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da: ufficio stampa Cna Ferrara

Con “Imprese aperte” si conclude l’XI edizione del Meeting provinciale dell’Innovazione della CNA di Ferrara. Sono stati circa 600 gli studenti che hanno partecipato alla giornata

Alcuni sono un po’ spaesati, per altri, invece, non è la prima volta che si trovano a visitare luoghi esterni alle aule scolastiche, per lezioni un po’ fuori dagli schemi. “Quest’anno siamo andati anche una Fiera e, comunque, sono momenti molto utili ai ragazzi”, spiega, ad esempio, la professoressa Neda Barbieri, che accompagna i ragazzi della classe V – indirizzo programmatori dell’Itc di Portomaggiore, alla Modelleria Meccanica Bonora di Ferrara. L’istituto, come diverse altre scuole superiori della provincia, ha raccolto infatti l’invito di Cna che, per il suo XI Meeting provinciale dell’Innovazione, ha organizzato l’appuntamento “Imprese aperte”. Più o meno 600 giovanissimi a confronto con la realtà di una ventina di aziende della nostra provincia dei più diversi settori: dalla meccanica alla organizzazione di eventi, dal centro sportivo alla produzione di gruppi elettrogeni, dalle confezioni moda o impianti industriali, e ancora un agriturismo e aziende di cablaggi, dalle confezioni moda all’edilizia.

Mentre l’imprenditore Roberto Bonora spiega, ad esempio, a giovani del tutto impressionati che l’azienda produce stampi capaci di trasformarsi in componenti d’auto di marchi prestigiosi, come Ferrari e Lamborghini, altri scrutano incuriositi macchinari e tecnologie in grado di produrli al più elevato livello di efficienza e qualità. Eppure, l’orizzonte lavoro giù preoccupa: “Quando avrò terminato la scuola superiore cercherò sicuramente un’occupazione – spiega Fabio Fabbri, di Consandolo – Non ho preferenze e se trovassi un posto, non starei certo a fare delle storie”. Moira Zanardi, di Portomaggiore studia programmazione, ma le piacerebbe trovare un lavoro da segretaria: “da dipendente, sì, non penso a fare l’imprenditrice”.

Ecaterina Rotaru, da due anni vive in Italia e studia a Portomaggiore, in visita con la sua classe alla Torrefazione Caffè Krifi, è molto attenta a tutti i chiarimenti forniti dall’imprenditore Mauro Baroni sui moderni sistemi che gli permettono di rendere il suo prodotto altamente competitivo sul mercato: “Certo, mi interessa molto capire come funziona un’impresa, soprattutto per il suo valore economico e sociale, ma non penso che farò l’imprenditrice, pensa piuttosto ad un lavoro da dipendente”. Così pure Davide Schirò, che studia meccanica e meccatronica alla Isit Bassi Burgatti di Cento. Il padre dirige una piccola impresa, ma lui non pensa che seguirà le sue orme. “Vedo quanto impegno e grandi sacrifici costa fare impresa – dice – Mio padre è contento del suo lavoro, ma io vorrei fare qualcosa di diverso”.

Ma ecco tutti i nomi delle imprese interessate dalle visite degli studenti: Agriturismo Due Laghi di Slanzi Gamper Antonio (agriturismo e pesca sportiva – Portomaggiore); Cablaggi Iosco srl (montaggi meccanici e cablaggi elettrici – Portomaggiore); Cencar (Oficina auto – Cento); Centro Nuoto Copparo (centro sportivo – Copparo); Delphi International srl (marketing e organizzazione eventi – Ferrara); Effeti srl (gruppi elettrogeni – Cento); Elcos di Tagliati Mauro e C. sas (impianti elettrici industriali – Argenta); Far srl (serbatoi e boiler acqua calda ed energia solare – Sant’Agostino); Geostrutture di Mazzini geom. Paolo (edilizia e costruzioni – Copparo); Grazia di Zapparoli Maria & C. snc (Confezioni moda – Ferrara); Idrokinetik srl (centro di riabilitazione – Copparo); Logikamente (comunicazione e marketing – Ferrara); Modelleria Meccanica Bonora di Ermes Bonora e C. snc (meccanica applicata alla motoristica – Ferrara); Pronesis (web agency – Ferrara); Sama (costruzione macchine automatiche – Portomaggiore); Seba Protezione srl (dispositivi di protezione antinfortunistica – Cento); Spray Team di Bergamini Gianni e C. snc (atomizzatori per la disinfezione agricola e urbana – Vigarano Mainarda); Torrefazione Caffè Krifi (torrefazione caffè – Ferrara).

Questi gli istituti scolastici che hanno partecipato all’iniziativa:IIS Carducci di Ferrara, Ipsia Ercole I d’Este Ferrara, Ipssar Orio Vergani di Ferrara, Istituto d’arte Dosso Dossi di Ferrara, It V. Bachelet di Ferrara, Itc – Pacle Ferrara, Ipsia Fratelli Taddia di Cento, Isit U. Bassi – P. Burgatti di Cento, Istituto di Istruzione Superiore Guido Monaco di Codigoro, Istituto superiore Remo Brindisi di Lido degli Estensi, IIS di Argenta, IIS Argenta – succursale Portomaggiore, Ipsge di Bondeno.

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CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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