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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Nuove opportunità dedicate ai giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano. A disposizione oltre 74 milioni di risorse del Fondo Sociale Europeo

Bologna – Prende il via il 1° maggio anche in Emilia-Romagna la Garanzia Giovani, il progetto dell’Unione Europea che intende assicurare ai ragazzi e alle ragazze tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano nuove opportunità per acquisire competenze ed entrare nel mercato del lavoro. Oltre 74 milioni di euro sono le risorse a disposizione per avviare le misure, provenienti dal Fondo Sociale Europeo.
L’Emilia-Romagna è tra le prime Regioni a sottoscrivere la convenzione con il Ministero del Lavoro e questa mattina in conferenza stampa sono stati presentati i servizi e le azioni che saranno avviati a partire da domani.
“In Emilia-Romagna riusciamo a dare avvio al programma con tempestività grazie a quanto costruito in questi anni – ha spiegato l’assessore regionale al Lavoro, Scuola e Formazione Patrizio Bianchi – Mi riferisco in particolare alla infrastruttura educativa ER Educazione e Ricerca Emilia-Romagna, alle esperienze già maturate nel favorire l’occupazione giovanile, agli investimenti realizzati per innovare i sistemi informativi per il lavoro (SILER) e ai canali attivati per l’erogazione di servizi on line, in particolare con il portale Lavoro per te”.
La Garanzia Giovani permette in Emilia-Romagna di integrare e qualificare le diverse opportunità dell’infrastruttura formativa regionale e si pone in continuità con le scelte effettuate nel 2012 con il “Piano per l’accesso dei giovani al lavoro, la continuità dei rapporti di lavoro, il sostegno e la promozione del fare impresa”.
“L’idea alla base dell’attuazione del progetto Garanzia Giovani nella nostra regione è aumentare le competenze dei giovani per contrastare la disoccupazione, promuovere la qualità e la continuità del lavoro, supportare la creazione di nuove imprese e premiare le imprese che investono sui ragazzi e sulla loro formazione – ha continuato l’assessore Bianchi – Per farlo occorre costruire i presupposti di un patto condiviso tra i giovani, destinatari degli interventi e chiamati ad essere proattivi nel cogliere le opportunità offerte, e le imprese che dovranno investire responsabilmente nel futuro dei giovani avvicinandoli al lavoro”.
Strategica a questo proposito sarà la comunicazione. La regione in sinergia e coerenza con il piano di comunicazione nazionale e nel rispetto delle Linee guida elaborate dal Ministero intende rafforzare a livello regionale la comunicazione istituzionale, predisporre azioni di comunicazione orientativa e di servizio e favorire la partecipazione e il coinvolgimento attivo in particolare di giovani e imprese.

I servizi e le opportunità che la Regione Emilia-Romagna mette a disposizione dei giovani che decideranno di aderire al progetto sono:

Colloqui di orientamento
Per tutti i giovani tra i 15 e i 29 anni, colloqui di orientamento per favorire una conoscenza del mercato del lavoro e delle opportunità che offre, per individuare eventuali offerte di lavoro e per costruire un Progetto Garanzia Giovani personalizzato e coerente.

Reinserimento in un percorso formativo
Per i giovani tra i 15 e i 18 anni, privi di qualifica o diploma, saranno realizzati percorsi, anche personalizzati, per rientrare nella scuola o nella formazione e conseguire un titolo di studio.

Tirocinio
Per giovani tra i 18 e i 24 anni, promozione, tutoraggio e individuazione di datori di lavoro ospitanti per realizzare tirocini formativi extra-curriculari, anche in mobilità geografica e transnazionale, della durata massima di sei mesi (o 12 mesi per giovani disabili o svantaggiati).
L’indennità di frequenza al tirocinio, del valore minimo di 450 euro mensili, è finanziata dalla Regione per il 70% con risorse pubbliche, per il 30% da risorse delle realtà ospitanti.

Sostegno all’inserimento lavorativo in particolare attraverso un contratto di apprendistato
Per i giovani dai 15 ai 29 anni, sostegno all’inserimento lavorativo in particolare attraverso un contratto di apprendistato: apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, apprendistato per l’alta formazione e la ricerca.
La formazione qualificata prevista dalle tre tipologie di contratto è finanziata attraverso risorse pubbliche. Alle imprese che assumono giovani con contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale e di apprendistato per l’alta formazione e la ricerca (le due tipologie di contratto in cui la componente formativa è più rilevante) la Regione riconosce incentivi pari rispettivamente a 2 mila, 3 mila e 6 mila euro.

Mobilità professionale in Italia e in Europa
Per i giovani dai 18 ai 24 anni, servizi di informazione e orientamento (attraverso la rete europea dei servizi per l’impiego Eures) e sostegno economico alla realizzazione di progetti di mobilità professionale all’interno del territorio nazionale o in Paesi UE.

Servizio civile
Per i giovani tra i 18 e i 28 anni, sostegno alla realizzazione di un’esperienza di servizio civile prioritariamente nell’ambito dell’assistenza, prevenzione, cura, riabilitazione, reinserimento sociale, della cooperazione allo sviluppo e della salvaguardia e fruizione del patrimonio artistico, monumentale ed ambientale. Gli assegni formativi sono finanziati da risorse pubbliche.

Accompagnamento all’avvio di un attività autonoma e imprenditoriale
Per i giovani tra i 18 e i 29 anni, percorsi specialistici, mirati e personalizzati per l’avvio di attività autonome e la costituzione di nuove imprese giovanili. I percorsi prevedono un affiancamento tecnico per la traduzione dell’idea di impresa in progetto di fattibilità, un accompagnamento all’acquisizione delle competenze necessarie, la costruzione del business plan e l’accompagnamento allo start up d’impresa.

Bonus occupazionale
Per promuovere l’inserimento occupazionale dei giovani fino a 29 anni, sono stati previsti incentivi alle imprese che assumono. Il dettaglio della misura sarà definito in accordo con il Ministero nei prossimi giorni.

Come si accede al Programma
Per accedere al programma occorre iscriversi presso il Centro per l’impiego competente per il proprio domicilio o compilando un modulo online dal 1° maggio.
Per iscriversi online alla Garanzia Giovani in Emilia-Romagna occorre registrarsi nell’area riservata di questo portale https://lavoroperte.regione.emilia-romagna.it/MyPortal/ richiedendo anche l’abilitazione ai Servizi amministrativi.
Dopo aver effettuato la registrazione sul portale, dalla propria scrivania virtuale si potrà aderire al progetto cliccando sul banner Garanzia Giovani presente nella pagina.
Chi è già iscritto a Lavoro per Te e ha già l’abilitazione ai Servizi amministrativi può aderire al progetto direttamente dalla propria scrivania virtuale.
Entro 60 giorni dall’iscrizione i giovani saranno contattati dal proprio centro per l’impiego per costruire insieme ad un operatore il progetto formativo personalizzato e firmare il Patto di servizio. Entro 4 mesi dalla firma del Patto di servizio il percorso individuato deve avere inizio.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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