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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Oggi a Bologna una folta delegazione istituzionale e di imprese per allacciare nuovi rapporti di collaborazione commerciale. Il Presidente Bonaccini sta lavorando a una missione in Cina per il 2016 che coinvolga imprese e università emiliano-romagnole. Il Guangdong – prima provincia cinese in termini di Pil e commercio estero, con una popolazione di oltre 104 milioni di abitanti – è partner privilegiato della Regione Emilia-Romagna in Cina

Il prossimo anno, le imprese e le università della Regione Emilia-Romagna saranno il cuore di una nuova missione in Guangdong, la più grande e ricca tra le province cinesi. Lo ha annunciato il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini durante il Forum commerciale nel settore hotellerie e turismo, promosso dalla Provincia del Guangdong e dalla Regione insieme a Confindustria Emilia-Romagna e alla Fondazione Italia-Cina.
«Il nostro è un territorio ricettivo, attento e aperto alle opportunità – ha sottolineato il presidente Stefano Bonaccini – dobbiamo continuare a lavorare per irrobustire le esportazioni, ma i 53 miliardi di euro nel 2014 uniti ai primi dati di questi mesi ci presentano un quadro positivo. Abbiamo tutte le carte in regola per essere la locomotiva del Paese e la collaborazione tra Emilia-Romagna e Guandong può essere una ottima opportunità per la crescita della Regione. Sono soddisfatto del Protocollo siglato pochi mesi fa a Guangzhou. E il convegno di questa mattina è un ulteriore rafforzamento della nostra collaborazione».
Infatti, il Guangdong – prima provincia cinese in termini di Pil e commercio estero, con una popolazione di oltre 104 milioni di abitanti – è partner privilegiato della Regione Emilia-Romagna in Cina: questo rafforzato proprio dalla firma, da parte del presidente della Regione Bonaccini, del Protocollo d’Intesa a maggio 2015. Un rapporto di partenariato per realizzare iniziative di scambio e cooperazione tra l’Emilia-Romagna e il Guangdong nei settori del commercio e degli investimenti, della sicurezza alimentare, della tecnologia, della tutela ambientale, della cultura e del turismo. In quell’occasione è stato anche fatto il punto sullo stato di avanzamento dei progetti in corso e sul lancio delle nuove iniziative congiunte per una nuova strategia condivisa per il periodo 2015-2020.
Al Forum hanno partecipato l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, il vice segretario del Governo del Guangdong Li Yiwei, il presidente della Fondazione Italia-Cina Cesare Romiti, il presidente della commissione internazionalizzazione di Confindustria Emilia-Romagna Gino Cocchi e il presidente di Ccpit Guangdong Chen Yanqiu. Oggi a Bologna, e questa sera a Modena, è presente la delegazione cinese più numerosa giunta in Emilia-Romagna, con oltre 70 imprenditori, 20 rappresentanti istituzionali e 50 artisti. L’appuntamento bolognese si inserisce nella Settimana di protagonismo del Guangdong al Padiglione Cina di Expo Milano 2015. Ai lavori ha assistito anche la Console Generale della Repubblica Cinese ,Wang Dong.
«Con questo appuntamento, in continuità con Expo – ha evidenziato l’assessore Costi – prosegue il rafforzamento dei rapporti tra imprese e istituzioni rispetto a diversi temi strategici. Questo consente di avviare una nuova stagione di rapporti economico – commerciali, soprattutto nel campo dell’agroalimentare e della manifattura, per le imprese italiane in Cina, ma anche per quanto riguarda la promozione del nostro territorio in Cina per quanto attiene il settore turistico».
Obiettivo della giornata è stato quello di creare un collegamento tra le aziende dell’Emilia-Romagna e il Guangdong, così da promuovere rapporti diretti di collaborazione commerciale. Infatti si sono svolti diversi incontri bilaterali tra imprese emiliano romagnole e cinesi nei settori alimentare, vini, ceramico, arredo e dotazioni per alberghi di lusso, attrezzature alberghiere e per le cucine. Nel corso dei lavori è stato firmato il Memorandum of Understanding da parte di Confindustria Emilia-Romagna e Ccpit Guangdong.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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