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Da: Organizzatori

Da lunedì 4 maggio, con l’entrata in vigore della fase 2 dell’emergenza Covid-19, saranno attive sui servizi Tper alcune nuove disposizioni per l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, nel rispetto di quanto stabilito dal DPCM del 26 aprile 2020, delle linee guida del Ministero dei Trasporti e dell’Ordinanza del Presidente della Regione Emilia-Romagna n.74 del 30 aprile 2020.

Tutte le misure sono state definite in accordo con le Amministrazioni dei territori serviti da Tper con l’obiettivo di accompagnare la ripresa del maggior numero di attività produttive e sociali previste da decreti e ordinanze.

Le principali novità

Dal 4 maggio sui bus di Tper tutti i passeggeri dovranno obbligatoriamente indossare per tutta la durata del viaggio una mascherina a protezione del naso e della bocca.

Per evitare assembramenti, negli spazi di fermata o alle principali banchine dei punti della rete di bus dove di norma si concentra un maggior flusso di passeggeri del servizio urbano, Tper installerà progressivamente una segnaletica a terra indicante il corretto distanziamento delle persone in attesa del mezzo.

A Bologna è prevista la posa di questa segnaletica alle fermate della Stazione Centrale e di viale Pietramellara; nelle vie Rizzoli, Ugo Bassi, Indipendenza, Marconi, Mille e Irnerio; nelle piazze Minghetti e Malpighi e in corrispondenza degli ospedali S. Orsola (fermate Mazzini, Massarenti, Ercolani e Palagi), Maggiore e Bellaria.

A Ferrara, la nuova segnaletica orizzontale di distanziamento sarà presente alle fermate: Stazione FS, Cavour Giardini, Giovecca Teatini, Giovecca Città Salute, Centro Commerciale Le Mura, Kennedy, Centro Commerciale Il Castello, Ospedale Cona, Autostazione Rampari San Paolo, Autostazione Via del Lavoro e Porta Reno.

Sui bus si provvederà all’installazione di una segnaletica indicante i posti a sedere che non saranno utilizzabili per consentire maggiori distanze tra passeggeri e una per indirizzare i flussi dell’utenza in salita e discesa: continuando a mantenere chiusa la porta anteriore, nei mezzi con almeno tre porte sarà prevista una porta di salita e una di discesa, mentre nei mezzi a due porte, si organizzerà la salita e discesa dei passeggeri dal veicolo da una sola porta, predisponendo adeguata comunicazione a terra e a bordo sulla necessità di permettere la discesa dei passeggeri prima di salire a bordo, nel rispetto del distanziamento e di un ordinato accesso.

Saranno affisse anche informazioni a bordo del bus e alle fermate sulle regole comportamentali previste nell’utilizzo del mezzo pubblico e sulle principali norme di igiene e sicurezza, compreso l’uso obbligatorio della mascherina, correttamente indossata per tutta la durata del viaggio.

Confermate anche tutte le misure di prevenzione del contagio già attive

Per assicurare le migliori condizioni igienico-sanitarie, già dall’inizio dell’emergenza coronavirus, Tper effettua quotidianamente la sanificazione dei bus, secondo le modalità definite dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, al rientro di ogni mezzo in deposito: qui gli autobus vengono arieggiati e trattati con prodotti specifici a base di cloro, con particolare attenzione alle parti di maggiore contatto del vano passeggeri, tra cui pulsantiere, mancorrenti orizzontali e verticali, braccioli, maniglie ed appigli, validatori ed emettitrici di bordo. I pavimenti sono aspirati e puliti ad umido con soluzioni acquose con prodotti sanificanti.

Durante il servizio la porta anteriore dei bus resta chiusa per consentire l’isolamento del posto di guida; continua pertanto ad essere sospesa la bigliettazione tramite conducente, laddove era prevista; resta attiva, invece, la bigliettazione a bordo per mezzo delle macchinette automatiche a monete sui bus del servizio urbano.

Per premunirsi dei titoli di viaggio, continua ad essere attiva la diffusa rete di rivendite autorizzate sul territorio per biglietti, abbonamenti mensili o annuali; per comodità d’uso, Tper ricorda che è a disposizione dell’utente anche una pratica soluzione di mobile ticketing: l’app Roger, infatti, è particolarmente consigliata in quanto utilizzabile come tutor di viaggio e consente di acquistare online e caricare sullo smartphone numerosi titoli di viaggio, tra cui anche il semplice biglietto a tempo.

Sul piano informativo, tutte le modifiche ai servizi e le notizie di utilità costantemente aggiornate, relative all’emergenza in atto, sono aggregate sul sito di Tper, nel banner in grande evidenza www.tper.it/noicisiamo, che guida l’utente alla consultazione rapida; analogo aggiornamento avviene attraverso la pagina Facebook dell’azienda.

Il trasporto pubblico e la collaborazione di tutti: norme comportamentali previste

Attraverso le misure descritte, Tper è impegnata a perseguire le migliori condizioni di viaggio.

Nella consapevolezza che il rispetto di poche e semplici regole sia responsabilità di ogni persona che usa il mezzo pubblico, all’utenza viene richiesto il corretto uso dei dispositivi di protezione individuale e l’adozione di comportamenti corretti di igiene e profilassi da tenersi in generale in ogni luogo alle persone in questo periodo emergenziale. Oltre ad evitare di utilizzare i mezzi pubblici in presenza di sintomi influenzali o di infezioni respiratorie, si raccomanda, in particolare, l’igiene delle mani, anche attraverso l’utilizzo di soluzioni idroalcoliche o l’uso dei guanti. Importante è anche cercare di mantenere sempre un adeguato distanziamento interpersonale sui mezzi, evitando di accalcarsi in alcune particolari aree del bus, specie in corrispondenza dell’ingresso e dell’uscita, e alle fermate.

Comportamenti scorretti sono sanzionabili dalle Autorità competenti: il conducente o altri addetti operativi di Tper non possono interrompere il servizio, né escludere dal viaggio eventuali passeggeri in soprannumero rispetto alle esigenze di distanziamento, né intervenire in caso di inadempimenti verso le prescrizioni di legge in vigore.

L’assetto dei servizi

L’attuale programmazione dei servizi Tper è stata attuata in accordo con la Regione e le Amministrazioni locali con l’obiettivo di continuare ad offrire un servizio superiore all’effettiva domanda registrata per consentire condizioni di viaggio adeguate a quanto richiede l’attuale emergenza sanitaria, condizioni perseguite anche attraverso l’impiego più esteso possibile dei bus snodati a maggiore capacità di carico.
Mediamente sui servizi Tper il calo dell’utenza ammonta ora ad oltre il 90% rispetto al normale periodo pre-Covid19, ma per contro il servizio è ridotto solo del 20% a Bologna e del 30% a Ferrara: ciò permette di prevedere un ulteriore margine di carico disponibile per buone condizioni di viaggio anche in considerazione del maggiore utilizzo del trasporto pubblico atteso dal 4 maggio in poi.

I servizi potranno essere successivamente incrementati, adeguandoli costantemente alle necessità delle successive fasi di riattivazione di attività, sempre di concerto con le Istituzioni e le Agenzie per la Mobilità, con le quali sono continuamente attivi tavoli di lavoro per la gestione del trasporto pubblico nell’emergenza.

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TPER


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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