Skip to main content

Da: Agenzia Stampa Giunta Regionale Emilia-Romagna

Agricoltura. La Regione in campo per sostenere i giovani agricoltori con oltre 2 milioni di euro e per aiutare le imprese colpite da cimice asiatica e altre calamità. L’assessore Caselli: “Vicini agli agricoltori oggi in piazza. Già stanziati i primi 250 mila euro per aiutare la gestione finanziaria delle aziende agricole. Aiuti economici straordinari, ricerca, e sperimentazione della vespa samurai per proteggere i nostri produttori e i buoni prodotti della regione. A breve presenterò il nostro piano, conndiviso con le altre Regioni del Nord, alla ministra Bellanova ed in Europa”.

Oggi l’esame del progetto di legge in commissione Politiche economiche. “I fondi per dare una risposta ai fabbisogni dei giovani agricoltori: azioni concrete finalizzate a sostenere il ricambio generazionale e fronteggiare le difficoltà delle imprese”

Bologna – Prosegue l’impegno della Regione al fianco degli agricoltori colpiti dalla cimice asiatica che quest’anno ha causato danni ingenti ai prodotti ortofrutticoli dell’Emilia-Romagna, mettendo in ginocchio un’intera categoria.
Dopo il tavolo tecnico con le associazioni e le organizzazioni dei produttori di fine agosto, l’apertura del bando da 250 mila euro per l’attivazione di mutui a tassi agevolati a sostegno del reddito, le sollecitazioni inviate ai ministeri Agricoltura e Ambiente e in Europa per prevedere aiuti economici straordinari, maggiori fondi per la ricerca e per la sperimentazione degli insetti antagonisti, oggi la Giunta regionale propone in commissione Politiche economiche un proprio progetto di legge che amplia le possibilità di sostegno finanziario di durata pluriennale per le aziende danneggiate dalle calamità fitosanitarie, cimice asiatica in testa.

“Come Regione- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli- siamo vicini, e non a parole, agli agricoltori che sono scesi in piazza in questi giorni per denunciare una situazione gravissima non solo per gli imprenditori e i lavoratori, ma anche per i consumatori dei nostri buoni prodotti. Proprio lunedì scorso ho visitato due aziende nel ferrarese. Conoscevo già la gravità della situazione, ma averla vista di persona, aver parlato con gli agricoltori e i loro figli, aver incontrato i loro occhi e la loro forza e dignità ha rafforzato ulteriormente la mia determinazione a dare il massimo e a battermi in tutte le sedi a tutela della frutticoltura regionale e del suo grande ruolo economico, ambientale e sociale”.

“In un momento così delicato- sottolinea l’assessore- le fake news e le chiacchiere in libertà messe in circolazione per puro e sterile intento polemico, aggiungono ulteriore danno a un settore già provato da un anno terribile. Ribadisco che non esistono ricette miracolose e che è necessario agire su tre fronti: aiuti economici, ricerca e sperimentazione. La Regione non si sveglia oggi: fin da quando si è manifestato il problema, abbiamo finanziato, con i contributi più alti in Italia, studi e ricerche e sollecitato più volte il ministero Ambiente a recepire la direttiva Habitat per l’introduzione e la sperimentazione della vespa samurai ed aiutato gli agricoltori con assistenza fitosanitario e contributi sulle reti antinsetto per 13 milioni”.

“Con le rappresentanze agricole, le istituzioni, le organizzazioni di produttori, gli enti di ricerca e le altre regioni del Nord- prosegue Caselli- siamo facendo squadra e abbiamo definito un importante piano di intervento, che prevede azioni a livello regionale, nazionale ed europeo, per dare un futuro a un settore essenziale per la nostra agricoltura, il nostro paesaggio, la nostra identità. E oggi con la modifica alla legge regionale 43 mettiamo un altro tassello al piano di aiuti per le aziende agricole, fornendo un sostegno finanziario non più solo per effettuare investimenti, ma anche per sostenere la gestione, allungando le scadenze anche a medio termine, a fronte delle perdite di produzione. Insieme, unendo le forze, possiamo vincere questa sfida”.

Oltre due milioni per i giovani agricoltori e un sostegno finanziario più ampio per le imprese colpite da calamità fitosanitarie

Il progetto di legge, approvato dalla Giunta regionale e oggi all’esame della commissione Politiche economiche dell’Assemblea legislativa prevede due interventi. Per i giovani la Regione mette in campo risorse proprie per 2 milioni e 38 mila euro di aiuti di Stato integrativi. Tali risorse, che vanno ad integrare quelle già rese disponibili attraverso il Programma di sviluppo rurale 2014-20, serviranno per sostenere la realizzazione dei piani di investimento attuati da giovani agricoltori beneficiari di premio di primo insediamento.
I fondi saranno erogati dall’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura (Agrea).

