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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Rando e Ciconte gli esperti coinvolti insieme ai rappresentanti delle istituzioni e del mondo economico e sociale. Dalla Regione oltre 1 milione di euro per progetti da Piacenza a Rimini. 25 accordi di programma per interventi per la prevenzione dell’infiltrazione mafiosa, la promozione della legalità e 9 per la sicurezza urbana. 15 progetti per il potenziamento della polizia locale.

Interventi per la prevenzione dell’infiltrazione mafiosa, la sicurezza urbana, la promozione della legalità e la polizia locale in tutte le province e l’avvio del lavoro della Consulta per la legalità prevista dalla legge regionale sulla prevenzione del crimine organizzato e mafioso e composta da esperti e rappresentanti delle istituzioni e del mondo economico e sociale.
“Ci sono un insieme di progetti e un quadro complessivo che dimostrano come la lotta all’illegalità e alla criminalità sia un pilastro delle azioni e delle politiche della Giunta regionale”, ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Bonaccini nel corso della conferenza stampa che si è svolta in Regione alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura e alle Politiche per la Legalità Massimo Mezzetti. “E’ doveroso dare un segnale che c’è in Emilia-Romagna un’alleanza molto vasta – ha detto Bonaccini – che tiene insieme il mondo del lavoro, le imprese, il volontariato, l’associazionismo e gli amministratori locali e che contribuisce a che si creino robusti anticorpi per rafforzare la cultura della legalità e la sicurezza nelle nostre città”.
Tra gli strumenti messi in campo: la “Consulta regionale per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalità” il cui lavoro, ha spiegato l’assessore Mezzetti, “partirà dalla formulazione di un Testo unico che unifichi e semplifichi le norme in materia di promozione della legalità, appalti pubblici, autotrasporto e facchinaggio e intervenga sul tema del contrasto all’usura, al gioco d’azzardo e sui beni e imprese confiscate. Faremo leva sull’esperienza e sulle norme già collaudate che abbiamo utilizzato per la ricostruzione post-terremoto e che potranno costituire un modello per la regione”.

La Consulta per la legalità
Istituita dalla Giunta il 27 luglio scorso, la “Consulta regionale per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalità” è prevista dalla legge regionale 7/2015, che ha modificato la L.R. 3/2011 e contiene le misure attuate nei territori per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile.
Ha funzioni propositive e consultive della Giunta, per riconoscere i fattori di vulnerabilità presenti nel territorio e attivare misure di prevenzione e contrasto.
Sarà composta da rappresentanti istituzionali, esperti e, in qualità di invitati permanenti, da esponenti dei settori economici e produttivi della regione e, più in generale, della società civile.
In particolare saranno componenti istituzionali,oltre al presidente della Regione e all’assessore alle Politiche per la legalità, tutti i capigruppo dell’Assemblea legislativa, il presidente di Anci dell’Emilia-Romagna, il sindaco della Città metropolitana di Bologna e i presidenti delle Province.
Gli esperti coinvolti sono Vincenza Rando, responsabile dell’Ufficio legale di Libera e specializzata in materia di legislazione antimafia ed etica delle professioni, e Vincenzo Ciconte, docente di storia della criminalità organizzata all’Università di Roma Tre e di storia delle mafie italiane all’Università di Pavia e già consulente della Commissione parlamentare antimafia.
Saranno, inoltre, invitati permanenti i rappresentanti regionali diUnioncamere, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti; Confartigianto, Cna, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative Italiane, Cgil, Cisl e Uil, Ufficio scolastico regionale; Abi, Forum del Terzo settore, Avviso Pubblico,Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie e del Forum italiano per la sicurezza urbana.
Alle sedute della Consulta il presidente potrà invitare i rappresentanti delle Prefetture, della Direzione investigativa antimafia e delle amministrazioni statali competenti nelle materie della giustizia e del contrasto alla criminalità, nonché ulteriori esperti.
Per la partecipazione ai lavori della Consulta non sono previsti compensi né rimborsi.

