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Da Organizzatori

Il prossimo 28 Maggio alla Sala Estense di Ferrara ore 21:00 va in scena:“Stagioni sulla pelle”,
spettacolo di beneficienza organizzato da Danzamando, ASD SPacecon la collaborazione di Fondazione Acaref Onlus

FERRARA – Il movimento, l’espressività del corpo e la musica per sostenere la lotta contro la sindrome atassica, una malattia genetica che priva proprio della graduale capacità di muoversi liberamente. Un malato di atassia non può camminare, ballare, cantare e allora a farlo per loro saranno i ballerini e la cantante dello spettacolo “Stagioni sulla pelle”, che si terrà il prossimo 28 Maggio presso la Sala Estense di Ferrara, alle ore 21:00. L’evento è organizzato dal gruppo Danzamando, in collaborazione con l’Associazione Sportiva Dilettantistica SPace e sarà messo in scena dal gruppo senior diretto da Federica Massa e dagli allievi del progetto formativo danzamando.form, curato dalle insegnanti Francesca Audino, Kim Brewster e Paola Tomasotti, oltre che da Federica stessa, coordinatrice del progetto.
Il ricavato della serata sarà devoluto alla Fondazione Acaref Onlus che si occupa da diversi anni di sostegno ai malati di sindromi atassiche – ma anche alle persone affette da qualsiasi disabilità e agli anziani – e raccoglie fondi per la ricerca su questa malattia rara e incurabile, che toglie progressivamente equilibrio, coordinazione, capacità di parlare, di sentire, di respirare e provoca gravi deficit cognitivi. Una malattia che imprigiona letteralmente le persone nel proprio corpo ed ha sempre un decorso negativo. Ecco allora la danza e il canto con l’obiettivo di liberare i corpi dei malati atassici, attraverso un contributo alla ricerca che si sta svolgendo nei laboratori dell’Università di Ferrara per trovare una cura definitiva.
Il ciclo delle stagioni potrebbe raffigurare una metafora della vita; dalla nascita fino ad arrivare alla vecchiaia verranno rappresentate le principali tappe, i diversi momenti della crescita dell’individuo: morale, caratteriale, sociale.
Stagioni sulla pelle è un affresco dell’evoluzione emotiva e relazionale dell’essere umano, che passa attraverso il gioco, la spensieratezza, l’insicurezza, la fragile sfrontatezza, la responsabilizzazione, lo stress, per approdare alla serenità dell’età matura, alla gioia nelle piccole cose, alla tenerezza del ricordo.
Anche quest’anno Federica Massa ha scelto di riproporre il sodalizio con Silvia Andreolini, che interpreterà i brani cantati e con Silvia Dambrosio, che darà voce ai testi.

Danzeranno:
Mihaela Cazacu, Martina Cavallini, Estrea Ciani, Elias Haddouch, Zacaria Haddouch;
Nicole Balboni, Eleonora Ghesini, Martina Mesiti, Emma Parma, Sofia Ruzziconi, Margherita Spadi, Stella Valpondi, Alessia Zunelli;Francesca Audino, Sara Chierici, Caterina Ghirotto, Silvia Malacarne, Federica Massa, Massimo Pollachini, Laura Previati, Caterina Spadi, Paola Tomasotti.

Organizzazione
L’ASD SPace di Ferrara, affiliata all’Ente di Promozione Sportiva AICS e riconosciuta dal CONI, nasce nel 2014 dalla fusione della passione per la danza di Federica Massa con l’esperienza nell’educazione motoria di Stefania Plenario e il sostegno artistico di Stefania Tani: tre donne – tre amiche – che danno vita insieme ad un proprio spazio, in cui condividere ciò in cui si dilettano: danza, Pilates e creatività.
Caleidoscopio di didattiche fluide e stimoli artistici, SPace ASD propone ai propri associati di approcciare il movimento per ricercare il personale benessere psico-fisico attraverso svariate discipline, tra cui ginnastiche posturali e curative, come il Pilates, lo yoga e il qi gong, e diverse tecniche di danza, in particolare modern-jazz e olistica.
Federica Massa, ideatrice del progetto danzamando.form e membro del Consiglio Direttivo di SPace ASD – oltre che medico di professione, ha fortemente voluto tracciare una linea di congiunzione tra la sua passione per la danza e la realtà con cui quotidianamente si interfaccia nelle corsie dei reparti ospedalieri.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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