“Gli interventi urgenti- continua Caselli- riguardano anche un altro importante obiettivo della nostra politica, ovvero gli insediamenti delle imprese condotte dai giovani. Il rafforzamento e lo sviluppo del sistema agricolo regionale richiedono politiche e azioni concrete finalizzate a sostenere il ricambio generazionale, favorendo l’ingresso dei giovani in agricoltura. Si tratta di una leva importante per favorire la crescita dell’occupazione giovanile, mantenere un presidio nelle zone soggette a spopolamento e promuovere l’innovazione”.

Il provvedimento propone, inoltre come si diceva, una modifica alla legge regionale 43 del 1997, che disciplina gli interventi di sostegno finanziario alle aziende agricole, attuati attraverso i consorzi fidi e le cooperative di garanzia, ampliandone le possibilità anche su prestiti a lungo periodo. Con questa modifica, si potrà prevedere il concorso al pagamento di interessi anche sui prestiti destinati a sostenere le imprese agricole per danni alle produzioni causati da calamità naturali, avversità atmosferiche, fitopatie e organismi nocivi ai vegetali.

Dai contributi economici alla mobilitazione delle Regioni del Nord Italia: l’impegno dell’Emilia-Romagna nelle ultime settimane per la lotta alla cimice asiatica

Subito dopo l’incontro del tavolo tecnico con le associazioni agricole e le organizzazioni dei produttori ortofrutticoli convocato dall’assessore Caselli, è stata delineata una road map serrata per intervenire sulla cimice asiatica. Tre i livelli territoriali e istituzionali della strategia regionale individuati.

– Europa. In primo luogo c’è la richiesta di permettere una maggiorazione della dotazione delle Ocm per la creazione di fondi mutualistici per compensare i danni del crescente numero di patologie che affliggono l’ortofrutta. In secondo luogo, l’attivazione di progetti di ricerca dedicati alle strategie di contrasto e di coesistenza con la cimice, in forte collegamento con le altre esperienze internazionali, soprattutto americane, che si stanno cimentando con la stessa emergenza. E’ già stato ottenuto un incontro con l’Unità Ortofrutta DG Agri per il 1^ ottobre prossimo

– Italia. È di una settimana fa la lettera congiunta che le Regioni del Nord Italia hanno inviato al ministero della Politiche agricole con la richiesta di attivare un piano nazionale straordinario basato sostanzialmente su quello stilato dall’Emilia-Romagna. L’assessore Caselli, in una telefonata, ha avuto poi conferma dalla neo-ministra Bellanova di un incontro a breve. In quella sede sarà chiesto anche il sostegno delle aziende agricole colpite attraverso l’istituzione di un fondo che permetta di affrontare le conseguenze di quest’anno difficile e di ripartire il prossimo anno.
Ancora, si chiede al ministero dell’Ambiente – a -4 giorni dall’entrata in vigore del Dpr 05/07/2019, n. 102i (GU 208 del 05/09/2019), provvedimento sollecitato dalla Regione Emilia-Romagna fin dal 2015, che modifica il recepimento della direttiva comunitaria Habitat da parte del nostro Paese e introduce una deroga al divieto di introduzione in natura di specie non autoctone – l’autorizzazione al lancio e alla diffusione della vespa Samurai, insieme a un investimento straordinario sulla ricerca di questo parassitoide antagonista. Inoltre, si chiede una forte azione di coordinamento del ministero dell’Agricoltura per la ricerca e risorse dedicate al Crea che dall’autunno scorso sta studiando in laboratorio la vespa Samurai.

– Regione. È stato emanato la scorsa settimana il bando, con le garanzie degli Agrifidi, per dare volano finanziario alle aziende che a causa delle gravi perdite di prodotto dovranno affrontare un bilancio 2019 in forte sofferenza, con circa 250 mila euro per abbattere i tassi di interesse dell’1,5%.

Il bando, in pubblicazione sul portale della Regione Emilia-Romagna (http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/), dà priorità alle imprese che hanno una superficie minima di due ettari di impianti frutticoli nelle province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena e Ravenna. Sono le aree dove si sono registrati i maggiori danni da cimice asiatica, sulla base dei rilievi fatti dal servizio Fitosanitario regionale. Le domande dovranno essere presentate all’Organismo di garanzia entro il 21 ottobre 2019.

Inoltre, si vuole intervenire per ridurre al massimo i tempi e arrivare il prima possibile ad un impatto significativo dei lanci della vespa samurai, non appena autorizzati, con la delimitazione territoriale dei comuni colpiti per attivare le procedure previste per autorizzare gli sgravi contributivi, con l’attivazione di un confronto con il sistema bancario per una dilazione sui pagamenti delle rate dei mutui in scadenza per le aziende danneggiate e con un’iniezione di 2 milioni di euro del Piano di sviluppo rurale per un nuovo bando per le reti di protezione.

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it


Ti potrebbero interessare