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Comunicato Stampa Prefettura di Ferrara.

All’esame del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica gli aspetti di security e di safety della tappa del 21 maggio prossimo.

Il Prefetto Michele Campanaro ha presieduto stamane, in videoconferenza, una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato per pianificare le misure di safety e security in occasione dello svolgimento della 13^ tappa della 104° edizione del Giro d’Italia Ravenna-Verona, di passaggio nel territorio della provincia estense il 21 maggio prossimo.

Presenti all’incontro il Presidente della Provincia e Sindaco di Portomaggiore Nicola Minarelli, il Vice Sindaco del Comune di Ferrara Nicola Lodi, l’Assessore del Comune di Argenta Giulia Cillani, il Sindaco di Voghiera Paolo Lupini, il Questore Cesare Capocasa, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Gabriele Stifanelli, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Cosimo D’Elia, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco Antonio Marchese, il Comandante della Sezione di Polizia Stradale Marco Coralli, il Coordinatore del Servizio 118 Flavio Ferioli, il delegato della struttura territoriale ANAS per l’Emilia Romagna Nicola Tonelli e il Responsabile di RCS Sport Maurizio Molinari.

In vista del passaggio di tappa della “corsa rosa” nel territorio ferrarese, dal Ponte della Bastia sulla S.S.16 nel Comune di Argenta, fino al Ponte sul Po sulla S.S. 16 a Pontelagoscuro di Ferrara, attraversando anche i territori di Portomaggiore e Voghiera, in un arco temporale tra le ore 13,10 e le ore 14,20, è stata effettuata dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica una attenta analisi e valutazione degli impatti di safety e security concernenti l’evento sportivo, tenendo conto che, in relazione alla situazione pandemica, devono essere assicurati dall’organizzatore RCS Sport l’applicazione delle Linee guida e dei Protocolli sanitari per il contenimento del contagio da Covid-19, adottati dalla Federazione Ciclistica Italiana.

Nel corso dell’incontro sono stati, in particolare, pianificati tutti i dispositivi di vigilanza e di sicurezza della viabilità, per consentire uno svolgimento della manifestazione in piena sicurezza, pur in assenza di pubblico. Massima attenzione è stata rivolta alle condizioni della viabilità stradale, oggetto di specifici sopralluoghi da parte della Polizia Stradale, ed ai collegamenti dei mezzi di soccorso con i presìdi sanitari del territorio. Nell’attraversamento del centro abitato di Ferrara, con presenza di un traguardo volante, è stato disposto un accurato potenziamento del dispositivo di vigilanza ai bivi, agli incroci ed ai punti sensibili, con l’impiego di volontari e personale A.S.A. – Addetti alla Segnalazione Aggiuntiva, in aggiunta a Forze di polizia e Polizia locale. Sarà assicurata massima diffusione alla popolazione delle chiusure al traffico e dei percorsi alternativi, attraverso organi di informazione e social.

“Il passaggio del Giro d’Italia nella provincia estense – ha dichiarato il Prefetto Campanaro, a conclusione della riunione di Comitato – rappresenta sempre un appuntamento di grande fascino e richiamo per gli sportivi e la cittadinanza tutta, che dovranno però quest’anno seguire il passaggio dei corridori nel rigoroso rispetto delle misure di contenimento del contagio da Covid-19, evitando il rischio di assembramenti, considerato che l’evento è in assenza di pubblico. Sarà, in ogni caso una bella giornata di sport e di promozione dell’immagine di Ferrara e della sua provincia”.

 

 

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PROVINCIA DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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