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Da: Organizzatori

Sabato 16 novembre il momento che tutta la città attende, con l’accensione delle luminarie del centro storico, apertura degli eventi di Natale e Capodanno organizzati da Delphi International, Made Eventi e Sapori d’Amare, e realizzati grazie al sostegno del Comune di Ferrara e della Camera di Commercio. Alle 17.50 la suggestiva cerimonia di inaugurazione che, alla presenza del Sindaco Alan Fabbri e degli sponsor, darà “luce” ad una cometa a due code e a ben 4.000 luci che faranno brillare Piazza Trento e Trieste. A seguire, il taglio del nastro del Fideuram Christmas Village in Piazza Trento e Trieste, dove dalle 18.30 si svolgerà anche Calici d’Autunno, la degustazione eno-gastronomica itinerante per le vie del centro a cura di FEshion Eventi che proseguirà fino a domenica 17 novembre. Il Fideuram Christmas Village darà spazio anche alle associazioni di volontariato del territorio, che avranno modo di farsi conoscere: un Natale Solidale che si potrà sostenere anche acquistando i biglietti della Lotteria per Ferrara con tanti bellissimi premi. Annullato invece, causa il maltempo, il concerto della Casanova Venice Ensemble che avrebbe dovuto precedere l’accensione delle luminarie.

Domenica 17, dalle ore 15.00 al Fideuram Christmas Village animazione con Radio Bruno per spostarsi poi alle 17.30 in Piazza Savonarola con uno dei momenti più attesi, l’inaugurazione di “Generali Baluardi colora il Castello”, la nuova installazione che per cinquanta sere illuminerà di un colore diverso le quattro facciate del Castello Estense. Un opera imponente, la cui realizzazione è resa possibile grazie alla sensibilità di Giancarlo Bechicchi, agente generale dell’Agenzia Generali Ferrara Baluardi, sponsor tradizionalmente vicino agli organizzatori. In occasione dell’inaugurazione si esibiranno, per un momento di grande suggestione, la cantante Ambra Bianchi e il baritono Thiago Felipe Stopa.

E per gli amanti della fotografia, con il primo evento del programma si apre anche il contest instagram #FEnadal.

Le categorie premiate quest’anno saranno:
miglior fotografia de “Generali Baluardi colora il Castello”;
miglior fotografia della città illuminata;
miglior fotografia delle fontane danzanti;
miglior fotografia dell’Incendio del Castello;
fotografia più rappresentativa del Natale a Ferrara… perché il “Nadal a Frara” lo abbiamo solo noi;
fotografia che riceverà più “like” in assoluto.

Il programma completo degli eventi è consultabile sul sito www.capodannoferrara.com
Si ringraziano i Gold Sponsor Fideuram Private Banker, Gruppo Ghedini Automobili, Agenzia Generali Ferrara Baluardi e Visit Ferrara.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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