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da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Sono 13 i percorsi didattici che consentono di ottenere il titolo di laurea Unife e straniero

Internazionalizzare il proprio curriculum da studenti? A Ferrara è possibile grazie ai numerosi Corsi di Laurea a Doppio Titolo attivati con Università europee ed extra europee, ulteriori tasselli a dimostrazione di quanto l’internazionalizzazione sia punto di forza nella mission dell’Ateneo.
Accanto ad Erasmus e ai programmi di mobilità verso Paesi non europei, Unife ha aggiunto un’opportunità davvero interessante grazie alle Lauree a Doppio Titolo, percorsi didattici internazionali che consentono di ottenere due titoli di laurea: quello dell’Università di Ferrara e quello dell’Università partner straniera.
Una “doppia laurea” che consentirà ai ragazzi che sceglieranno questo percorso, di lavorare o continuare gli studi in un altro Paese senza difficoltà, valore aggiunto in questi tempi di forte mobilità dei laureati in cerca di opportunità lavorative al di fuori dei confini nazionali.
Come funzionano esattamente questi corsi? Prevedono, nel corso del regolare periodo di studi, un periodo di circa un anno di mobilità obbligatorio in un Ateneo straniero, durante il quale lo studente frequenta regolarmente le lezioni e sostiene i relativi esami. Ciò consente di ottenere anche la seconda laurea valida nel Paese ospitante. E per quanto riguarda le spese? Tutti gli studenti ammessi ottengono un finanziamento che copre parzialmente i costi di mobilità.
Ecco i 13 Corsi di Laurea a Doppio titolo che Unife offre ai propri studenti:
Laurea Magistrale in Lingue e letterature straniere: Università di Valladolid (E), Università di Cordova (E), Università di Regensburg (D), Pontificia Universidad Catolica di Curitiba (Brasile); Laurea Magistrale in Scienze geologiche, georisorse e territorio: Università di Cadice (E); Laurea a ciclo unico in Giurisprudenza: Università di Granada (E); Laurea in Infermieristica e Laurea in Ostetricia: Università ULADECH (Perù); Laurea Magistrale in Matematica: Università di Orleans (F); Laurea Magistrale in Fisica: Università Parigi Sud (F); Laurea Magistrale in Economia, Mercati e Management, Laurea a ciclo unico in Architettura e Laurea in Design del prodotto industriale: Pontificia Universidad Catolica di Curitiba (Brasile).
Un’offerta didattica ampia che spazia tra tutti i Dipartimenti di Unife, che si arricchirà a breve di altre importanti collaborazioni internazionali.
Tutti gli studenti interessati possono rispondere ai bandi attualmente pubblicati e ricevere ulteriori informazioni consultando il sito www.unife.it nella sezione della mobilità internazionale dedicata ai doppi titoli.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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