un “Viaggio nel mistero”: un laboratorio dinamico tra parole, immagini e ombre inquietanti, alla scoperta di come nasce un giallo e di come un racconto diventa fumetto. Sabato, alle 10.30, sempre nel Teatro Anatomico, partirà il gioco a squadre “Sulle tracce del colpevole”: una “caccia al ladro” attraverso indizi, sospetti e malfattori da smascherare. L’età consigliata per partecipare, rigorosamente a ingresso gratuito, è dai 7 ai 12 anni, ma per i baby detective saranno a disposizione le ragazze dello staff, con disegni e giochi più gialli che mai.
Altra affascinante novità della terza edizione sarà il workshop di sabato 12, dedicato alla scrittura creativa, in programma dalle 10 alle 13, nella Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea. Il collettivo Sabotage delle Edizioni E/O si è avvicinato con interesse alla fucina del festival ferrarese, scegliendo di sostenerlo. Insieme a Piergiorgio Pulixi, i narratori in erba indagheranno il percorso letterario che porta alla realizzazione di un libro thriller o noir, scoprendone i retroscena. Invece con Paolo Foschi il pubblico avrà la possibilità di approfondire il processo di ideazione, stesura e correzione di un giallo classico. A tutti gli iscritti sarà consegnato un “kit di scrittura” offerto da Fila, tra i numerosi sponsor tecnici di GialloFerrara, oltre che un attestato di partecipazione. Le due lezioni gratuite necessitano della prenotazione alla mail pazzi.matteo@gmail.com sino a esaurimento posti.
Per qualsiasi informazione il programma completo è già sul sito www.gialloferrara.it, o la sulla pagina www.facebook.com/GialloFerrara.

gf_per-ferraraitalia-2

“Ringrazio il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto e il Comune di Ferrara, che da sempre ci sostiene, e Assocoop Modena & Ferrara, main sponsor dell’iniziativa, che ha creduto in noi – ha sottolineato il presidente del Gruppo del Tasso Matteo Pazzi –: grazie al loro appoggio ha preso forma il sogno di un gruppo di amici”. Il ringraziamento è stato esteso dunque “a tutti i volontari del Gruppo del Tasso che a titolo gratuito collaborano – con entusiasmo e impegno – per la buona riuscita della manifestazione”.
Massimo Zanoli di Assocoop Modena & Ferrara si è complimentato con gli organizzatori, ricordando che “Assocoop è sempre attiva quando si tratta di valorizzare iniziative culturali così originali, che puntano a promuovere i libri, ma anche a rileggere la cronaca attuale attraverso i romanzi”.
Il vicesindaco ha espresso il suo apprezzamento a Matteo Pazzi, “bipresidente”, che – oltre a guidare il Gruppo del Tasso – ha raccolto il testimone di Gianna Vancini e dell’associazione Gruppo Scrittori Ferraresi. Quindi Massimo Maisto ha affermato con convinzione: “Credo che GialloFerrara dimostri come le scelte dell’Amministrazione Comunale siano vincenti. È importante dare spazio alle iniziative che nascono dagli appassionati, dai lettori. Accanto ai grandi Festival che vedono la nostra città protagonista, come Internazionale e il Buskers Festival, siamo felici di incoraggiare iniziative giovani che crescono anno dopo anno. La nostra è una città che legge”.
Numerosi i sostenitori della manifestazione, tra i quali la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara.

La parola è passata poi allo scrittore Marcello Simoni, famoso in tutto il mondo: “È un onore e un piacere per me essere testimonial di GialloFerrara fin dalla prima edizione. Eventi come questi fanno bene ai lettori, che in Italia sono sempre meno”. Ha aggiunto poi come “il giallo sia stato sottovalutato in passato, considerandolo alla stregua di narrativa ‘leggera’. Il giallo, invece, unisce estetica e interiorità, introspezione: in questo si avvicina alla poesia”. Simoni ha poi elogiato il comitato artistico, composto da Alberto Amorelli , Matteo Bianchi, Irene Lodi e Matteo Pazzi: “Complimenti a questi ragazzi che lavorano da mesi. Io conosco quanto è complessa l’organizzazione di un evento”. Un plauso è andato ancora a Silvia Franzoni per la grafica artistica di notevole impatto, così come è stata citata Diablo, la bici gialla di Ciro Patricelli, esemplare unico simbolo della manifestazione.
Poi, regalo finale della conferenza stampa, un’anticipazione: a pochi giorni di distanza dal festival un altro evento riguarderà lo scrittore Marcello Simoni, che il prossimo 15 novembre, introdotto da Matteo Bianchi, presenterà in anteprima alla libreria Ibs+Libraccio il suo nuovo romanzo “Il marchio dell’Inquisitore”, edito da Einaudi Stile Libero. L’autore ha scelto ancora Ferrara per il lancio del suo nono romanzo. In parallelo Simoni sta lavorando anche per Newton Compton: bocca cucita per un’inedita trilogia in uscita nel 2017. L’ambientazione è Firenze, il protagonista un ladro…questi gli unici indizi di nuove pagine e nuovi casi, nuovi intriganti misteri da svelare…
Se gli impegni per l’imminente uscita del romanzo glielo consentiranno, Marcello Simoni parteciperà con piacere a qualche appuntamento organizzato nei prossimi giorni a GialloFerrara, per incontrare autori amici e per apprezzare ancora una volta la bellezza misteriosa della nostra città: “Ferrara è affascinante, artistica, a misura d’uomo – sorride l’autore -. È una città perfetta per… ospitare delitti!”.

Leggi anche:
Il Centro si tinge di GialloFerrara: intervista al direttore artistico Alberto Amorelli

tag:

Redazione di Periscopio


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it