Skip to main content

Da: Cso Italy

Si è tenuto ieri sera nel centro storico di Ferrara il tradizionale appuntamento estivo con Tramonto DiVino. Protagonista indiscussa della serata la Pera IGP dell’Emilia-Romagna, perfetta per ricette gourmet e accostamenti inediti con i vini locali.
 
A raccontare alle numerose persone presenti all’evento le qualità di questo straordinario prodotto della terra Paolo Bruni, presidente di CSO Italy, titolare della valorizzazione per conto del Consorzio di Tutela e a capo di un progetto di promozione al consumo in Italia e all’estero finanziato nell’ambito dei PSR (Programmi di Sviluppo Locale).
 
“La pera è un frutto difficile e delicatissimo, declinato nelle diverse varietà IGP è in grado di soddisfare tutti i palati. È un patrimonio della frutticoltura italiana da difendere e tutelare; noi del CSO Italy lavoriamo per questo e sosteniamo con grande impegno le misure urgenti che stanno per essere adottate a difesa dei produttori, duramente colpiti dalla presenza della cimice asiatica, un insetto infestante vero e proprio flagello per la frutticoltura”, ha dichiarato il presidente Bruni.
 
La versatilità delle Pere IGP dell’Emilia-Romagna è stata dimostrata in modo esemplare dalla creatività dello chef Tomas Marfella della scuola di Cucina ICook che ha cucinato in esclusiva per la tappa ferrarese di Tramonto DiVino una schiacciata di patata di Bologna Dop tostata al parmigiano reggiano Dop e aglio nero di Voghiera Dop con Pera IGP dell’Emilia Romagna flambé al rum d’ananas. Un’originale ricetta in grado di mettere d’accordo anche il più esigente tra i sommelier, alla costante ricerca dell’abbinamento perfetto fra cibi e vini regionali.
 
“Le pere IGP dell’Emilia Romagna – ha aggiunto il presidente del CSO Italy – oltre al gusto eccezionale e alle eccellenti proprietà nutrizionali rappresentano una vera e propria bandiera del Made in Italy nel mondo, poiché esportate in tutti i paesi d’Europa, in Nord Africa, in Canada, negli Stati Uniti e, incrociando le dita, a breve anche in Cina. E’ importante dunque – ha ribadito a conclusione della serata Paolo Bruni – unire le forze e le competenze per sostenere tutti i produttori e le aziende danneggiati dalla cimice asiatica”. 
 
La pera Igp eell’Emilia-Romagna
Le Pere IGP dell’Emilia-Romagna sono coltivate esclusivamente in aree storicamente vocate, dalla tradizione millenaria, tra le quali spicca la città Estense, seguita da Modena, Bologna, Reggio Emilia e Ravenna. Dopo l’approvazione del primo Disciplinare di Produzione 20 anni or sono e il conseguente riconoscimento europeo di Indicazione Geografica Protetta (IGP), quest’anno arriva un’importante novità che contribuisce a rafforzare l’immagine del prodotto e la sua presenza sul mercato. E’ stata infatti approvata un’integrazione al precedente elenco delle varietà ammesse (Abate Fetel, Kaiser, Decana del Comizio, Conference, William, William Rossa e Passa Crassana) che estende la certificazione IGP a due nuove cultivar: Santa Maria e Carmen.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it