Gli interventi per la legalità:
La Regione sostiene con oltre 1 milione di euro i progetti per la legalità, la sicurezza urbana, la polizia locale e la lotta all’infiltrazione mafiosa in Emilia-Romagna per il 2015.
In particolare oltre 774 mila euro serviranno a finanziare gli ampi interventi e progetti previsti nei 34 accordi di programma per la promozione della legalità, la prevenzione dell’infiltrazione mafiosa, il recupero dei beni confiscati (tramite protocolli di collaborazione con enti locali, scuole ed università) e la sicurezza urbana, mentre più di 136 mila euro sosterranno i 15 nuovi progetti di promozione della Polizia locale e 123.000 euro finanzieranno interventi per l’adeguamento delle Polizie locali agli standard di servizio fissati dalla Regione e previsti da precedenti accordi pluriennale.
Siglati grazie alla legge 3/2011, 18 Accordi coinvolgono le amministrazioni comunali di Bologna e di Pieve di Cento, Casalecchio, Castel Guelfo, Pianoro, Valsamoggia e il Nuovo circondario imolese; di Reggio Emilia e Correggio; di Ferrara e Comacchio; di Piacenza; di Castelfranco Emilia e l’Unione Terra d’Argine (Mo); di Fidenza, Berceto e Torrile (Pr); di Cervia (Ra); di Bellaria Igea Marina e Cattolica (Rn). Due gli Accordi di programma con le scuole: l’Istituto comprensivo Fiorenzuola D’Arda a Piacenza e l’Istituto superiore Antonio Zanelli di Reggio Emilia. Due gli Accordi con l’Università di Bologna: uno l’istituto Cirsfid e l’altro con il Dipartimento di scienze statistiche “Paolo Fortunati” e, infine, uno con l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale (Pr).
La proposte volte al recupero di beni immobili confiscati alla mafia e destinati a finalità sociali riguardano i Comuni di Pieve di Cento (Fe); Berceto (Pr); Pianoro (Bo); Cervia (Ra) e l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale (Pr).
I progetti che prevedono un’integrazione tra più misure parallele (con percorsi formativi per dipendenti e amministratori; coinvolgimento delle scuole; appuntamenti di sensibilizzazione per i cittadini attraverso incontri di testimonianza e approfondimento realizzati anche in collaborazione associazioni) riguardano i Comuni di Bologna, Ferrara, Reggio Emilia e Fidenza (Pr). A Comacchio (Fe), Cattolica (Rn); Torrile (Pr), Correggio (capofila dei Comuni di Bibiano, Rubiera e S. Ilario nel reggiano) e le due scuole di Piacenza e Reggio, dove vengono finanziate inziative per la promozione della legalità e la prevenzione orientati in particolare ai giovani.
Verrà data continuità all’attività dell’Osservatorio riminese sulla legalità e la criminalità organizzata coordinato dal Comune di Bellaria Igea Marina, in convenzione con i Comuni di Rimini, Riccione e Cattolica mentre il Comune Castel Guelfo (Bo) continuerà il suo impegno per la sensibilizzazione e prevenzione del gioco d’azzardo patologico.
Le risorse regionali serviranno anche per sostenere il 4° Festival regionale contro le mafie “Aut Aut” proposto dal Comune bolognese di Valsamoggia e i due festival di livello nazionale “Politicamente scorretto” del Comune di Casalecchio (Bo) e i “Mondiali Antirazzisti” presentato dal Comune di Castel Franco Emilia (Mo). In questo caso, così come in altri progetti di sicurezza urbana, lo sport diventa un’azione strategica per la prevenzione della violenza e per promuovere la cittadinanza attiva.
A questi protocolli si aggiungono 9 accordi di programma, per un ammontare complessivo di 355.400 euro, in attuazione della legge regionale 24/2003, che sostengono interventi volti al miglioramento di problemi di sicurezza, conflitto o disordine urbano. Tali Accordi sono stati approvati con le amministrazioni comunali di Bologna e Calderara di Reno, Modena, Reggio Emilia e Rio Saliceto, Piacenza, Ferrara, Ravenna e Cesenatico (Fc).
A Modena, Ferrara e Rio Saliceto i fondi regionali cofinanzieranno l’installazione di impianti di videosorveglianza per il controllo del territorio e la prevenzione della criminalità e la contemporanea organizzazione di azioni di prevenzione sociale.
Le iniziative dei Comuni di Bologna e Piacenza riguardano progetti integrati sulla prevenzione della devianza giovanile, attraverso il controllo del territorio o interventi per il miglioramento della qualità urbana (ad esempio con il potenziamento dell’illuminazione pubblica a Bologna o con azioni di animazione territoriale in entrambe le città). Il comune di Reggio Emilia punta sulla riqualificazione urbana della zona di Piazzale Marconi con un intervento di prevenzione “ambientale” e di mediazione sociale. Il Comune di Ravenna punta sul “Progetto volontari per la sicurezza” per intensificare una presenza attiva sul territorio con azioni di prevenzione, educazione alla convivenza, informazione, educazione alla legalità e sicurezza stradale.
Il progetto del Comune di Cesenatico (Fc) è finalizzato alla sperimentazione di attività di dialogo e incontro con i cittadini da parte della Polizia municipale, mentre a Calderara di Reno (Bo) sono previste azioni contro il degrado abitativo del complesso residenziale “Garibaldi 2” (nei blocchi 4/5/6) nell’ambito del piano di riqualificazione urbana concertato con la Regione.
Sempre in un’ottica di affermazione della legalità e di promozione di azioni orientate al presidio del territorio e per il sostegno, l’ammodernamento e, quindi, la crescita qualitativa del lavoro delle Polizie locali, per quest’anno vengono previsti 260.000 euro.
In particolare la Regione ha realizzato un bando per la concessione di contributi per il potenziamento delle Polizie locali di 15 Comuni e Unioni: i Comuni di Parma, San Lazzaro di Savena, Castelfranco Emilia, Reno Galliera, Valsamoggia, Cervia e le Unioni della Bassa Romagna, delle Terre d’Argine, dei Comuni del Frignano, Bassa Reggiana, Terra di Mezzo, Terre d’Acqua, Comuni Modenesi Area Nord, Terre Verdiane e Valmarecchia. L’ammontare complessivo assegnato è pari a oltre 136.000 euro che consentiranno lo sviluppo di progetti (cofinanziati al 50%) orientati a: sviluppare attività di polizia di prossimità con il controllo appiedato del territorio; favorire la partecipazione dei cittadini al miglioramento della sicurezza; attivare profili sui social network per dare più informazione e comunicazione ai cittadini; migliorare i controlli stradali e le attività di polizia giudiziaria anche grazie all’acquisto di strumenti informatici, veicoli, apparati radiotrasmittenti e telecamere per la videosorveglianza.
Alle risorse del bando 2015, vanno poi aggiunti i fondi erogati in base ai 7 accordi di programma pluriennali sottoscritti negli scorsi anni per l’adeguamento delle Polizie locali agli standard di servizio fissati dalla Regione. Si tratta per quest’anno di 123.000 euro. Destinatari: il Comune di Reggio Emilia e le Unioni Comuni Modenesi Area Nord, Romagna Forlivese, Terre di Mezzo, Comuni Valli e Delizie, Val d’Enza e Tresinaro Secchia.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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